Dal messaggero Veneto del 28/02/13
«Stop alle provocazione delle bande nere razziste e fasciste a Pordenone». La denuncia è del “Coordinamento antifascista Pn”, che parla apertamente, anche su internet, di propaganda anti-immigrati. I militanti hanno aperto un profilo web di Facebook con le adesioni di Iniziativa libertaria e l’Associazione immigrati: domani faranno il punto, nella sede di via Piave alle 20,30. «Gruppi organizzati di neofascisti e neonazisti stanno riemergendo a Pordenone – denunciano nella bacheca web –. Da molti mesi i muri e i quartieri della città, ma anche in provincia, sono tappezzati di scritte e manifesti razzisti, omofobi e fascisti». Nel mirino Forza Nuova, accusata di aver attaccato in pieno giorno manifesti con scritto “immigrati tornatevene a casa” alle porte di alcuni negozi di immigrati a Pordenone. Domani si parlerà della necesità di attivarsi per bloccare le tensioni in aumento. Più di 10 anni fa, lo stesso fenomeno portò ad atti di aggressione e violenza verso studenti, immigrati, semplici ragazzi considerati “alternativi” o attivisti che facevano riferimento all’antifascismo come un valore portante, denunciando alcuni attivisti immigrati dalla sede di via Piave 40/A. Molti di loro hanno ancora vivo quel ricordo e sentono la necessità di attivarsi qui per evitare di ripiombare in un clima di odio e xenofobia. L’assemblea è aperta ai valori dell’accoglienza, solidarietà, giustizia sociale e inclusione. Hanno aderito i Cobas della scuola, gruppi di studenti progressisti dei licei cittadini, operai, sindacalisti e universitari. Chiara Benotti