Messaggero Veneto VENERDÌ, 07 GENNAIO 2011 Pagina 5 – Udine
All’ex Frigo la protesta del Centro «Senza spazi, la città è indebolita»
È dal 1991 che i ragazzi del Centro sociale organizzano il tradizionale appuntamento con il pignarûl, ma quest’anno il rito ha un sapore amaro. Ieri si sono incontrati nel parcheggio dell’ex Frigorifero, in via Sabbadini, perché non hanno un altro spazio, dopo lo sgombero della loro ultima sede lo scorso anno, la palazzina di via Scalo Nuovo. «Siamo stati presi in giro dal sindaco Furio Honsell – spiega il portavoce del Csa, Paolo De Toni –, perché il primo cittadino ci aveva promesso che avrebbe trovato una soluzione. Ma non è andata così, la trattativa è naufragata e adesso, senza uno spazio, la nostra attività è fortemente indebolita. Ora dobbiamo riorganizzarci». De Toni, infatti, non si arrende e annuncia: «La prossima estate occuperemo uno stabile abbandonato della città, è l’unica soluzione che abbiamo». Il pignarûl di ieri, però, aveva anche un altro significato. Il Csa, infatti, sta organizzando una mobilitazione a livello regionale – che dovrebbe avvenire in primavera – per far chiudere il Cpt di Gradisca d’Isonzo. «Non è possibile che in Friuli – hanno spiegato i ragazzi del Csa – esista una struttura che funziona come un lager e che imprigiona persone senza alcuna colpa, se non quella di non avere tutte le carte in regola». Per sensibilizzare i presenti, ieri, durante l’accensione del pignarûl sono stati anche distribuiti numerosi volantini nei quali si spiegavano le ragioni della protesta. (r.s)