BIODIVERSITA’ PER LA SOVRANITA’ ALIMENTARE
STATO E REGIONE CI STANNO INGANNANDO!!
Mentre la maggior parte della società civile (8 italiani su 10) si dichiara contraria agli organismi geneticamente modificati (OGM), il governo italiano e la regione FVG, dichiarandosi falsamente contrari, hanno adottato dei provvedimenti che, di fatto, apriranno le porte alle coltivazioni transgeniche sul territorio nazionale e regionale.
Il governo ha emanato un decreto di natura provvisoria e precaria che impedirà per qualche mese la coltivazione del solo mais ogm Mon810, lasciando poi alle regioni il compito di applicare le norme per la coesistenza tra le coltivazioni transgeniche, biologiche e tradizionali. Nel frattempo, Monsanto ha pronte per la commercializzazione sementi brevettate con altri marchi aggirando di fatto il decreto.
La regione, per prima, ha già modificato la legge regionale che vietava la coltivazione degli OGM, togliendo il divieto ed introducendo le clausole per la coesistenza tra le colture.
Queste scelte, estremamente pericolose per la salute di tutti i viventi e l’ecosistema, vanno subito contrastate!!
E’ urgente promuovere un sistema agroalimentare rispettoso delle risorse ambientali, destinato ai reali bisogni del genere umano e non ai profitti delle multinazionali, sulla base del principio della sovranità alimentare e della tutela della biodiversità.
Di conseguenza le colture transgeniche coltivate illegalmente sul territorio friulano e lasciate impunemente maturare come tre anni fa, sono lesive dell’ambiente e del diritto alla salute e, pertanto, ne chiediamo la loro immediata distruzione.
PER QUESTI MOTIVI DOMENICA 1 SETTEMBRE ALLE ORE 10,00 VIENE INDETTO UN PRESIDIO PRESSO L’AREA CIRCOSTANTE IL CAMPO COLTIVATO A MAIS OGM A VIVARO (PN) IN CUI:
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DICHIAREREMO LA NOSTRA CONTRARIETÀ AI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO E DELLA REGIONE FVG;
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CHIEDEREMO CHE IL TERRITORIO FRIULANO VENGA DEFINITO OGM-FREE, COME PREVISTO DAI REGOLAMENTI COMUNITARI;
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PROMUOVEREMO LA NECESSITÀ DI UN NUOVO MODELLO AGRICOLO;
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CHIEDEREMO CHE LE COLTURE TRANSGENICHE PRESENTI SUL TERRITORIO FRIULANO SIANO IMMEDIATAMENTE DISTRUTTE (se le istituzioni preposte non interverranno, dovrà pensarci la società civile stessa?)
il COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ