Messaggero Veneto del 09/03/11
Fidenato lancia la semina Ogm 2011
di MARTINA MILIA
La campagna di semina Ogm 2011 è pronta. Giorgio Fidenato ha già inviato alle sette autorità competenti la lettera in cui autodenuncia la sua prossima semina. Di più: fornirà le sementi transgeniche agli agricoltori che vorranno imitarlo. Chiunque, inoltre, potrà chiedere e ricevere senza spese sei semi.
Giorgio Fidenato, edizione 2011, non è meno combattivo dell’agricoltore che un anno fa sfidò lo Stato italiano seminando mais Ogm avocando a sè il diritto europeo e respingendo i divieti nazionali.
Il presidente di Agricoltori Federati, insieme all’amministratore di Movimento Libertario (la sede dell’associazione di categoria è anche la sede del Movimento) ha dato il via alla nuova offensiva, nel nome del diritto, del popolo pro agricoltura biotech. In sette pagine fitte fitte di motivazioni – inviate al ministro dell’Agricoltura, al procuratore della Repubblica, al presidente della Regione, al Commissario europeo (John Dalli) che si occupa di Ogm, al prefetto, al questore e al comandante provinciale dell’Arma – comunica che nella prossima stagione procederà «alla semina di varietà di mais Ogm iscritte nel catalogo comune europeo delle varietà della specie Zea Mais, sulle superfici agricole da me condotte a diverso titolo».
L’agricoltore, in attesa di giudizio per la semina 2010, non chiede autorizzazioni ma si “autodenuncia” preventivamente e aggiunge: «E’ mia intenzione oppormi con tutte le forze a qualsiasi tentativo, sia politico, amministrativo che giudiziario, di bloccare la mia coltivazione, in quanto il diritto europeo, come ampiamente evidenziato, vieta qualsiasi atto di divieto, limitazione e impedimento della possibilità di seminare varietà autorizzate di mais Ogm». Come? Per prima cosa contrassegnando i suoi campi con l’indicazione di proprietà privata.
Fidenato è poi pronto a regalare sementi agli agricoltori che vogliano seguire le sue orme – «più di dieci mi hanno già contattato dalla regione e dal Veneto» – e tramite Facco annuncia una novità. «Intendiamo replicare l’iniziativa della messa a dimora di sei semi – dice Facco – ma questa volta su larga scala. Chiunque volesse sei semi per far crescere Ogm nel giardino di casa o nell’aiuola pubblica, ce li richieda tramite il sito di movimento libertario e glieli forniremo».
Fidenato ha allegato alla lettera la comunicazione del 18 gennaio scorso inviata dal direttore generale salute e consumatori della Commissione europea, Paola Testori Coggi, all’ambasciatore italiano a Bruxelles. Citando anche il procedimento a carico di Fidenato, il direttore ricorda all’Italia che «fin tanto che la direttiva 18 del 2001 non sarà modificata a tale effetto, non consente agli stati membri di vietare la coltivazione Ogm per motivi diversi dal sussistere di un grave rischio per la salute o l’ambiente».