ANTIFASCISMO: in arrivo denunce per le contestazioni ai fasci a udine?

dal Messaggero veneto del 22/10/12

Scontri durante il corteo

identificate 30 persone

 

Gli sviluppi dell’indagine sugli incidenti dopo il presidio antifascista contro Forza Nuova. Decisivi i video girati dalla polizia. Decine di posizioni al vaglio della Procura

di Anna Rosso

 

 

UDINE. Grazie ai video realizzati dalla polizia e all’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale, sono già una trentina le persone identificate dalla Digos di Udine a seguito degli scontri avvenuti lo scorso 28 settembre. La loro posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Udine. E l’attività di indagine della questura è ancora in corso.

 

Quel giorno, come si ricorderà, in città si è svolta la manifestazione del movimento politico di destra Forza Nuova. Gli esponenti friulani, aderendo a un’iniziativa nazionale, avevano annunciato una protesta contro diversi aspetti dell’attuale politica del governo. Si erano dati appuntamento in piazzale D’Annunzio. Di lì è poi partito un corteo – formato da alcune decine di persone – che ha poi raggiunto piazza Libertà per un breve comizio.

 

Dopo aver appreso la notizia, realtà politiche e movimenti della sinistra hanno dato vita a una contro-manifestazione, annunciando a loro volta anche su Internet una protesta antifascista. Al termine di un confronto con le istituzioni, è arrivato l’ok per effettuare un presidio in piazza della Repubblica.

 

Così quel venerdì pomeriggio, intorno alle 17.30, un’ottantina di persone (almeno stando alle stime delle forze dell’ordine) si sono ritrovate tra viale Leopardi e via Ciconi.

 

Sin dai primi momenti si è creata una certa tensione. E, dopo poco, quello che avrebbe dovuto essere un semplice presidio si è trasformato in un corteo non autorizzato finalizzato a raggiungere i militanti di Forza Nuova in piazzale D’Annunzio, dove la polizia (presente anche il personale del Reparto mobile di Padova) ha avuto il suo da fare per evitare scontri diretti. Si è comunque assistito a lanci di lattine e a frasi e cori ingiuriosi.

 

Poi, dopo la partenza del corteo di Forza Nuova, anche quanti avevano dato vita alla contro-manifestazione di sinistra si sono mossi alla spicciolata verso piazza Libertà. Qui è stata di nuovo la polizia, che ha schierato gli agenti creando veri e propri “cordoni”, a prevenire scontri.

 

Nei prossimi giorni il sostituto procuratore Maria Caterina Pace valuterà le singole posizioni e deciderà se contestare o meno agli interessati il fatto d’aver dato vita a un corteo non autorizzato o di non aver rispettato le disposizioni della polizia.