NO OGM: arrivano le condanne per le azioni no-ogm del 2010

dal Messaggero Veneto del 14/01/12

Ogm e tafferugli arriva il conto per i “disobbedienti”

di Enri Lisetto Per le invasioni dei campi di proprietà dell’imprenditore Giorgio Fidenato e della sede di Agricoltori federati, a Pordenone, all’epoca delle manifestazioni anti Ogm nell’estate del 2010, è in arrivo una raffica di decreti penali di condanna, le cui notifiche sono in corso di esecuzione attraverso le varie questure d’Italia e polizie estere nelle cui circoscrizioni risiedono i destinatari. Sono tre i fascicoli dove sono ricompresi altrettanti eventi a seguito dei quali sono scaturiti tre filoni di inchiesta del pubblico ministero Piera De Stefani: riguardano l’invasione del terreno di Fidenato a Vivaro il 30 luglio 2010, l’invasione dello stesso appezzamento il 9 agosto 2010 e la manifestazione nella sede di Agricoltori federati il 30 aprile 2010. Fascicolo chiuso per quest’ultimo episodio: il giudice per le indagini preliminari di Pordenone ha emesso 34 decreti penali di condanna a carico di altrettanti manifestanti “disobbedienti” residenti tra le province di Pordenone, Udine, Belluno, Padova, Trento, Treviso, Venezia e Vicenza. Gli indagati sono stati identificati dal personale della Digos di Pordenone attraverso l’analisi di filmati e foto. In concorso e a vario titolo sono contestate le ipotesi di reato di violazione di domicilio, violenza privata, ingiuria, danneggiamento, imbrattamento e deturpamento di cose altrui. Le condanne ammontano a due mesi e 15 giorni di reclusione, convertiti in 18 mila 750 euro di multa ciascuna, con la sospensione condizionale della pena. Per i rimanenti 13 indagati, tutti con recidiva specifica infraquinquennale, è stato chiesto il giudizio. L’ipotesi di reato di lesioni personali viene contestata solo a un manifestante in quanto una segretaria di Agricoltori federati, nel tentativo di chiudere la porta della sede di via Lino Zanussi per evitare l’occupazione, rimase ferita. In fase poi di emissione i decreti penali di condanna per 40 manifestanti (tra cui alcuni attivisti di Greenpeace) a Vivaro: a vario titolo vengono contestati perlopiù le ipotesi di reato di violazione di domicilio e invasione di terreni, il 30 luglio 2010 quando il mais venne tagliato. Un’altra trentina di decreti penali sono in corso di emissione nei confronti dei dimostranti “disobbedienti” che manifestarono nello stesso appezzamento il 9 agosto 2010. In questi casi alcune notifiche saranno effettuate all’estero in quanto alcuni dimostranti provenivano da Germania, Ungheria e Austria. «Io sono stato subito condannato, per loro è passato più di un anno – ha rilevato il presidente di Agricoltori federati Giorgio Fidenato – ma finalmente comincio ad avere un po’ di giustizia: i violenti cominciano a pagare». L’imprenditore – del quale sono ancora sotto sequestro sia l’azienda sia il conto corrente – ha infine reso noto di avere intrapreso una causa civile nei confronti dell’ex consigliere regionale dei Verdi Alessandro Metz e di Gianni Cavallini, nelle sue funzioni di presidente dell’Arci Cral di San Vito al Tagliamento.