CIE DI GRADISCA: ecco chi sono gli aspiranti aguzzini

Il Piccolo del 02/02/2011

Gradisca, 4 in lizza per la gestione del Cie

di LUIGI MURCIANO

 

GRADISCA Cambia la gestione del Cie e del Cara di Gradisca. La coop siciliana Connecting Peopole, il soggetto attualmente titolare dei servizi interni nelle strutture isontine per immigrati, è infatti l’esclusa eccellente della prima fase della gara d’appalto. In ballo per la gestione congiunta dei due centri c’è una “torta” da 15 milioni di euro per i prossimi tre anni. Ben 8 i soggetti che si sono presentati al bando indetto dalla Prefettura goriziana.

LA GARA Al termine di un’istruttoria-fiume durata quasi 7 ore il numero di partecipanti si è però dimezzato: sono fuori dai giochi – tutti per carenza documentale – il già citato consorzio Connecting people di Trapani, che gestisce il Cie dal 2008 e il Cara dal 2009 – la ”In Vita spa” di Udine, la coop Sisifo di Palermo e il costituendo consorzio temporaneo d’impresa fra un soggetto francese e due associazioni italiane. Rimangono invece in lizza per l’affidamento la coop goriziana Minerva di Savogna, che ricompare nella storia del Cie dopo averlo gestito dalla sua apertura nel 2006 sino al primo cambio di testimone; il Sovrano ordine di Malta; la coop Albatros di Caltanissetta e, infine, la coop La Ghirlandina di Modena, in consorzio temporaneo d’impresa con la Confraternita della Misericordia, ente gestore del Cie di Modena e diretto da Daniele Giovanardi, gemello del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Ora il bando entrerà nella seconda fase, quella in cui l’ente governativo valuterà in due distinte sedute la capacità tecnica e l’offerta economica delle imprese rimaste in lizza. «L’intento è procedere all’aggiudicazione provvisoria della gestione entro il 1° marzo – assicura la dottoressa Gloria Allegretto, vicario della Prefettura goriziana –. Eventuali ricorsi dei soggetti esclusi? Nei prossimi giorni metteremo a disposizione il verbale della seduta odierna e ciascuno farà le proprie valutazioni. Non possiamo escludere questo scenario».

L’APPALTO La gestione della coop siciliana Connecting People è prorogata sino al 28 febbraio. Poi subentrerà – per tre anni anzichè i due coperti sinora prima da Minerva e poi dalla stessa Connecting People – il nuovo soggetto. Il servizio sarà aggiudicato all’impresa che avrà ottenuto il maggior punteggio risultante dalla sommatoria della valutazione relativa all’offerta tecnica e alla convenienza economica. L’importo complessivo di 15 milioni di euro sino al 2014 tiene conto della media dei costi di gestione delle due strutture negli ultimi tre anni, ed è determinato – si legge nel bando – «dal prezzo per la fornitura dei beni e per l’espletamento dei servizi e dell’esecuzione della manutenzione ordinaria, rapportato alla capienza del Centro di identificazione ed espulsione e del Centro richiedenti asilo (rispettivamente 248 e 138 posti ndr) moltiplicato per trentasei mensilità».

Il servizio richiesto è estremamente complesso e articolato: prevede l’assistenza alla persona (mediazione linguistica, assistenza legale, sanitaria e psicologica, organizzazione del tempo libero degli ospiti), pulizia e igiene ambientale, fornitura di vestiario e dei pasti.

LA POLEMICA In merito all’appalto vi è da registrare la posizione di Tenda per la pace e i diritti, associazione da sempre in prima linea nella lotta ai Cie. Nel mirino la partecipazione al bando per la gestione di alcune associazioni culturali e sociali. «Non crediamo possibile che ad oggi, dopo anni di apertura dei Cie ci possa essere chi pensa di poter trasformare, attraverso una gestione umana questi luoghi di detenzione da cui trapela di tanto la vera natura: detenzioni insensate, l’assenza di tutele mediche e legali, la depersonalizzazione forzata, le rivolte, le fughe, gli scioperi della fame e della sete, i gesti autolesionistici, le bocche cucite, i tentativi di suicidio, le visite negate a giornalisti e politici».

SICUREZZA INTERNA, NESSUN CONGELAMENTO La Prefettura ha anche smentito con decisione le indiscrezioni su un rallentamento nella procedura di affidamento dei lavori di ristrutturazione del Cie. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata dunque la ditta Easy Light di San Michele al Tagliamento in lieve ribasso sulla base d’asta di 1 milione e 600mila euro.

L’intervento, che inizierà a giorni, porterà alla collocazione di dispositivi di videosorveglianza e dei sistemi antifuga a infrarossi all’interno del centro di identificazione. Il Cie di Gradisca non sarà completamente svuotato durante i lavori di messa in sicurezza.

 

Messaggero Veneto

Centro immigrati, in 4 per la gestione

 

GRADISCA. C’è anche la goriziana Scpa Minerva di Savogna d’Isonzo tra le quattro imprese in corsa per l’appalto (triennale, per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro) relativo alla gestione delle due strutture del centro per immigrati di via Udine: il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) e il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara). A confermarlo è stata ieri la Prefettura di Gorizia (ente appaltante), che ha precisato anche come le offerte effettivamente depositate entro il termine del 31 gennaio erano state otto.

Quattro di queste, tuttavia, sono state scartate per incompatibilità tecnica con i requisiti del bando di gara. Tra le escluse, a sorpresa, figura anche il consorzio cooperativistico Connecting people di Trapani, attuale ente gestore del Cie e del Cara isontini (incarico assunto nel marzo 2008). «Non abbiamo esaminato le offerte nel merito – ha ricordato il viceprefetto vicario di Gorizia, Gloria Allegretto –, c’è stata semplicemente una prima valutazione sui requisiti richiesti dal bando per la partecipazione alla gara: una visionatura tecnica su documentazioni e autocertificazioni. I quattro soggetti ritenuti non compatibili sono il consorzio Connecting people di Trapani, attuale gestore; il Consorzio Sisifo di Palermo, una costituenda associazione d’impresa che comprendeva una ditta francese, la Geps, con sede a Parigi, e altre tre associazioni (le romane Sinergasia e Cofeli Italia e un consorzio culturale siciliano, ndr), tutte per carenza di documentazione. Esclusa anche la seconda ditta regionale, la Invita Spa di Udine, per «non dimostrata capacità tecnica».

Le ammesse alla gara vera e propria, invece, sono la goriziana Minerva Scpa, il Sovrano ordine di Malta, il Consorzio Albatros di Caltanissetta, già gestore di centri immigrati in Sicilia, e la Ghirlandina di Modena, una cooperativa in collaborazione con le Misericordie.

Nei prossimi giorni, la specifica commissione nominata dalla Prefettura di Gorizia (composta da cinque membri), valuterà nel merito le offerte e «assegnerà i punteggi – ha aggiunto il vice prefetto vicario di Gorizia – per scegliere l’offerta economicamente più vantaggiosa. Contiamo di assegnare l’appalto entro la fine di febbraio».

Il nuovo ente gestore di Cie e Cara di Gradisca entrerà in carico il 1º marzo, con scadenza contrattuale fissata nel 28 febbraio 2014. (ma.ce.)