In ricordo di Edvino Ugolini

Dopo un oltre un anno di sofferenza, sabato 20 luglio Edvino ci ha lasciati.

La malattia che lo aveva colpito alla fine ha vinto, dopo avergli rubato oltre un anno di vita, dentro e fuori dagli ospedali. E’ strano pensare che non ci sia più, lui che c’era sempre, ad ogni manifestazione, che fosse davanti al CIE di Gradisca, contro la TAV o antimilitarista. Edvino era un compagno ingombrante, strabordante, a tratti persino fastidioso. Un 15enne in anfetamina nel corpo di un 50enne lo aveva definito una volta un compagno. Perché dentro aveva un’energia incredibile che a volte ti sopraffaceva.

Ricordiamo un episodio di tanti anni fa, forse era il 2002, il corteo ad un anno dal G8 di Genova. Ci si era trovati alle 5 di mattina in p.Oberdan per andare poi a prendere il pullman a Portogruaro: noi tutti eravamo assonnati e silenziosi per la levataccia e poi arriva lui, parlando ad alta voce e gesticolando al suo solito, con un piglio che pareva pieno pomeriggio.

Edvino usava questa sua energia per promuovere mille iniziative: concerti per la pace, conferenze, presidi…spesso da solo o quasi, perché non aveva tempo per stare dietro ai tempi di un lavoro collettivo. Se voleva fare una cosa la faceva senza chiedersi se era il caso, se aveva i mezzi o il tempo: la faceva e basta, perché era fatto così. Questo lo aveva portato anche a fare dei buchi nell’acqua o a “sprecare” iniziative importanti che avrebbero potuto avere più partecipazione. Ma lui non si scoraggiava e andava avanti.

Collaborava con una miriade di gruppi e associazioni, ma non faceva parte veramente di nessuna di queste realtà. Edvino era troppo estroverso per stare in una sola situazione; di certo però aveva i suoi interessi principali: i movimenti pacifisti e la solidarietà ai popoli oppressi (palestinesi in primis) erano i suoi campi di azione fondamentali. Edvino era parte integrante del “movimento” triestino e come tale era conosciuto.

Era molto vicino al movimento anarchico e al Germinal, nonostante tante sue collaborazioni filo-istituzionali o con aree decisamente moderate ai nostri occhi: ci chiedeva sempre come andavano le cose, comprava la nostra stampa e ed era sempre felice di vederci alle manifestazioni, dove spesso ci accompagnava per un pezzo per poi andarsene in giro. Edvino ci ha dimostrato la sua concreta solidarietà e vicinanza anche quando anni fa abbiamo iniziato l’avventura della ricerca e acquisto della nostra nuova sede in via del Bosco. Ed era veramente felice quando, nel maggio del 2012, ha partecipato al corteo di inaugurazione: ci sono tante foto di quella giornata, che lo ritraggono sorridente come sempre, le ultime prima che la malattia lo costringesse a casa.

Edvino era unico, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma con una caratteristica che sovrastava tutto il resto: era una persona generosissima, che dava tutto senza chiedere nulla in cambio.

Grazie per esserci stato.