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Ci abbiamo messo 5 anni anni, aggregando con determinazione tutti i sinceri antifascisti della città e non solo, attuando momenti di resistenza passiva, avvinghiati a terra e vittime di una repressione poliziesca costante fatta anche di denunce e processi ma alla fine abbiamo di fatto cacciato i fascisti e il loro infame gesto dalla piazza.
Così ogni anno vigiliamo che non si ripresentino consci che “non un passo indietro” è possibile in questa lotta simbolica ma importante di memoria resistente e attiva. Ancor più dopo
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Anche quest’anno saremo dunque in piazza dalle 9.00 per ribadire “no pasaran” ad ogni tentativo di oltraggiare chi è morto per la libertà e proseguiremo come succede da anni presso la Ex Caserma Martelli dove vennero fucilati 10 partigiani, depositando una corona e soprattutto parlando, raccontando, scambiando saperi e storie di una resistenza spesso oscurata o scomoda che è cominciata già negli anni ’20 con gli Arditi del popolo e proseguita anche dopo il 25 aprile da chi non accettò di saltare nel carro dei vincitori sapendo che gli oppressi, lavoratori, disoccupati, sfruttati sarebbero ritornati al loro posto di subordinati mentre i padroni e molti dei persecutori e assassini del regime avrebbero rioccupato i posti di comando amnistiati e impuniti. Quanto coraggio e quanta lungimiranza eppure furono proprio questi a subire da subito le peggiori ritorsioni anche da quegli stessi organismi, partitici e istituzionali, con cui avevano condiviso trincee, rappresaglie e aspirazioni fino a poco prima.
La Resistenza a cui vogliamo dare fiato è tutta non una parte, quella comoda alle istituzioni, ai gendarmi di oggi, al militarismo travestito da patria che bombarda in giro per il mondo mentre blocca e rinchiude i migranti dentro ai lager/CIE e che vede i suoi rappresentanti fasciati a tricolore in mezzo a picchetti militari e orazioni imbalsamate in piazze solitamente deserte.
Iniziativa Libertaria