CIE DI GRADISCA: aggiornamento sull’inchiesta sulla connecting

Connecting People: al Cie raddoppiati i posti di lavoro

Dal Piccolo del 25/02/12

di Luigi Murciano GRADISCA Nessuna notizia di indagine, perlomeno allo stato attuale. Lo ribadiscono ufficialmente, i vertici di Connecting People, l’ente gestore di Cie e Cara di Gradisca finito al centro di un’indagine della Procura goriziana per presunte fatturazioni anomale nelle forniture di beni per l’assistenza agli immigrati. «Siamo all’oscuro di qualsivoglia iniziativa nei nostri confronti», dichiara Giuseppe Scozzari, presidente e legale rappresentante del consorzio trapanese. La Procura della Repubblica aveva disposto l’acquisizione di documenti relativi alle fatturazioni emesse dalla cooperativa siciliana alla Prefettura di Gorizia. Secondo le ipotesi tali fatture non sarebbero sempre state rispondenti alla reale presenza di ospiti nelle due strutture per migranti, ritoccando quindi verso l’alto il forfait che lo Stato come da contratto eroga all’ente gestore. Altro filone riguarderebbe la nuova gara d’appalto che vede Connecting People contestare al Tar l’avvenuta aggiudicazione a Gepsa, con un terzo ente (la coop goriziana Minerva che del Cie è stata il primo gestore) che potrebbe pure rientrare in gioco. Piuttosto, c’è amarezza per una fuga di notizie arrivata proprio 24 ore prima del dibattimento al Tar sul ricorso contro la Prefettura. «Se è vero che c’è un’indagine, noi siamo tranquilli. Non abbiamo niente da nascondere e riteniamo che i nostri lavoratori meritino di non vedere infangata l’immagine dell’impresa per cui lavorano, per quanto di buono ha realizzato anche col loro impegno». Secondo Connecting People, a distanza di cinque anni dall’insediamento nel territorio, sono oltre 70 i lavoratori a tempo pieno anche attraverso progetti finanziati dalla Ue. «Connecting People non solo ha migliorato in modo palese gli standard di gestione del Cie di Gradisca d’Isonzo, stabilizzando i 40 lavoratori che operavano con la Minerva – tiene a sottolineare Scozzari – ma ha quasi raddoppiato i posti di lavoro».