FORCONI/ Pertini si rivolta nella tomba!

Flop totale della manifestazione del 18 dicembre dei fascio-forconi a Roma.

 

I media dicono 3 mila, secondo la polizia mille, ma fossero stati anche 10 mila, sarebbe un flop in ogni caso. Inizialmente avevano annunciato 40 mila presenze cioè: “non molti”. Poi sono scesi a 15 mila; cioè: “poca roba” e alla fine si sono ritrovati in qualche migliaio; cioè: “ridicoli”.

 

 

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Per fare la valutazione vanno ricordati alcuni parametri di riferimento. 1) Roma è la Città più popolosa d’italia con 2 milioni 650 mila abitanti. 2) La manifestazione aveva carattere nazionale. 3) sono 10 giorni che si parla solo di loro.

Ulteriori valutazioni.

Il comizio di Danilo Calvani è stato di impronta fascistoide.

I cagapaund erano presenti ufficialmente, ben visibili e in massa (per modo di dire).

Contemporaneamente a Roma si svolgeva un corteo antagonista, meticcio ed antirazzista, per la casa, con 5 mila partecipanti!

Vediamo infine quelli partiti da Udine. Avevano proclamato  “A roma andremo in trecento” poi in realtà si sono ridotti a 70 persone; bravi però perché sono stati i primi ad arrivare e così sono stati intervistati dal Corriere della Sera. A parte l’ormai noto Alessandro Gallo (quello che fa rivoltare Pertini nella tomba) sarebbe interessante sapere chi è il primo degli intervistati, che esibisce un accento simil-romanesco.

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Un mezzo flop la manifestazione dei forconi di sabato 14 ad Udine.

Il lavoro ai fianchi deve essere servito ad allontanare gente che inizialmente non capiva l’imbroglio.

Ci si aspettava che bucassero quota cinquecento (il MV lo dice ma non è assolutamente vero) ed invece erano in 200 (senz’altro non di più all’assemblea di Piazza Venerio monitorata fino alle 19.30) e gli è stata fatta trovare la Piazza tappezzata di volantini.

MV DOMENICA, 15 DICEMBRE 2013

 

Anche il fronte anti-corteo arriva in piazza: un centinaio i volantini distribuiti

 

Ad attendere i forconi in piazza Venerio c’era una rappresaglia opera di «Quelli che la crisi la pagano ogni giorno», come ignoti hanno firmato un centinaio di volantini con cui era stata tappezzata piazza Venerio – sede designata per la prima assemblea cittadina dei forconi. Un’azione arginata dagli organizzatori che, accortisi dei manifesti, li hanno immediatamente strappati da muri e pali. Perché «Quelli che la crisi la pagano ogni giorno» hanno analizzato da vicino il Movimento 9 dicembre e la situazione socio politica italiana e friulana, arrivando però a conclusioni diverse. «In questi giorni abbiamo assistito a diverse manifestazioni dei cosiddetti forconi – scrivono – se da un lato non si può nascondere che c’erano molte persone sincere ed esauste da crisi e austerità, dall’altro non possiamo non denunciare la presenza massiccia a questi eventi di politicanti leghisti, nazi-fascisti e post fascisti e democristiani, oltre a una quantità di slogan, Tricolori e striscioni che in una terra meticcia come il Friuli nessuno dovrebbe permettersi di esporre». Anche «Quelli che la crisi la pagano ogni giorno» sono «infuriati perché costretti a pagare questa crisi creata dal capitalismo – scrivono –, ma i progetti patriottici e nazionalisti dietro cui si mascherano padroni e neo o post fascisti non sono la soluzione, ma una pura e semplice continuazione dei problemi: fascisti e politicanti falliti cavalcano il malcontento da loro stessi creato e ora che gli si rivolta contro, indossano i panni delle vittime. Cambiare governo per restare servi, ci lascia nella fame e ingrassa i potenti di sempre». Il pensiero di chi ha tappezzato piazza Venerio di volantini punta a quanto già successo in Grecia con Alba Dorata, partito di estrema destra da poco più di due mesi decapitato dei suoi vertici perché sospettati di tramare un colpo di Stato. (m.z.)

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LEGGI IL VOLANTINO

 

 

Siamo lavoratori, disoccupati, studenti e precari

 

L’estrema sinistra? Gli autonomi? Gli anarchici? Sarà, ma da anni, proprio in questa città ed in questi quartieri, lottiamo ogni giorno contro il “sistema”.

Sistema fatto da politici e padroni che lucrano sulla nostra salute, sul nostro territorio e sulla nostra fatica.

 

In questi giorni abbiamo assistito a diverse manifestazioni dei cosiddetti “Forconi”: se da un lato non si puo’ nascondere che vi erano presenti molte persone sincere ed esauste dalla crisi e dall’austerità che ci viene imposta dallla banda di criminali che ci governa, dall’ altro non possiamo non denunciare la presenza massiccia questi eventi di politicanti leghisti (Patrizia Badii candidata sindaco a Verona nel 2012 per la lista Veneto Stato, ex leghista), nazi-fascisti e postfascisti (Barbara De Propris, coordinatrice provinciale del lazio di Azione Donna Roma – Alleanza Nazionale) e democristiani (Claudio Sist candidato UDC alle comunali 2011 di Pordenone), oltre che ad una quantità di slogan, tricolori e  striscioni che in una terra meticcia e zingara come il Friuli nessuno dovrebbe permettersi di tirare fuori.

 

L’atteggiamento delle forze dell’ordine che quando si tratta di picchetti operai, manifestazioni studentesche, no tav o antifasciste non lesinano botte e manganelli, mentre di fronte ai blocchi dei

forconi si tolgono gli elmetti e non firmano neanche una denuncia, ci ha fatto venire molti sospetti.

Dov’erano tutti questi personaggi fino ad adesso? Con il loro appoggio costante a Berlusconi (dalla Lega a Casa Pound, nessuno escluso) hanno sostenuto e voluto la precarietà (legge Biagi), la disoccupazione (grazie alla Turco-Napolitano ed alla Bossi-Fini, che hanno alimentato la guerra tra poveri, bianchi o neri che siano), la mafia ad alta velocità, i condoni fiscali, le guerre di rapina in Iraq ed Afghanistan, finanziate grazie ai tagli ad istruzione e sanità pubbliche per ingrassare l’ENI, i cui portaborse politici cavalcano questo movimento.

 

Noi a questo movimento NON partecipiamo, anche se come molte delle persone che hanno deciso di scendere in strada, siamo infuriati perchè questa crisi del capitalismo ce la stanno facendo pagare a noi e non a banchieri , industriali, mafiosi, speculatori e politicanti. Per noi “RIVOLUZIONE” non è banalmente un governo di mafiosi che cade. La vita è altrove…

 

I progetti patriottici e nazionalisti dietro cui si (s)mascherano padroni e neo o post fascisti non sono la soluzione alla crisi, ma la semplice continuazione della crisi stessa: fascisti, padroni e politicanti falliti cavalcano il malcontento da loro stessi creato ed ora che gli si rivolta contro, indossano i panni della vittima.

 

Cambiare governo per restare servi, ci lascia nella fame, ed ingrassa i potenti di sempre.

 

Piuttosto che “a noi !”, a Voi la scelta…

 

Quelli che “la crisi” la pagano ogni giorno

 

fip viale volontari della libertà 14 dicemre 2013 -UD-

 

 

 Un’analisi da torino.

 

 

milano  

12 dicembre

strage di Stato

15 dicembre

Pinelli assassinato

 

a Milano 

contestati Maroni e Pisapia

 

a Roma 

ritornano i caschi e i  manganelli 

contro gli studenti

 

roma

 

 
 

 

striscione-302

E’ bastata una frase di Leonardo Sciascia per far vedere come il corteo, composto da molta gente in buona fede, fosse infestato dai fascisti, di casapound in particolare.
 
sciascia

… intanto in giro per l’italia i nuovi furbi viaggiano con la Jaguar

calvani-jaguar

 

Comunicato del Collettivo Makhno di Udine

Comunicato e Report da Monfalcone

Comunicato da Pordenone

 

UDINE Attenti ai fasci!

 

video su youtube sulla contestazione

https://www.youtube.com/watch?v=szPAL7UzawY

 

Incredibile ma vero, mentre in giro per l’Italietta i “leaders” sono esplicitamente di destra, corporativi ed anche, talvolta, spudoratamente fascisti, ecco che ad Udine il capo riconosciuto dei “forconi”, esibisce nel suo profilo facebook una grande foto di Sandro Pertini accompagnata dalla frase “Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre.” Frase che, anche se dopo un pò di riflessione appare eccessiva, viene frequentemente attribuita (sul web) proprio a Sandro Pertini.

La persona in questione, capo del movimento del 9 dicembre ad Udine si chiama Alessandro Gallo

 

https://www.facebook.com/Alessandro.Gallo1

 

pertini

Valutazione

Cominciamo da questo punto, della citazione di Pertini, giusto per stabilire anche l’importanza dei riferimenti storici e della correttezza delle citazioni.

Viene ovviamente il sospetto che tale frase non sia vera, o meglio Pertini era sicuramente un Partigiano, ma alla fine era pure integrato nel sistema parlamentare per cui quella fase diventa improbabile.

Allora se si prova e vedere sul web cosa corrisponde a questa frase  … si scopre che qualcuno ha messo seriamente in dubbio la sua appartenenza a Pertini

In ogni caso quella frase è senz’altro ben applicabile alla lotta contro il regime fascista, che Pertini ha coerentemente condotto.
 

Vediamo invece come si è comportato Alessandro Gallo di fronte all’evidenza dello striscione fascista (“alcuni italiani non si arrendono”) che ha egemonizzato la manifestazione di Udine di lunedì 9 dicembre

Come si può di seguito leggere, fa il finto tonto, ma bastava tare una ricerchina per vedere chi c’era dietro quello slogan (e quella grafica)

https://www.facebook.com/pages/CasaPound-Italia-Friuli-Venezia-Giulia/256329791063443

cagapound forconi-in-piazza-9-dicembre-roma 

 

Va però detto che questo tipo non è il solo a fare cazzate madornali qui ad Udine.

Anche gente vicina ai movimenti si è comportata in maniera dermenziale su questa vicenda del 9 dicembre e non ha voluto prendere la lezione antifascista che era stata data durante la gestione del comitato No Park quando è stata allontanata l’infiltrata fascista dal gazebo del comitato.

Peraltro per quanto riguarda casapound, la stessa cosa si è verificata a Pordenone

 

Mini-report da Pordenone

A Pordenone il gazebo in piazza lo stanno gestendo quelli di casapound, li conosciamo tutti, il carattere e il testo è lo stesso di Udine e di tante altre città.

E’ lo stesso carattere con cui firmano da almeno 2 anni tutti i loro striscioni.

E’ tutto documentato e facilmente verificabile, solo degli sprovveduti o dei simpatizzanti possono negare ciò che è ampiamente conosciuto da tempo per chi li conosce bene.

 

Prima analisi da Monfalcone

 

Veniamo quindi a quello che si è discusso sul profilo facebook di Alessandro Gallo

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Foto del diario

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Alessandro Gallo

ALCUNI ITALIANI NON SI ARRENDONO !

 

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