TRIESTE: continua l’attività del comitato primo marzo

da Il Piccolo del 10/05/10

 

Al via il doposcuola multietnico

 

Un pomeriggio di incontro in piazza Cavana per parlare di diritti e soprattutto di «Scuola e migranti». Lo ha organizzato nei giorni scorsi il Comitato primo marzo, che anche a Trieste ha preso il nome dal primo sciopero nazionale dei lavoratori migranti organizzato appunto in quella data. Dopo lo sciopero e dopo la partecipazione al corteo del Primo maggio con uno striscione antirazzista, il Comitato in piazza Cavana ha voluto lanciare un dibattito sul sistema scolastico italiano. “Qui nessuno è clandestino. Scuola zona franca”, si leggeva sugli adesivi stampati per l’occasione. È stata poi presentata una serie di iniziative che coinvolgono tutti gli studenti, anche stranieri, che frequentano le scuole triestine. Da oggi per i bambini delle scuole elementari nella sede dell’Officina Arci inizierà un doposcuola multiculturale per aiutare gli studenti nei compiti, soprattutto quelli che hanno bisogno di un supporto con la lingua italiana. «Abbiamo offerto la nostra disponibilità alle scuole, che ci hanno accolto a braccia aperte», ha spiegato Serena Pulcini del Centro Multicultura che, assieme all’Arci organizza il doposcuola. «La scuola – ha proseguito Pulcini – non ha i fondi per mettere a disposizione un maestro, noi ci siamo offerti come volontari per aiutare i bambini, soprattutto stranieri. Molto spesso i genitori non parlano italiano e per loro è difficile seguirli nei compiti». Durante l’incontro si è parlato tra l’altro degli episodi di intolleranza che hanno coinvolto di recente bambini stranieri, ma anche della riforma Gelmini che secondo il Comitato «rientra tra le “leggi razziste” di questo governo». «Il tetto del 30% di studenti stranieri nelle classi, le cosiddette “classi ponte” mirate a insegnare agli stranieri l’italiano e per poi inserirli in quelle permanenti, ha spiegato Gianluca Gabrielli del Comitato primo marzo, non aiutano l’integrazione». In piazza Cavana si è anche parlato di un video in cui gli studenti del Carducci, durante lo sciopero dei migranti del primo marzo, hanno raccolto una serie di interviste. Il progetto “Un mare di radici”, accompagnato da un sito internet, sarà presentato il 3 giugno al Teatrino di San Giovanni. ( i.gh. )

 

per contattare il comitato:

 

http://primomarzotrieste.blogspot.com/