Anche quest’anno varie le presenze extraistituzionali presenti fuori dalla risiera di San Sabba.
“Trieste antifascista-antirazzista” ha diffuso centinaia di volantini con l’appello contro il corteo di casapound del 23 maggio a gorizia e con i propri appuntamenti in città ed è stato anche affisso uno striscione di fronte all’entrata.
Vi è stata anche la riuscita esibizione del coro sociale “Voci arcutinate” che ha proposto varie canzoni della resistenza.
Come anarchici oltre a contribuire alle iniziative di “Trieste antifascista-antirazzista” eravamo presenti con banchetto, diffusione di Umanità Nova e Germinal e bandiere.
Resoconto del 25 Aprile a Trieste per Umanità Nova
Trieste
Contro vecchi e nuovi fascismi
A Trieste ogni 25 aprile ci si ritrova di fronte alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio in Italia, per ricordare sia la lotta al nazifascismo sia le tante persone che in questa ex industria del riso vennero trucidate o imprigionate prima di essere deportate nei campi in Germania o in Polonia.
Ogni anno, mentre all’interno le varie autorità politiche e religiose si dilungano nei soliti discorsi retorici, all’esterno restano singoli e gruppi antifascisti ed extraistituzionali.
Quest’anno però c’era un motivo in più per essere presenti di fronte alla Risiera.
Il 23 maggio infatti i fascisti di Casapound hanno indetto un corteo nazionale a Gorizia per celebrare quel bagno di sangue che fu la Prima Guerra Mondiale e in particolare la conquista della città isontina. Contro questo corteo è iniziata una mobilitazione che, attraverso un percorso di informazione e lotta, avrà il suo culmine in una manifestazione antifascista quello stesso giorno sempre a Gorizia. Non intendiamo tollerare senza far nulla una celebrazione dei massacri e delle stragi in queste terre, peraltro proveniente da un’organizzazione palesemente fascista come Casapound.
Per questo il 25 aprile abbiano diffuso centinaia di volantini con l’appello ad essere presenti a Gorizia il 23 maggio, perché se ricordare l’insurrezione di settanta anni fa è un impegno doveroso, battersi contro i fascisti di oggi è ancora più importante ed urgente.
Davanti all’entrata dell’ex lager abbiamo affisso uno striscione con le semplici parole “23 maggio – via i fascisti da Gorizia” firmato da Trieste antifascista – antirazzista, un’assemblea aperta nata dal bisogno di organizzarsi per contrastare la calata di Casapound e le sempre più numerose provocazioni fasciste in città e in regione.
Come gruppo Germinal siamo rimasti all’esterno della Risiera con un banchetto e diffondendo Umanità Nova e il numero 122 di Germinal, fresco di stampa.
Sempre fuori si è anche esibito il Coro sociale delle “Voci arcutinate”, che ha proposto alcuni canti della Resistenza, tra i quali il “nostro” “Dai monti di Sarzana”.
Due righe ancora per segnalare che in questi giorni a Trieste si è svolto anche il XXI Congresso Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana – A.I.T., che ha visto la partecipazione di decine di delegati e osservatori, anche dall’estero. Sabato 25 aprile abbiamo cenato tutti e tutte assieme presso la sede del Germinal, in un momento conviviale piacevole e fecondo.
Da questo Congresso, con il rinnovo degli incarichi e dopo un prolifico dibattito, nasce una rinnovata spinta per una lotta sindacale autorganizzata e solidale, contro lo sfruttamento e il capitalismo.
Il prossimo appuntamento importante a Trieste sarà il Primo Maggio, quando sfileremo in corteo con uno spezzone anarchico e libertario, per la solidarietà fra gli sfruttati e per una società senza padroni, razzisti, governi e repressione.
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