Dal Piccolo del 09/05/12
Ennesimo no del Consiglio al rigassificatore
Il presidente della Regione, Renzo Tondo, nei giorni scorsi durante l’assemblea di Confindustria, aveva annunciato che intende prendersi la responsabilità «anche a costo di perdere consenso» di realizzare il rigassificatore a terra nella zona industriale di Zaule nonostante i pareri negativi espressi dal Consiglio comunale di Trieste. Un ulteriore no è ora arrivato lunedì sera dal Municipio triestino grazie a una mozione “trasversale” firmata da 12 consiglieri. Nella mozione s’impegna il sindaco a invitare Renzo Tondo in aula per un confronto pubblico. Il “governatore” potrà così esporre i vantaggi che deriverebbero a Trieste con la realizzazione del rigassificatore, mentre il Consiglio comunale dovrà esprimere nuovamente un parere negativo, anche attraverso il supporto di tecnici con specifica competenza sull’argomento. La mozione ha raccolto 28 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto (Lobianco Fli), mentre cinque consiglieri del Pdl non hanno votato (Bertoli, Bucci, Camber, Declich e Giacomelli). Secco il commento di Roberto Decarli (“Trieste Cambia”): «Era immediatamente necessaria una risposta di carattere politico». Nello stesso Consiglio è stata poi approvata a larga maggioranza anche un’altra mozione presentata da Marino Andolina, Michele Lobianco e Paolo Menis che riguardava la ristrutturazione e l’ampliamento dello stabulario dell’Università di Trieste. La mozione impegna il sindaco e l’assessore competente a inoltrare all’Università di Trieste la contrarietà all’utilizzo della vivisezione quale metodologia di sperimentazione scientifica e didattica e a sollecitare la Regione affinché finanzi esclusivamente strutture e progetti che prevedano metodi alternativi alla vivisezione. La mozione è stata approvata a larga maggioranza dal Consiglio comunale. Ci sono stati i soli no di Roberto Decarli (“Trieste cambia”) e di Loredana Lepore (Pd). Astenuto il sindaco Roberto Cosolini.