Dal il piccolo del 18/09
Connecting people confermata gestore ufficiale del Cie
di Luigi Murciano GRADISCA È destinata a proseguire la gestione di Connecting People al Cie di Gradisca. Il consorzio trapanese, che da 4 anni cura i servizi interni della struttura di espulsione per immigrati irregolari e quella del vicino Centro per richiedenti asilo, dovrebbe vedersi riconoscere l’aggiudicazione definitiva della gestione per il triennio 2011-2014. Stiamo parlando, in sostanza, della contestata gara d’appalto che aveva visto prevalere in un primo momento il consorzio temporaneo d’impresa presieduto dal colosso francese Gepsa. Al secondo posto si classificò proprio la coop siciliana, gestore uscente. Un epilogo che scatenò una vera e propria guerra a colpi di carte bollate, proseguita con il ricorso di Connecting People al Tar del Friuli Venezia Giulia che dapprima aveva accolto la richiesta di sospensiva della procedura di affidamento ai transalpini, e infine aveva stabilito l’illegittimità del primo posto di Gepsa in graduatoria, contestando dunque alla Prefettura di Gorizia l’intera procedura. Ora una nuova puntata, probabilmente decisiva, viene da un’ordinanza del Consiglio di Stato, con la quale è arrivata una nuova doccia gelata per Gepsa: ne è stata infatti respinta l’istanza cautelare sul ricorso contro la sentenza del Tar. L’Avvocatura distrettuale dello Stato di Trieste, con proprio parere, ritiene inoltre che si debba procedere con l’affidamento definitivo all’impresa seconda classificata, l’uscente Connecting People. «La sentenza nel merito della vicenda deve ancora essere emessa, ma tale ordinanza fa presupporre che non vi siano molte possibilità che l’orientamento del Consiglio di Stato possa essere sovvertito», spiegano i legali del consorzio capitanato da Gepsa. Connecting People da oltre un anno gestisce Cie e Cara in regime di prorogatio, con mini-prolungamenti al suo contratto precedentemente scaduto. Una situazione di grande incertezza che di riflesso non ha certo potuto giovare alla delicata struttura gradiscana. Alle problematiche interne – le più o meno periodiche fughe, rivolte ed evasioni – si erano aggiunte anche le istanze dei dipendenti, che molto spesso hanno denunciato ritardi nella riscossione degli stipendi e condizioni di lavoro e di sicurezza quantomeno da migliorare. A tutto questo si era aggiunta l’indagine nei confronti della stessa Connecting People e della Prefettura, con ipotesi che vanno dal falso ideologico, al favoreggiamento, alla corruzione, alla truffa ai danni dello Stato. Secondo l’accusa infatti sarebbero state “gonfiate” i numeri delle presenze degli immigrati nelle due strutture collocate a Gradisca d’Isonzo al fine di intascare più soldi di quanto dovuto dallo Stato per la gestione dei due centri.