Iniziative in Friuli Venezia Giulia
ad Udine (inizio presidio ore 16.00, partenza corteo ore 17.30 da Piazza Libertà)
e Trieste (ore 16.00 Piazza Hortis)
In Friuli Venezia Giulia iniziative ad Udine e Trieste
Udine
22 febbraio
giornata nazionale di mobilitazione e di lotta
Quattro No Tav sono in carcere con l’imputazione di terrorismo.
Nel mirino dei PM un’azione di sabotaggio al cantiere di Chiomonte il 14 maggio
scorso. Quella notte venne danneggiato un compressore.
Nonostante non sia stato ferito nessuno, gli attivisti sono stati accusati di aver
tantato di aver cercato di colpire gli operai del cantiere e i militari di guardia.
Come si configura il terrorismo? Qual è la differenza tra un danneggiamento e
un attentato terrorista?
Come si trasforma un’azione di sabotaggio in un atto terrorista?
Secondo il tribunale del Riesame «è ravvisabile la finalità di terrorismo tenuto
conto che l’azione è idonea, per contesto e natura, a cagionare grave danno al
Paese, ed è stata posta in essere allo scopo di costringere i pubblici poteri ad
astenersi dalla realizzazione di un’opera pubblica di rilevanza internazionale.»
Queste parole si incardinano nell’articolo 270 sexies, inserito nel codice dopo i
sanguinosi attentati di Al Qaeda a Madrid e a Londra: oggi viene applicato ad
un’azione non violenta di sabotaggio; domani potrebbe essere scagliato contro
chiunque si opponga concretamente ad una decisione non condivisa ed imposta
con la forza dallo Stato italiano.
Il teorema della Procura torinese è di una gravità inaudita: se dovesse passare
potrebbe essere applicato a qualunque lotta sociale.
La libertà di tutti è sotto attacco.
È necessario agire concretamente contro l’occupazione militare, la devastazione
del territorio, la predazione delle risorse per un’opera che serve solo a spendere
soldi pubblici per finanziare le potenti lobby del cemento e i loro amici di
destra e di sinistra nelle istituzioni.
manifestazione
dalle 16 in Piazza Libertà, Udine
contro l’accusa di terrorismo
e la criminalizzazione di chi lotta
per la liberazione
di Chiara, Claudio,
Mattia, Niccolò
e degli altri NO TA V
ancora ai domiciliari
TRIESTE