Ronchi/ Novità sul polo intermodale

dal Messaggero Veneto del 19 ottobre 2012

Aeroporto a nuovo entro il 2015

Presentato alla giunta il progetto preliminare da 17 milioni di euro per il polo intermodale di Ronchi. Diventerà un polo integrato tra logistica ferroviaria, stradale e aerea. Il piano vale complessivamente 17 milioni di euro e si basa sostanzialmente sulla connessione tra l’attuale aeroporto e la linea ferroviaria che transita a pochi passi dallo scalo

di Beniamino Pagliaro

TRIESTE L’aeroporto del Fvg diventa intermodale: ieri il progetto preliminare del nuovo polo che metterà finalmente in connessione lo scalo con la vicina linea ferroviaria è stato presentato alla giunta regionale. Il progetto (nato negli atenei della regione, nelle facoltà di architettura di Udine e Trieste), darà vita a un polo integrato tra logistica ferroviaria, stradale e aerea. Il piano vale complessivamente 17 milioni di euro e si basa sostanzialmente sulla connessione tra l’attuale aeroporto e la linea ferroviaria che transita a pochi passi dallo scalo. Il primo lotto vale 13 milioni di euro, di cui oggi si ha già una copertura per 9,3 milioni di euro, in parte fondi comunitari.

L’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, e il presidente della spa, Sergio Dressi, hanno confermato l’intenzione di procedere nel minor tempo possibile all’adozione dei progetti definitivi. Il piano prevede un iter di dieci mesi per autorizzazioni e appalto integrato e 23-28 mesi per la realizzazione. Con la nuova stazione ferroviaria, lo scalo sarà così collegato ai centri urbani via rotaia. Il progetto ha un aspetto rilevante in vista del network tra gli aeroporti di Venezia, Treviso e Trieste.

La manifestazione di interesse di Save per diventare partner industriale della Regione, che oggi è azionista unico dello scalo, è infatti l’unica pervenuta all’amministrazione regionale. L’esecutivo riunito ieri a Trieste ha anche approvato il regolamento sulla definizione e le modalità per il finanziamento dei progetti delle imprese che operano nei settori in crisi. «È così possibile attuare quella parte di legge regionale sull’agevolazione dell’accesso al credito delle imprese che prevede aiuti de minimis alle aziende che più sentono la crisi», ha ricordato l’assessore Federica Seganti, indicando che in particolare l’articolo 14 della legge prevede la concessione di 2 milioni di euro alla Camera di Commercio di Udine e di altri 2 a quella di Pordenone per l’attuazione di progetti per l’innovazione delle imprese e per offrire occasioni di contatto, informazione e conoscenze.

Le aziende potranno presentare le domande entro i primi mesi del 2013, dopo che verrà sottoscritta tra gli enti una convenzione. In materia di sanità, la giunta ha approvato una delibera che descrive l’iter per la realizzazione dei nuovi ospedali di Cattinara-Burlo Garofolo a Trieste e del nuovo nosocomio di Pordenone. La realizzazione dei due ospedali sarà parallela ma seguirà due strade diverse dal punto di vista economico-finanziario. Il nosocomio di Pordenone sarà realizzato attraverso il sistema del project financing, mentre, per Trieste, l’Azienda ospedaliero-universitaria è autorizzata ad avviare la progettazione preliminare per la quale verrà bandito un concorso di progettazione comunitario. Infine, l’esecutivo ha dato il via libera al regolamento per la concessione dei contributi straordinari a vantaggio delle associazioni di volontariato che svolgono l’attività di trasporto di malati, anziani e disabili.

 

 

da Il Piccolo del 19 ottobre 2012

 

Un “plastico” per il polo dell’aeroporto di Ronchi

Dressi presenta il modellino del progetto. Il tutto va realizzato entro giugno 2015, pena la perdita dei fondi

di Roberto Urizio

TRIESTE. La Giunta regionale ha potuto vedere in forma tridimensionale il futuro polo intermodale di Ronchi dei Legionari. Con tanto di plastico in perfetto stile “Porta a Porta”, il presidente dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia, Sergio Dressi, ha mostrato il risultato finale del progetto che dovrebbe unire lo scalo aeroportuale, la strada e la ferrovia per garantire una migliore fruibilità dei diversi assi di trasporto. Quello illustrato ieri da Dressi è un progetto preliminare che ha visto in prima fila le due Università, in particolare quella di Trieste con il preside della Facoltà di Architettura, Giovanni Fraziano, insieme a un gruppo di sei ricercatori dell’ateneo giuilano. «Formalmente siamo alla progettazione preliminare – spiega Dressi – ma di fatto siamo in fase piuttosto avanzata e vicina a un progetto definitivo che dovrebbe permetterci entro tempi brevi di ottenere l’approvazione, da parte del Comune di Ronchi, della variante al piano regolatore».

I tempi non sono ancora così stretti ma non è nemmeno il caso di tergiversare perché l’opera deve essere conclusa e rendicontata entro il giugno del 2015 per non perdere i finanziamenti europei già ottenuti per la realizzazione del polo. Si tratta di un intervento da complessivi 17 milioni di euro, di cui 13 per il primo lotto già finanziati con 9,5 milioni tra fondi europei e l’integrazione della Regione che ora dovrà ulteriormente intervenire per dare completa copertura finanziaria all’opera.

Il polo intermodale di Ronchi sorgerà su un’area di 475.000 metri quadrati a soli 250 metri dal terminal passeggeri dell’aeroporto. E’ prevista la realizzazione di due parcheggi, uno multipiano da 500 posti macchina e uno a livello della strada da mille posti. Sarà costruita una stazione delle autocorriere e una ferroviaria che sarà collegata all’aeroporto da un’apposita passerella che “scavalcherà” la strada che passa davanti all’ingresso dello scalo di Ronchi dei Legionari. I lavori saranno suddivisi in due lotti: il primo, da 13 milioni di euro, vedrà la realizzazione delle strutture fondamentali dell’opera. Alla conclusione del primo lotto il polo sarà infatti già fruibile dagli utenti. Il secondo lotto, il cui costo è previsto in 4 milioni di euro, vedrà la realizzazione di strutture “accessorie”.

 

 

 

da Il Piccolo del 18 ottobre 2012 —   pagina 18

Dressi porta agli assessori il plastico del futuro polo intermodale di Ronchi

L’ipotesi della piattaforma intermodale a servizio dell’aeroporto di Ronchi prende forma. E non solo in senso figurato. Le idee progettuali, sviluppate dagli esperti delle università di Trieste e Udine con la supervisione del preside di Architura Giovanni Fraziano, sono state infatti condensate in un plastico tridimensionale. Plastico che, questa mattina, farà ingresso a Palazzo. Il presidente dell’aeroporto Sergio Dressi ne illustrerà caratteristiche e segreti alla giunta regionale, arricchendo la presentazione con slide e piantine. Il plastico consentirà di mettere a fuoco visivamente la localizzazione delle varie soluzioni pensate per potenziare i collegamenti con lo scalo regionale: dalla stazione dei treni a quella delle autocorriere, dal grande parcheggio interrato ai nuovi stalli in superficie a disposizione dei passeggeri. Una volta incassato il via libera dalla giunta, spiega Dressi, si potrà proseguire con maggior decisione nell’iter del progetto, per non rischiare di perdere i previsti finanziamenti europei, che scadranno a giugno 2015.