Il CIE non paga!

Mentre sul Carso sono state fermate 13 persone di origine afghana di cui 6 bambini e giornalisti, associazioni e parlamentari protestano per reclamare il diritto agli operatori dell’informazione di entrare per far conoscere le condizioni di vita in queste strutture i lavoratori del CIE-CARA di Gradisca sono di nuovo senza stipendio.

 

da bora.la

Cie e Cara di Gradisca: lavoratori senza stipendio

“Situazione insostenibile al Cie e Cara di Gradisca, con i lavoratori ancora una volta senza stipendio, come già accaduto nei mesi scorsi”.

La denuncia arriva dalla Fisascat Cisl isontina: “Non è possibile – tuona la segretaria, Elisa Minai – che ogni volta i dipendenti debbano subire questa incertezza. I pagamenti sono in ritardo e i lavoratori non sanno quando vedranno i loro soldi”.
E a nulla – si legge in una nota della categoria – è valsa la richiesta mossa alla ditta di comunicare una data possibile.
“Questa condizioni sono inaccettabili – rincara Miani – soprattutto considerando che i dipendenti lavorano per un appalto pubblico e una delle regole per le ditte che vincono questo tipo di gare è proprio la garanzia del credito”.

Ma a peggiorare la già incerta situazione si aggiunge anche, come una “spada di Damocle”, la questione del cambio di appalto, ancora da definire. “Ad oggi – spiega la segretaria della Fisascat – ci è dato solo sapere che l’attuale gestore ha la proroga fino alla fine del mese”. “Siamo di fronte – aggiunge – a molte difficoltà e se intanto la ditta non provvederà a saldare il dovuto, come Fisascat penseremo ad azioni di lotta”. Per Miani, l’obiettivo non è di certo lo sciopero, ma garantire le condizioni di lavoro ai dipendenti. “Non possiamo più accettare delle non risposte” – conclude la sindacalista. “Ovviamente terremo anche conto della particolare situazione interna al Cie e al Cara, che devono garantire il servizio agli ospiti, ma ci batteremo perchè vengano garantiti anche i diritti dei lavoratori”.

 

da Il Piccolo

GRADISCA I lavoratori del Cie e del Cara sono ancora senza stipendio. A denunciare per l’ennesima volta la “situazione insostenibile” che si è creata nella struttura di via Udine è la Cisl Fvg. «Lavoratori ancora una volta senza stipendio, come già accaduto nei mesi scorsi – scrive la Fisascat Cisl isontina in una nota. «Non è possibile – tuona la segretaria, Elisa Miani – che ogni volta i dipendenti debbano subire questa incertezza. I pagamenti sono in ritardo e i lavoratori non sanno quando vedranno i loro soldi». «A nulla – si legge nella nota della categoria – è valsa la richiesta mossa alla ditta di comunicare una data possibile. «Questa condizioni sono inaccettabili – rincara Miani – soprattutto considerando che i dipendenti lavorano per un appalto pubblico e una delle regole per le ditte che vincono questo tipo di gare è proprio la garanzia del credito». Secondo il sindacato, a peggiorare la già incerta situazione dei lavoratori si aggiunge anche, come una “spada di Damocle”, la questione del cambio di appalto, ancora da definire. «Ad oggi – spiega la segretaria della Fisascat – ci è dato solo sapere che l’attuale gestore ha la proroga fino alla fine del mese. Siamo di fronte a molte difficoltà e se intanto la ditta non provvederà a saldare il dovuto, come Fisascat penseremo ad azioni di lotta». Per Elisa Miani, l’obiettivo non è di certo lo sciopero, ma garantire le condizioni di lavoro ai dipendenti. «Non possiamo più accettare delle non risposte – conclude la sindacalista -. Ovviamente terremo anche conto della particolare situazione interna al Cie e al Cara, che devono garantire il servizio agli ospiti, ma ci batteremo perché vengano garantiti anche i diritti dei lavoratori».