Messaggero veneto del 21/09/10
Gli rifiutano l’ asilo, minaccia di morte il vicedirettore
GRADISCA Nuovo tentativo di fuga dal Cie di via Udine. Rinforzare le botole d’accesso al sottotetto della struttura non è servito ad arginare l’iniziativa degli ospiti della struttura ricavata nell’ex caserma Ugo Polonio. Nei giorni scorsi gli immigrati hanno lavorato per realizzare un buco nel soffitto di una delle camerate della zona Rossa, ma sono stati scoperti prima di poter dare il via all’azione. Se al Centro d’identificazione ed espulsione la tensione non sembra destinata a placarsi in tempi brevi, ora la situazione comincia a farsi pericolosa anche nel vicino Cara dove un ospite di nazionalità norvegese (la Norvegia è l’unico Stato scandinavo a non aver aderito all’Unione europea) ha minacciato di morte il vicedirettore dopo che la sua richiesta d’asilo era stata rifiutata. Da fonti non ufficiali, risulta che l’uomo, in evidente stato d’alterazione alcolica, in segno di protesta prima si sia procurato delle profonde ferite al corpo e, successivamente, abbia fatto irruzione negli uffici dell’amministrazione dove, con gli abiti completamente ricoperti di sangue, avrebbe minacciato di morte il numero due del centro di accoglienza per richiedenti asilo. Le minacce non hanno impressionato il vicedirettore che si è limitato a segnalare quanto accaduto alle autorità e sporgere una denuncia. Stefano Bizzi