PORDENONE: azione verso lo sciopero del 14 novembre

Il 7 novembre si è tenuta la giornata di lotta contro il programma
Youth Guarantee, che dovrebbe essere la risposta europea alla crisi
dell’occupazione giovanile. In Italia il tasso di disoccupazione
giovanile censito dall’ISTAT ha raggiunto il 44,2%. La politica del
fare del governo Renzi, mentre parla di crisi, lotta alla
disoccupazione e tutele del reddito agisce in modo ambiguo
liberalizzando, di fatto, lo sfruttamento intensivo, il lavoro
precario e servile e il free job, il cui esempio emblematico sono gli
oltre 18.500 mila volontari per l’Expo di Milano. Oltre alle 46 forme
di contratto atipico, al lavoro volontario gratuito sono stati
stanziati 1.5 miliardi in tre anni, per il programma Garanzia Giovani
che dovrebbe essere gestito dai Centri per l’impiego. In realtà
in molte regioni non è partita alcuna misura e la gestione di questa
“opportunità” è gestita da agenzie interinali, senza nessun
controllo da parte del Ministero del Lavoro su qualità e congruità
delle offerte di lavoro. Garanzia Giovani è l’ennesima scatola
vuota che mistifica un vero e proprio “business della disoccupazione
giovanile”. Attraverso il servizio civile e i bonus occupazionali si
permetterà alle imprese di approfittare di “volontari”, stagisti ed
apprendisti e di utilizzare manodopera precaria, gratuita (con i
rimborsi dell’INPS) o a basso costo, estremamente ricattabile. In
realtà i reali beneficiari sono le imprese, le agenzie interinali, gli
enti privati di formazione e di orientamento, le agenzie tecniche
della pubblica amministrazione. Per tale motivo il giorno 7 sono stati
affissi dei manifesti sulle facciate del Centro per l’impiego, di
Obbiettivo Lavoro, del Leopardi Majorana e dell’ Opera Sacra
Famiglia che denunciano questa mega truffa dello stato che, come al
solito, promettendo una vita dignitosa alle persone arricchisce i
soliti noti. Ora basta! Non siamo più disposti a farci sfruttare, a
far finta che tutto vada bene, bisogna reagire e agire per un futuro
diverso. Chi parla di stabilità e garanzie ci rende sempre più precari
e ricattabili fino a farci credere che lavorare gratis sia una
meravigliosa opportunità! Se questo è il futuro che ci prospetta il
governo, assieme al contratto a tutele “futuribili”, è
meglio che Renzi e la sua cricca non faccia nulla. Anche per questo i
precari saranno in tante piazze italiane, anche a Pordenone, il 14
novembre prossimo in occasione dello Sciopero Sociale.

rete precari/e riffraff