Dal Messaggero Veneto del 04/05/10
Il Comitato no tav chiede un incontro con la Serracchiani
Bagnaria Arsa . «“La Tav sa da fare, punto e basta”. Imperativo sollecitato anche dall’onorevole Debora Serracchiani, componente della Commissione viabilità europea. I Comitati No Tav si sbagliavano pensando che con Sonego fosse già stato toccato il fondo a proposito di dialogo, confronto e coinvolgimento della società civile sui temi di interesse pubblico, come viene sancito da trattati internazionali. Invece no, c’è di peggio». Lo afferma, in una nota, Gian Carlo Pastorutti, del Comitato No Tav di Bagnaria, il quale ricorda che «fin da gennaio avevamo chiesto un incontro con l’onorevole per esporre dubbi, documentazioni e perplessità su queste opere “faraoniche”. Nessun segnale, nessuna risposta. Eppure si tratta pur sempre dei nostri rappresentanti, quelli che dovrebbero essere al servizio del cittadino». «Sembra sia impossibile mettere in discussione la Tav – prosegue il rappresentante del Comitato No tav – Dove sono finiti i proclami del coinvolgimento della gente? È questo il nuovo Pd, l’aria nuova dei giovani?». Il Comitato si è rivolto all’euro deputato irlandese Joe Higgins ricevendo, «subito una risposta. Il Governo Prodi non aveva mantenuto la promessa di togliere la legge scorciatoia anti partecipazione (legge Obiettivo) e ora l’onorevole Serracchiani propone perfino la nomina del Presidente Tondo a Commissario per la Tav sorpassando a destra l’attuale amministrazione. Di fronte ci troviamo sempre lo stesso muro di gomma, quello già adottato dall’assessore Riccardi che non ha mai risposto agli inviti dei Comitati a causa di impegni inderogabili. La stampa riporta che l’onorevole Serracchiani sta lavorando da alcuni mesi al corridoio Nord-Sud europeo ma si dimentica che i passeggeri che vogliono raggiungere Venezia dall’Austria devono trasbordare sui bus per la soppressione dei collegamenti ferroviari (per scelta del gestore) e che la costruzione dei due tunnel austriaci che velocizzeranno i collegamenti verso Vienna programmato per il 2020 probabilmente subirà ritardi».