PORDENONE: Giù le mani dal Circolo Zapata!

Questi i link ai comunicati integrali dei compagni/e sotto gli articoli dei giornali.

http://zapatapn.wordpress.com/2010/05/06/loperfido-insiste-fa-il-dotto-e-accumula-figuracce/

 

http://zapatapn.wordpress.com/2010/05/06/loperfido-di-an-attacca-il-circolo-zapata-la-vecchia-smania-fascista-di-chiudere-le-sedi-ai-dissidenti/

Dal Messaggero Veneto del 05/04/10

 

Il Circolo Zapata a Loperfido: «Illiberale volerci sfrattare per le idee che professiamo»

 

La polemica Un atteggiamento illiberale e intollerante. In questo modo il circolo Zapata giudica la richiesta al Comune, formalizzata con una interrogazione da Emanuele Loperfido (An), di revocare la concessione in uso dei locali in via Pirandello all’organizzazione dopo i fatti del 25 aprile. Precisando che circolo Zapata e Iniziativa libertaria non sono sovrapponibili, il primo rimarca che «al contrario di altre associazioni vicine alla destra che ricevono tutti gli anni decine di migliaia di euro, noi non prendiamo un becco di un quattrino da 30 anni e paghiamo regolarmente l’affitto aprendo una biblioteca di oltre 2 mila volumi al quartiere, svolgendo innumerevoli conferenze, dibattiti, attività artistiche e culturali sul pensiero libertario ed in modo autogestito. Inoltre da anni viene data ospitalità ad almeno altre quattro associazioni che, altrimenti, non avrebbero un posto dove riunirsi». Considerando legittima la contestazione al vice presidente della Provincia, Eligio Grizzo, il circolo nega di aver contestato l’inno di Mameli nel 2004 «bensì coloro che equiparavano nazifascisti e partigiani. Prendiamo atto – aggiunge il circolo Zapata – del fatto che al novello pidiellino l’alleanza delle poltrone con la Lega che in questi anni ha accumulato numerose denunce per vilipendio della bandiera non dispiace poi molto. Evidentemente meglio prendersela con gli anarchici che avere il coraggio delle proprie idee: i soldi e il potere fanno gola a tutti ma non a noi e questa è la vera offesa che Loperfido non riesce a digerire. Nel ventennio la chiusura delle sedi dei dissidenti, spesso incendiate e devastate, era pratica diffusa dal regime fascista: cambiano i tempi ma quest’attitudine illiberale e intollerante non riescono a togliersela»

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Dal Messaggero Veneto del 06/05/10

 

Loperfido: anarchici imborghesiti se vogliono la sede del Comune

 

«Quelli del circolo Zapata sono ormai anarchici imborghesiti dato che, in dissonanza con il loro primo principio, ovvero il disconoscimento di ogni forma di autorità e dello Stato, non hanno alcuna remora ad accettare la sede data loro in gestione dal “nemico”». Il consigliere comunale di An, Emanuele Loperfido, ribadisce la richiesta al Comune di togliere all’organismo lo stabile di via Pirandello e conferma le accuse, ovvero che «da diversi anni impediscono il regolare svolgimento delle cerimonie del 25 aprile. Nel 2004, oltre a fischiare l’inno, come dimostrano gli archivi dei quotidiani locali, in seguito ai tafferugli da loro provocati ci furono anche delle condanne emesse dai giudici nei loro confronti, per resistenza a pubblico ufficiale. Ennesimo episodio che palesa quale sia il loro rispetto nei confronti delle istituzioni». Da qui l’appello al sindaco affinché intervenga, «altrimenti verrebbe da pensare che forse qualcuno all’interno del Comune è più che concorde con i toni e i modi con i quali usano esprimersi gli anarchici».