ANTIFASCISMO/ Memoria Storica: 8 novembre 1979 a Trieste

Lo sviluppo della mobilitazione antifascista contro la nuova uscita dalle fogne dei fascisti in Regione (dopo Fogna Nuova ad Udine il 28 settembre ora si tratta dell’ MS fiamma tricolore  il 10 novembre a Pordenone) mi ha fatto venire in mente una data del novembre 1979 a Trieste. Si trattava proprio come oggi, dell’8 novembre, quindi 33 anni fa, quando in una spedizione armata di fascisti del Fdg-Fuan all’Università sono rimasto vittima, assieme, ad un’altro compagno del Collettivo Libertario Universitario, di un’aggressione con chiavi inglesi che mi ha lasciato in eredità due ferite lacero contuse in testa da 4 punti di sutura ciascuna.  Sono andato a scartabellare in quel poco di archivio che conservo e ho ritrovato qualcosa.

1. il volantino dei fascisti con il quale accompagnavano la “spedizione punitiva”

2. il volantino dell’assemblea degli studenti (ci fu un immediato corteo di risposta)

3. un volantino del 13 maggio 1980 di denuncia dell’attentato incendiario gravisssimo alla casa di un  testimone al processo nel quale è rimasta gravemente ustionate la madre dello stesso.

4. un volantino del 19 novembre 1980 che faceva l’analisi della situazione del fascismo a Trieste

Da qualche parte dovrei avere anche gli articoli di stampa del Piccolo, che in ogni caso in qualche modo mi procurerò, per completare la documentazione del fatto e della pesantissima situazione che si viveva a Trieste in quegli anni con i fascisti che avevano in mano l’intera città, tranne l’Università appunto. Grilz ( morto), Morelli (morto), i fratelli Ciro e Livio Lai (passati a terza posizione e finiti in carcere anche per la strage di Bologna), Sluga, Valencic, Biloslavo, ed altri costituivano una banda, per anni impunita che dall’MSI-FdG si ramificava nel terrorismo nero e che a Trieste aveva una centrale operativa, seconda solo a Roma. L’attività di denuncia, mobilitazione, controinformazioe veniva condotta soprattutto dagli studenti  fuori sede delle Case dello Studente assieme agli studenti palestinesi, greci, latino americani. Il mio ruolo di militante anarchico super attivo era ben noto in tutta l’Università e la Città e sono finito ad essere un bersaglio principale dei fascisti, al punto che anche perchè perfettamente riconoscibile per i cappelli a cespuglio, non potevo neanche avvicinarmi a certe zone della città. Lo scontro fisico con i fascisti all’Università era iniziato nel febbraio del 1976 nell’atrio della facoltà di Legge, con l’aggressione a bottigliate da parte dei fascisti che si erano asserragliati nel bar dell’atrio di Legge e hanno usato le bottiglie per l’aggressione. Se ho tempo ricostruirò anche quell’episodio.

Paolo De Toni (Cespuglio) 8 novembre 2012

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1. Volantino dei fascisti datato 7/11/1979 distribuito davanti alla mensa universitaria l’8/11/1979

fdg_fuan_ts_07_11_1979

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2. Volantino di risposta degli studenti del 8/11/1979

(è stato qui scannerizzato in due parti perchè su un foglio di ciclostile quindi di dimensioni più lunghe)

 

antifa_08_11_1979_a

antifa_08_11_1979_b

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3. Volantino del 13 maggio 1980  contro l’attentato incendiario alla casa dello studente Ermanno Movio nel quale sono rimasti  ustionati i genitori ed in particolare la madre di Ermanno.

ermanno_movio_13_05_1980

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4. Volantino di controinformazione generale del 19/11/1980. Anche questo scannerizzato in  due parti. Era stato stampato in offsett alla Cluet. La stamperia universitaria che fra l’altro fu vittima anch’essa di un attentato incendiario. Conservo nella mia biblioteca la collezione della Fisica di Feymann annerita dall’incendio che ho comprato a metà prezzo nella svendita che la Cluet fece dei libri danneggiati dall’incendio. Della serie i fascisti bruciano i libri, ma questo era successo anche alla libreria Utopia sempre a Trieste.

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