NO TAV/ Attenti all’agnello Bortolo Mainardi

i costi del TAV Venezia-Trieste

costi

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Assemblea Pubblica a San Giorgio di Nogaro giovedì 9 agosto

Report. Articolo del Piccolo del 10 agosto che parla contemporaneamente dell’assemblea di San Giorgio di Nogaro del 9 agosto e quella di Bagnaria Arsa del 3 agosto

 

ilpiccolo10agosto

 

ass_sgn-9_agosto-2012

 

testo

 

San Giorgio di Nogaro
Giovedì 9 agosto ore 21.00
Piazza del Municipio

Assemblea Pubblica
Su:

* TAV, nuovi scenari: che truffa!
* Acqua, bollette, rimborsi, allacciamenti: che truffa!
* Viabilità e doppio accesso alla ZIAC: che truffa!
* Sito Inquinato/Bonifiche: che truffa!

Novità sulla TAV
Anche il terzo progetto, formulato nel 2010 è MORTO!
Il Movimento NO TAV aveva ragione!
Adesso il Commissario Governativo, per l’Asse ferroviario Venezia –Trieste, tale Arch. Bortolo Mainardi, si sta “impegnando” per fare un nuovo progetto, in affiancamento alla ferrovia esistente. Mainardi ha finalmente ammesso che i costi dei vecchi progetti (7 miliardi e 400 milioni) erano eccessivi; che la ferrovia esistente è ben lontana dalla saturazione e che con interventi di ammodernamento si possono raggiungere notevoli risultati. OK e fin qui va bene.
Solo che il Sior Bortolo, in un futuro vorrebbe anche fare il “quadruplicamento” dei binari!
Allora sarà bene che i Sindaci della bassa friulana stiano attenti a quello che sta avanzando …
Noi diciamo SI all’ammodernamento, NO a nuovi binari!

Partecipate!!

A cura del Coordinamento Difesa Ambientale

OPICINA: ancora sulla centrale a biomasse

Dal Piccolo del 05/08/12

Nell’agriturismo la “vera” centrale a biomasse

 

SGONICO «Non facciamo passare per bio ciò che bio non è. Si sta confondendo l’energia a biomasse con quella che potrebbe essere definita una raffineria… ». Non ci stanno Andrej e Bernarda Milic, proprietari dell’omonimo noto agriturismo di Sagrado e seguaci della cultura energetica di natura ecologica e rinnovabile, e attaccano: «Non raccontiamo falsità per far passare un progetto, quello del megaimpianto di Opicina, che di sostenibile ha davvero poco. Parlarne come di una centrale a biomasse corrisponde a mentire alla gente tenendo nascosta una risorsa energetica naturale e a fare danno a chi davvero usa l’energia biologica, con grandi spese iniziali e al fine di ridurre l’inquinamento». La famiglia Milic, dal 2006, ha deciso di affrontare i consumi energetici delle grandi proprietà di cui si avvale attraverso una caldaia a biomasse. Una spesa iniziale di 70 mila euro, sostenuta grazie ad un contributo regionale pari al 40 per cento dell’investimento, ha consentito l’acquisto e l’installazione di una caldaia ibrida (con alimentazione a legna e, in più, pannello solare termico integrato) per fornire acqua sanitaria nel locale agrituristico, nelle cinque camere per i forestieri e in due case ad uso personale. «Non abbiamo più usato nè gas nè nafta. Delle cinque caldaie precedenti non ne abbiamo salvata una», spiega Andrej Milic. «Il nostro impianto a biomassa richiede un combustibile a base di legna sminuzzata, il cippato, che otteniamo dalle potature delle vigne, ad esempio. E non produce residui ingombranti o nocivi: una quantità minima di cenere finissima. E oltre agli scarti dell’agricoltura non vi si può inserire nient’altro: l’impianto auto-analizza i propri fumi costantemente e nel caso si trovi a bruciare della plastica o dell’olio raffinato si blocca e rimane inutilizzabile fino all’avvenuta ripulitura». Informazioni che ben si distanziano dal quadro tecnico presentato per l’“ecomostro” di Opicina: «Il principio dell’energia a biomasse è il territorio circostante, la pulizia del bosco e il suo ritorno energetico – continua Bernarda Milic – e si caratterizza per la riduzione al minimo di emissioni di CO2 e per lo smaltimento di rifiuti totalmente ecologici. L’olio di palma africano trasportato via mare o ferrovia e fatto ardere poi nella centrale (già peraltro tolto dalla lista dei combustibili ecologici, ndr) non corrisponde certo a questa descrizione…» La caldaia a biocombustibili consente inoltre di stabilire una rete di teleriscaldamento per un paese intero. «Il nostro timore è che presentino la centrale di Opicina come una tecnologia alimentata a biomasse per avere gli incentivi statali per l’energia rinnovabile che, in Italia, sono i più alti d’Europa». Vanessa Maggi

CIE DI GRADISCA: di nuovo tensione

Messaggero Veneto del 06/08/12

Intemperanze al Cie: immigrati sul tetto ma l?allarme rientra

 

GRADISCA Nella giornata di ieri è tornato a “riscaldarsi” il clima nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Gradisca. Verso le 17 è risuonato infatti l’allarme per le intemperanze messe in atto da un gruppo di immigrati trattenuti nella struttura di via Udine. Sono riusciti a salire sul tetto e lì sono rimasti per qualche minuto mentre nel frattempo venivano messe in allarme anche le altre forze dell’ordine, Carabinieri compresi, oltre al presidio già presente nella struttura. Nel giro di poco tempo l’allarme è rientrato e nel centro per immigrati gradiscano è tornata nuovamente, almeno in apparenza, la calma. Un improvviso aumento della tensione, quello che si è registrato ieri nella struttura di via Udine, che va in controtendenza rispetto alle ultime settimane, caratterizzate da una certa tranquillità. In questi giorni, tra l’altro, gli immigrati di religione islamica osservano il Ramadam e non potendo mangiare fino al tramonto non sono certo nelle migliori condizioni fisiche per inscenare intemperanze o atti di protesta. Inoltre, in questo periodo il Cie ospita non più di una settantina di immigrati. Da ricordare però che la scorsa settimana un immigrato trattenuto nel Cie gradiscano era riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce nei campi retrostanti la struttura. Ad attuare il piano di fuga erano stati due immigrati ma uno di essi era stato bloccato prima che riuscisse a raggiungere l’esterno del centro. Tre giorni prima, un altro immigrato del Cie, che era stato portato in ospedale per aver ingoiato volontariamente dei pezzi di vetro, aveva approfittato del breve ricovero per allontanarsi dal nosocomio. (pi.ta.)

Incontro Internazionale Anarchico a St.Imier

Incontro Internazionale Anarchico a St-Imier 2012

Dal 8 al 12 agosto 2012 a St-Imier (Giura Bernese, CH) si terrà un incontro internazionale tra libertari di ogni genere ma anche gente qualsiasi interessata a fare conoscenza o conoscere meglio i differenti movimenti anarchici.

Questo “Mondiale dell’Anarchismo” sarà una commemorazione della prima internazionale anti-autoritaria che fu organizzata nel 1872 in risposta all’internazionale di Marx.

Il mondo nel frattempo è cambiato notevolmente, per lo meno sotto certi aspetti, le correnti libertarie si sono evolute nel tempo e questo incontro ne sarà rappresentativo. Una cosa però è certa: il tempo non ha diminuito in nessun modo l’oppressione dei potenti sui più deboli. Questo incontro esporrà metodi di resistenza molteplici sotto forme variate e diverse.

La Federazione Giurassiana

L’Associazione Internazionale dei Lavoratori (AIT) è stata fondata nel 1864. Delle sezioni si sviluppano rapidamente alla Chaux-De-Fonds, al Locle, a St-Imier e nel resto del Giura Svizzero. Molti degli e delle operai/ie che aderiscono sono ancora dei/delle lavoratori/trici a domicilio. Hanno il gusto della lettura e dell’indipendenza. All’arrivo di Bakounine nella regione nel 1869 il loro incontro non sarà senza conseguenze. La convergenza di idee che essi/esse scoprono fanno della Federazione Giurassiana il polo libertario dell’AIT in opposizione alla tendenza marxista. Sopraffatto da questa opposizione, Marx fa tutto in suo potere per eliminare questa corrente. Nel 1872 crede di essere riuscito nel suo intento. Al congresso dell’Aia, riesce a far partecipare il massimo di delegati/e che gli sono concessi, dei quali alcuni/e si presentano come rappresentanti di sezioni che si riveleranno poi inesistenti. Grazie a questa maggioranza fittizia fa votare l’esclusione di Bakounine, di James Guillaume e manca per un pugno di voti quella di Adhémar Schwitzgübel, tutti delegati del Giura. Scandalizzate, le sezioni di tendenza anti-autoritaria dell’AIT, tra cui quella della Spagna, dell’Italia, della Francia, del Belgio e degli Stati Uniti, organizzano un congresso a St-Imier dove le risoluzioni prese sono chiaramente libertarie. L’AIT anti-autoritaria sopravvive alla branca marxista fino alla fine del secolo.140 anni dopo il congresso di St-Imier, lo sfruttamento e l’alienazione dei lavoratori e delle lavoratrici sono sempre brutali. L’illusione marxista si è dissipata in seguito alle dittature comuniste. Il capitalismo vive di crisi in crisi, crisi sociale, crisi politica, alle quali si aggiunge oramai anche la crisi ecologica.

E il movimento anarchico?

Questi incontri internazionali d’agosto 2012 saranno l’occasione di fare il bilancio della storia del movimento anarchico, le sue idee, le sue realizzazioni, i suoi desideri, le sue sconfitte; quello che ne resta oggi; le lotte che sono le sue e quelle che condivide con altri movimenti: antimilitarismo, antirazzismo, antisessismo, autogestione, decrescita, educazione, femmismo, internazionalismo, non violenza, ecc.

Un certo numero di atelier e di manifestazioni sono previste già fin d’ora: conferenze storiche, conferenze tematiche, teatri, concerti, esposizioni, cinema, saloni del libro, radio, campeggi libertari, fiere dell’autogestione e dei prodotti biologici, atelier pratici, ristorazione, ecc.

Questa manifestazione internazionale sarà pubblica ed aperta all’insieme del movimento anarchico internazionale, ma anche all’insieme della popolazione senza discriminazioni. Le zone gratuite e a prezzo libero saranno privilegiate per permettere a tutte e tutti di poter partecipare.

Il comitato organizzatore si riserva il diritto di accogliere tale o tale partecipante. Le decisioni saranno prese in funzione delle idee e delle pratiche che ci sono proprie, ossia quelle dell’Internazionale anti-autoritaria. Espressioni e manifestazioni di razzismo, di sessismo, di xenofobia, di omofobia e di ogni forma di violenza e di discriminazione di, non saranno tollerate.

Sulla base di quanto detto, tutte le persone, strutture o organizzazioni possono chiedere di associarsi a questa iniziativa e proporre luoghi di esposizione, di dibattito, di conferenze, degli spettacoli, degli interventi, degli atelier e altro ancora. Siamo anche alla ricerca di volontari!

Il Comitato d’organizzazione degli Incontri Internazionali dell’Anarchismo di St-Imier 2012.

 

Qui tutto il programma:

http://www.anarchisme2012.ch/

NO TAV/ Quarto d’Altino ha detto NO al tracciato litoraneo ed anche al quadruplicamento

Il Gazzettino di giovedì 9 agosto 2012

(ingrandisci immagine)

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Tepee in Tal Parco 2012

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Foto e report della festa

Nuovi orari per  i concerti

Venerdì ARBE GARBE dalle  21.00 alle 24.00

Sabato “i Coop essere L”; Aldo Sbadiglio e la famiglia Ananas”; Fabian Riz e la sua Orchestra
dalle 21.00 alle 01.00

Domenica gli Hoosh dalle 21.00 alle 24.00

Nota. Il posto quest’anno è un po’ più difficile da raggiungere perché ci sono lavori in corso in Via Aquileia. Per cui, necessariamente, prendere il cavalcavia e girare al primo svincolo a destra.

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Per gli indiani di ogni dove

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TERRITORIO/ Sauris manifestazione contro il poligono del Bivera

Manifestazione contro il poligono del Bivera

 

 

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Bivera, nuova protesta
contro il poligono militare

di Gino Grillo

A Sauris un centinaio di persone appartenenti ai comitati a difesa dei monti. Le critiche: crisi devastante e loro vogliono sparare pallottole da mille euro l’una

 

 

SAURIS. Ritorna sul pianoro di Casera Razzo, fra Carnia e Cadore, la protesta contro il poligono militare del Bivera. Non una partecipazione di massa come negli anni ’80, ma un centinaio di persone aderenti ai vari comitati carnici e friulani per la salvaguardia della montagna carnica, Wwf compreso.

Gli organizzatori non hanno sollecitato cittadini e comitati del Cadore, che pure è proprietario di parte del pianoro conteso ai militari, ieri italiani, oggi Nato. Non si sono notati manifestanti provenienti dal Veneto, fatti salvi dei turisti che si erano recati sul pianoro in quota per una giornata di festa o per acquistare i saporiti prodotti di malga, che hanno solidarizzato con i manifestanti. A controllare il corteo, molto discretamente, Digos, polizia e carabinieri provenienti da entrambe le regioni sui cui territori giace la zona: Veneto e Fvg.

Alle 9 un piccolo gruppo di manifestanti si è ammassato, con slogan e bandiere, nei pressi di Casera Razzo per muovere, assieme a quanti nel frattempo erano giunti in ritardo, mezz’ora più tardi verso Casera Mediana. Un’escursione durata sino alle 11, poi il cambio di programma, con l’intento di rendere partecipi di quanto succede e potrebbe succedere a questa splendida vallata che ha come sfondo il Monte Bivera. Si è deciso così di effettuare i comizi non a Malga Mediana, ma nella Casera di Casera Razzo dove nel frattempo confluivano molti turisti come pure il comitato veneto Del Molin che è divenuta una base importante per l’esercito Nato.

Che ha concentrato alla caserma Ederle e all’aeroporto Dal Molin la 173^ Brigata di Fanteria Aviotrasportata dell’Us Army forte di sei battaglioni, con 4000 militari che necessitano, entro la fine del 2013, di una rete di poligoni da porre a disposizione delle unità militari. Fra queste anche il Monte Bivera, sito di interesse comunitario (Sic) che è stato mappato. L’avvento dei soldati Usa in zona sarebbe devastante, in quanto la 173^ Brigata, costituita da battaglioni di paracadutisti, utilizza armi leggere, e obici Howitzer, armi di 2 tonnellate di peso e con bocca di fuoco da 105 millimetri che richiedono vaste aree per gli addestramenti.

La presenza dei militari, hanno sostenuto i manifestanti, cozza contro i progetti di sviluppo della Carnia che piuttosto si basa su natura e Sic, ma cozza anche contro la crisi che impone restrizioni economiche e finanziarie «mentre i militari sparano proiettili di 1000 euro cadauno, contro le misere pensioni e assegni familiari della maggioranza della gente». Criticato pure il sistema militare italiano che vanta “troppi ufficiali e sottufficiali, con salari milionari, che vogliono portare la pace nel mondo, però dall’Afganistan vediamo rientrare solo debiti e morti.”

NO TAV/ Le nostre osservazioni al Ministero

Sono scaricabili sul sito del Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico le osservazioni (e gli allegati) inviate al Ministero dell’Ambiente sul progetto AV/AV Venezia-Trieste e fatte proprie dai NO TAV del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.

Saranno la piattaforma per la campagna autunnale contro la TAV Venezia-Trieste


TESTO DELLE OSSERVAZIONI

Min_Am_19_agosto_def.pdf


ALLEGATI

  • Allegato n.1

01_Verbale_Provincia_di_Venezia_23_04_2012.pdf

 

  • Allegato n.2

02_Lettera_No_Tav_ai_Comuni_del_FVG_18_07_2012.pdf

 

  • Allegato n.3

03_Lettera_No_Tav_ai_Comuni_del_Veneto_26_07_2012.pdf

 

  • Allegato n.4

04_Delibera_QdA_n_30_Vecchia_Tav_07_08_2012.pdf

 

  • Allegato n.5

05_Delibera_QdA_n_31_Nuova_Tav_07_08_2012.pdf

 

  • Allegato n.6

06_Lettera_Mainardi_ai_Sindaci_del_Veneto_13_07_2012.pdf

 

  • Allegato n.7

07_Parere_Min_Amb_sulla_Ronchi_Ts_01_03_2005.pdf

 

  • Allegato n.8

08_Documento_unitario_sindaci_bassa_friulana_23_07_2012.pdf

Neurolandia

La fine dell’euro si avvicina?