Dal messaggero veneto del 24/09/13
PORDENONE Parte dal piccolo Comune di Tramonti di Sotto la nuova battaglia istituzionale contro la semina Ogm in Friuli Venezia Giulia. Con una delibera approvata a maggioranza, l’amministrazione si proclama “Comune libero da produzioni agricole transgeniche”, facendo proprio un documento di Legambiente. «La delibera, che ha ovviamente un valore simbolico – spiega l’assessore all’ambiente e alle attività produttive, Gregorio Piccin – sarà inviata alla Regione oltre che all’associazione intercomunale di cui facciamo parte (ndr con Maniago capofila) e all’Anci (l’associazione dei Comuni), sperando che tutti i Comuni la adottino». Il documento arriva – non a caso – il giorno dopo l’iniziativa del Coordinamento per la tutela della Biodiversità in Friuli Venezia Giulia assieme all’attivista Vandana Shiva durante Pordenonelegge. (m.m.)
Protesta anti-Fidenato: «Il mais geneticamente modificato favorisce la celiachia»
Dal Messaggero Veneto del 23/09/13
«Dietro gli ogm c’è solo caccia ai soldi»
PORDENONE «Eliminare il mais di Fidenato entro il 5 ottobre». Terre “free” dagli Ogm e stop alla legge regionale di coesistenza: l’ultimatum è partito da Pordenonelegge per Vivaro. Dove cresce il mais dai semi Monsanto 810: ieri, il Coordinamento per la tutela della biodiversità Fvg ha fatto il punto in due step con Vandana Shiva, leader indiana dell’eco-rivoluzione. Prima nel palatenda della Provincia e poi, sull’erba del parco San Valentino. «E’ illegale il raccolto di Fidenato – l’eco-scienziata che combatte le multinazionali come Monsanto ha appoggiato il fronte no-Ogm di Aiab-FVvg, Aprobio, Ctb, Isde, Legambiente Fvg e Wwf-Fvg -. Dobbiamo promuovere leggi di salvaguardia del territorio libero da Ogm». L’eco-rivoluzione è guidata dal cuore e dall’amore per il cibo naturale, i semi senza brevetti industriali, l’acqua, la libertà dei popoli, la biodiversità e la terra. «Ritorno alla terra»: lo ha predicato, intervistata da Valeria Palumbo a Pordenonelegge e nel faccia a faccia con il popolo no-Ogm. «Abbraccia il tuo nemico e agisci per cambiare la legge – è gandhiana la teoria della nuova ecologia sociale -. La globalizzazione ha generato una nuova schiavitù. E’ una guerra contro la natura, contro le donne, contro i bambini, contro i poveri. E’ una guerra di culture monolitiche contro la diversità. Agent Orange, l’agente chimico che fu spruzzato sul Vietnam, è usato come erbicida». E ancora: «Dobbiamo fare pace con la Terra perché è l’unico modo di proteggere i diritti umani». Vandana Shiva denuncia l’uso degli Ogm da parte di multinazionali come Monsanto: influendo sui governi ha cercato di affermare come colture predominanti le proprie. «Salviamo i semi, fonte preziosa e libera di vita – ha creato il gruppo Navdanya (“Nove semi”) nel 1991 con succursale a Firenze -. Un mondo fatto da semi creati per distruggersi, semi che producono una sola volta senza dare vita ad altre generazioni, perché creati e brevettati per non farlo, non è un mondo sano. E’ un mondo sotto scacco delle corporation, con l’obiettivo chiaro della caccia al denaro: senza limiti e contro natura». Chiara Benotti
22/09/13
Arriva Vandana Shiva, protesta anti-Ogm
La protesta anti-Ogm approda a Pordenonelegge. Come aveva annunciato dopo la manifestazione di Vivaro, il coordinamento per la tutela della Biodiversità in Friuli Venezia Giulia oggi sarà a Pordenone. Prima all’appuntamento con Vandana Shiva – premio Nobel indiano divenuta un punto di riferimento nel mondo per la lotta al sostegno della biodiversità – programmato a Pordenonelegge e poi, alle 17.30, terrà una conferenza stampa con la stessa attivista . «Il coordinamento tutela biodiversità assieme ad associazioni ambientaliste e di categoria chiederà a Vandana Shiva – si legge in una nota – di essere la prima firmataria di un appello in cui si per ribadisce la nostra contrarietà agli Ogm in agricoltura e per forzare la Regione e il Governo italiano ad impedire l’introduzione degli Ogm sul territorio». Le richieste saranno: «Che i semi, siano considerati beni comuni (perché alla base del concetto di sovranità alimentare) e quindi siano proprietà di tutti; che venga considerata la necessità di continuare e implementare lo scambio di varietà autoctone e antiche e che non siano assoggettate a nessun brevetto», che i Comuni aderiscano alla campagna Ogm Free, che vengano distrutte le coltivazioni seminate. (m.m.)