Messaggero Veneto del 05/04/11
di Enri Lisetto
PORDENONE. La magistratura stoppa la semina di mais Ogm. Il giudice monocratico del tribunale di Pordenone Rodolfo Piccin, su richiesta del pubblico ministero Piera De Stefani, ha disposto il sequestro preventivo dell’azienda – e quindi di tutti i suoi beni strumentali – del leader di Agricoltori federati Giorgio Fidenato, che nei giorni scorsi si era autodenunciato e aveva manifestato l’intenzione di voler seminare anche quest’anno mais Ogm. Il provvedimento è stato firmato il primo aprile ed eseguito il giorno successivo, sabato mattina, dai carabinieri
della sezione di polizia giudiziaria.
I militari dell’Arma si sono presentati nell’abitazione di Fidenato, ad Arba, sede legale della sua azienda, la Introis, e posto sotto sequestro un trattore, 15 sacchi di sementi Ogm, il pc e il conto corrente dell’imprenditore. Sigilli apposti anche ai due campi, ora incolti, già coltivati lo scorso anno, ovvero quelli di Vivaro e di Fanna. Sequestrate due tipologie di sementi di mais Omg, acquistate da Fidenato recentemente per circa 3 mila euro in tutto, di marca Monsanto Dkc5874yg (prodotto negli Stati Uniti), e di marca Kws Karter (prodotto in Germania), contenenti il Mon 810 e custoditi nell’abitazione del leader di Agricoltori federati.
Al momento dell’arrivo dei carabinieri Fidenato si trovava a Lugano per un convegno ed è stato avvisato dalla moglie: «Non ho mai nascosto nulla – ha spiegato – e pertanto ho indicato immediatamente l’armadio dove erano custoditi i sacchi con le sementi». Col provvedimento del giudice, che non esclude il pericolo di reiterazione del reato, è stato nominato anche un amministratore giudiziario, nella persona di Luca Bulfone, direttore della Direzione centrale delle risorse agricole e forestali della Regione. Potrà autorizzare la coltivazione dei campi e l’utilizzo degli strumenti agricoli, ma solo per colture autorizzate.
Il sequestro preventivo è stato disposto dal giudice monocratico Rodolfo Piccin in quanto titolare del procedimento in corso: il 2 febbraio, infatti, si è aperto il dibattimento di secondo grado dopo che Fidenato si era opposto al decreto penale di condanna al pagamento di una sanzione di 30 mila euro e alla distruzione del mais transgenico coltivato nel 2010. La prossima udienza è fissata per il 29 giugno, a nuova semina già avvenuta. La procura contesta la violazione del decreto legislativo 212/01 ovvero la messa a coltura di sementi mais Mon 810 senza autorizzazione.
Ieri pomeriggio Giorgio Fidenato, accompagnato dal suo legale, l’a vvocato Francesco Longo, si è recato in procura per chiedere il dissequestro di tutti i beni aziendali, sementi Ogm comprese. «Non dovesse essere concesso – annuncia – mi rivolgerò al Riesame e alla Cassazione per una battaglia che ha il sigillo della Comunità europea». Se avesse voluto «svolgere un’attività clandestina – spiega l’avvocato Longo – non avrebbe comunicato di provvedere alla seminagione, onde evitare problemi di ordine pubblico».
All’inizio di marzo, infatti,
Fidenato si era autodenunciato alle sette autorità competenti con una lettera in cui comunicava la prossima semina. Di più: avrebbe fornito le sementi transgeniche agli agricoltori che avessero voluto imitarlo. Aveva allegato alla autodenuncia sette pagine di fitta motivazione: al ministro dell’A gricoltura, al procuratore della Repubblica, al presidente della Regione, al commissario europeo John Dalli che si occupa di Ogm, al prefetto (che sulla questione aveva convocato un vertice), al questore e al comandante provinciale dell’Arma
Messaggero veneto del 06/04/11
Ogm, dopo il sequestro controlli a tappeto in Fvg
PORDENONE Controlli a tappeto dell’Ersa, in collaborazione con gli enti preposti e le forze dell’ordine, sui terreni agricoli del Fvg per impedire la semina di mais Ogm. L’ha annunciato il direttore dell’Ersa, Mirko Bellini. Giorgio Fidenato, intanto, ha ultimato ieri la lettera che invierà alla Commissione europea per comunicare quanto accadutogli sabato scorso, ovvero il sequestro preventivo disposto dai magistrati di Pordenone per la sua azienda e, di conseguenza, per le sementi Ogm che aveva acquistato dagli Stati Uniti e dalla Germania per le coltivazioni dei suoi sei ettari di terreno tra Vivaro e Fanna. Un sequestro che blocca una seconda primavera Ogm nel Friuli occidentale, ma non altrove. Perché, come si evince dal sito del Movimento libertario che fa riferimento agli Agricoltori federati dell’imprenditore di Arba, un socio aveva già ottenuto le contestate sementi (di cui, ricordiamo, è vietata la semina, ma non la detenzione e la vendita) a quanto pare finite nel Bresciano. E questo le avrebbe già distrubuite ad alcuni agricoltori che le avrebbero piantate in diversi appezzamenti. Scrive con il nickname Maumen: «Sequestrate, sequestrate, scrivete, scrivete, venite a cercare i 64 ettari seminati fra mercoledì e venerdì scorso». Da Giorgio Fidenato un secco «no comment» sul post, riferisce solo che l’autore è un socio di Agricoltori federati.