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Dal Piccolo
VENERDÌ, 23 DICEMBRE 2011
COMUNE, MOZIONE SUGLI STACCHI DI ACEGASAPS
Occupy “spiazza” il Consiglio
Centrosinistra diviso, il centrodestra si riscopre affine agli indignati
Le rivendicazioni di Occupy Trieste danno un nuovo scossone al palazzo. In un colpo solo il centrosinistra si spacca tra forze di lotta (l’ala sinistra) e di governo (baricentro Pd) mentre il centrodestra si riscopre su posizioni affini a quelle dei vituperati “indignati”. Succede tutto nella riunione dei capigruppo del Consiglio comunale di ieri, con all’ordine del giorno anche il ricevimento di una delegazione di due rappresentanti di Occupy, tra cui Luca Tornatore. Il quale presenta un documento sullo scottante tema dello stacco dei consumi di AcegasAps nelle case delle famiglie morose, facendo capire che dopo le proteste a colpi di tenda in piazza, placate dall’impegno di Roberto Cosolini, il Comune avrebbe dovuto muoversi di più proprio su quel fronte. Preso il documento, il centrosinistra Rifondazione esclusa vota, su proposta dipietrista, di continuare la discussione solo dopo aver congedato Tornatore e compagnia. A quel punto, Marino Andolina per la stessa Rifondazione fa proprio quel documento, con la sottoscrizione grillina, adattandolo a mozione urgente da discutere nel Consiglio di oggi. È una carta molto dura, che chiede fra le molteplici cose a sindaco e giunta di entrare in pressing su AcegasAps affinché «le dilazioni di pagamento vengano agganciate a indicatori economici della crisi in questa città e certamente alle posizioni debitorie del ministero dell’Interno e dei grandi debitori, anziché al termine fisso del marzo 2012». Questo perché – sostiene la mozione – «vi sono esposizioni debitorie notevoli nei confronti di AcegasAps da parte del ministero dell’Interno, per le forniture di Prefettura, Questura e carcere, per circa un milione di euro, e da parte di centinaia di “grandi clienti” per varie centinaia di migliaia di euro». La maggioranza però si divide sull’opportunità di affrontarla già oggi in Consiglio. Lo vogliono Rifondazione e Sel (oltre che i grillini) ma non Pd, Idv e le civiche. Il centrodestra si allinea ad Andolina, ma non basta. Il voto ponderale dei capigruppo, anche causa l’assente Lega, finisce 19 a 17 per la non urgenza. «Domani (oggi, ndr) chiederemo sia fatta chiarezza in aula sulla non urgenza dichiarata dal Pd», incalza Franco Bandelli per Un’altra Trieste pregustando la spaccatura dell’altra coalizione. E infatti «i distacchi alle famiglie povere – annota Everest Bertoli dal Pdl – per la sinistra evidentemente sono tema non urgente, da discutere con calma a gennaio». «Quanto si era impegnata a fare – ribatte Giovanni Maria Coloni dal Pd – l’amministrazione ha fatto, stipulando la convenzione con AcegasAps, cosicché si prende già cura di chi ha difficoltà a pagare. Sono chiacchiere strumentali, polemica politica infondata».(pi.ra.)