Scarica il testo integrale Dieci domande al Tubone
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Messaggero Veneto GIOVEDÌ, 29 OTTOBRE 2009
Pagina 14 – Udine |
Torviscosa. Se n’è discusso, ieri sera, all’assemblea pubblica. Nuovo appuntamento il 7 novembre a San Giorgio |
Dai Comitati dieci domande al Tubone |
Appello al Consorzio per avere chiarimenti su bollette e modalità di pagamento |
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TORVISCOSA. Continua la serie di assemblee pubbliche indette dalle amministrazioni comunale e dai comitati di difesa ambientale della Bassa Friulana sul pagamento dei canoni di depurazione, sui rimborsi del Consorzio Depurazione Laguna Spa, e sul nuovo regolamento fognario recentemente approvato dall’Aato (Ambito territoriale ottimale). Dopo San Giorgio, Cervignano, Muzzana e Torviscosa, che si è tenuta ieri sera, sarà di nuovo la volta di San Giorgio di Nogaro, sabato 7 novembre. Ultima tappa, ieri sera a Torviscosa, dove i comitati hanno esposto (presenti il sindaco, Roberto Fasan, la presidente del Consorzio Luisa De Marco e il direttore, Alessandro Florit) “dieci domande al Tubone” per avere chiarezze e certezze sul problema. Nella prima domanda si chiede al Consorzio «se intende finalmente attivare il pretrattamento di grigliatura in tutti i sbocchi fognari come previsto “obbligatoriamente” per legge. La seconda e più complessa domanda chiede di sapere “quali siano stati gli esiti dei necessari approfondimenti in merito alle tematiche conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale 335/8 (che prevede il pagamento della quota di depurazione solo dove il servizio è effettivamente svolto)”. Si vuole inoltre sapere se l’Aato abbia svolto l’attività di ricognizione presso gli “sfioratori sangiorgini e torviscosini”. È stato anche richiesto, a fronte di un quadro così negativo e precario, come abbia potuto il Consorzio “sentirsi legittimato a pretendere i canoni di depurazione 2007 e 2008 dagli utenti di fognatura mista, definiti dall’ente depurabili e anche di quelli collegati all’impianto centralizzato”. Il Comitato chiede spiegazioni anche sul documento a firma del direttore che diversificava i tre tipi gli utenti: quelli non allacciati e quindi non paganti; quelli allacciati alla pubblica fognatura ma sprovvisti di sistemi di depurazione ai quali spetta solo la tariffa fognaria; e quelli allacciati al doppio sistema fognario ai quali spetta il pagamento della depurazione e scarico. A questi è stato aggiunta, però una quarta categoria: quella degli utenti definiti “depurabili” ai quali viene oggi chiesto il pagamento completo della bolletta. In merito ai rimborsi, si chiede al Tubone “perché si parla di realizzazione in conto investimenti” come appare dal Decreto appena emanato? Si pensa che tale Decreto preveda la detrazione degli investimenti fognari o solo quelli per i depuratori. Si chiedono inoltre dettagliate risposte sul perché il regolamento dell’Aato non sia stato approvato dall’assemblea dei sindaci soci del Tubone e ci si domanda, infine, se il Consorzio, come chiesto dal sindaco Del Frate, intenda ridiscutere con gli enti preposti e i comitati tutta la materia. (f.a.) |