TAV: rassegna stampa 27/28 novembre

Messaggero Veneto

28/11/13

Alta velocità, ecco i “paletti” di Latisana

LATISANA Impensabile quadruplicare una rete ferroviaria che attraversa il centro abitato, accanto alla quale, nei decenni, si è sviluppata un’intera cittadina. Impensabile che dei treni per l’alta velocità possano transitare per Latisana dove la curva effettuata dai binari poco prima della stazione già adesso costringe i convogli a importanti rallentamenti, che nel caso della Tav “costerebbero” minuti a ogni passaggio. Tutto questo il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, lo andrà a ribadire, domani sera a Portogruaro, nel corso di un convegno organizzato proprio per parlare della Tav e dell’ipotesi, valutata negativamente anche dal Veneto, di spostare il tracciato verso la costa (da Mestre la Tav scenderebbe verso Campalto, Caposile, La salute di Livenza, Portogruaro e San Michele al Tagliamento, per poi rientrare in affiancamento all’autostrada A4 nel tratto friulano). Rimostranze che Benigno assieme ai sindaci di San Michele al Tagliamento, San Giorgio di Nogaro, Palazzolo dello Stella, Precenicco e Muzzana del Turgnano ha già indirizzato ai presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (peraltro con il presidente Zaia c’è già stato un incontro), attraverso una lettera che ribadisce la non condivisione dell’ipotesi che stravolge il vecchio progetto Tav, definendo unico punto fermo della questione il progetto di Rfi in affiancamento all’asse autostradale, «un tracciato che ha avuto ampio consenso – ribadiscono i sindaci – e che sta seguendo il proprio iter a Roma». «E’ in atto il tentativo, da parte di alcune amministrazioni, in ciò sostenute dalla giunta regionale, di giungere a una revisione del tracciato Tav sinora previsto, con il potenziamento della linea esistente, anziché prevedere il tracciato affiancato all’autostrada. Un’ipotesi dalle problematiche insormontabili fra le città di Latisana e San Michele al Tagliamento – ribadisce il sindaco Salvatore Benigno -, un’ipotesi a quanto pare fortemente sostenuta dalla presidente Serracchiani che non tiene in nessun conto l’ipotesi di costruire l’alta capacità/velocità accanto all’autostrada A4, sfruttando la programmazione dei lavori per la terza corsia, altro cavallo di battaglia della presidente. Però è anche un’ipotesi progettuale non supportata da nessun approfondimento tecnico che evidenzi i rischi e i benefici per la Bassa friulana». Ma il sindaco Benigno vuole ricordare anche i venti milioni di euro spesi solo pochi anni fa per dotare il ponte ferroviario di un impianto di sollevamento, in caso di eventi di piena del Tagliamento, «ora cosa facciamo – dice -, rimettiamo tutto in discussione perché qualcuno si è sognato di cancellare il tracciato su cui si è discusso per anni, infischiandosene del territorio?». C’è poi l’aspetto politico di tutta questa vicenda che il sindaco di Latisana esamina per ultimo: «In questa battaglia a beneficio dei nostri cittadini dove si trova il Centrosinistra di Latisana? Dopo aver sostenuto un ordine del giorno, approvato all’unanimità dal consiglio comunale, dove a parole la Sinistra si è detta assolutamente contraria al quadruplicamento della linea esistente, non ho più visto nessuna azione di esplicita opposizione alla decisione della giunta regionale di cambiare il tracciato, a danno del territorio di Latisana e dei Comuni contermini. Caro Centrosinistra, se ci sei batti un colpo». Paola Mauro

 

27/11/13

Sulla Tav Riccardi se la prende con la Serracchiani

 
«La Serracchiani ci dica quante case bisognerà buttare giù per il quadruplicamento della Tav». Duro attacco del presidente della Comitato legislazione, valutazione e controllo in consiglio regionale, Riccardo Riccardi, alla presidente della Regione, “colpevole”, a suo dire, di portare avanti il progetto del tracciato dell’alta velocità-alta capacità che prevede l’ammodernamento e il quadruplicamento della linea storica, cassando il precedente progetto. «Visto che ha cambiato idea sulla Tav, la Serracchiani ci dica quante case dobbiamo abbattere tra Latisana e Monfalcone per fare questa ferrovia – attacca -. La nostra proposta correva su un percorso esterno altrettanto efficace e funzionale e che non comportava alcun abbattimento di abitazioni. Servono fatti e la giunta farebbe bene a fare una simulazione di impatto sul territorio relativamente al quadruplicamento del tracciato ferroviario nell’area della Bassa friulana per capire realmente quante persone dovranno lasciare alloggi e terre. Queste cose ci deve dire la Serracchiani e se non le sa porti qui le Ferrovie dello Stato a dircelo, magari loro avranno le risposte». Riccardi non ci sta a intervenire sulla linea storica Trieste-Venezia e si schiera con i sindaci dei comuni di San Giorgio, Muzzana, Palazzolo, Precenicco, e Latisana contro questo progetto. (f.a.)