da Il Piccolo del 13 ottobre 2013
Scoperta avaria alla centrale nucleare di Krsko
Non ci sarebbero state contaminazioni. L’impianto sloveno, a 100 km da Trieste, è fermo dal primo ottobre per lavori di manutenzione
Avaria alla centrale nucleare slovena di Krsko. È emersa durante le operazioni di manutenzione dell’impianto connesse all’esame delle condizioni di tre elementi del combustibile nucleare della centrale. Gli esperti – secondo quanto è stato diffuso questa sera dall’emittente televisiva Telecapodistria – hanno rinvenuto guasti meccanici alle barre radioattive della cui esistenza sospettavano già da tre mesi durante le regolari misurazioni che avevano effettuato per controllarne la stabilità atomica. L’inconveniente non ha causato la fuoriuscita di materiale radioattivo dal ciclo secondario della centrale e, da questo, nell’ambiente. La centrale di Krsko è ferma dal primo ottobre per lavori di manutenzione straordinaria che dureranno tutto il mese, cioè il tempo necessario per revisionare l’intero impianto e il suo sistema di sicurezza. Il costo degli interventi – hanno precisato i responsabili – si aggira sui 30 milioni di euro. Ai lavori vi partecipano i 620 dipendenti della centrale nucleare e i 1.500 tecnici esterni specializzati.
Pagina 10 – Attualità
LA SLOVENIA SMORZA L’allarme
Danni superiori al previsto nella centrale di Krsko
Problemi inaspettati o maggiori del previsto, ma nessun pericolo né per l’impianto, né per l’ambiente e la popolazione che vive attorno alla centrale. Malgrado le rassicurazioni, ha comunque fatto preoccupare molti, tra Lubiana e Zagabria, l’annuncio dato ieri dalla direzione della centrale nucleare slovena di Krsko – inattiva da inizio ottobre per lavori di manutenzione programmata – dell’individuazione di «danni» di natura meccanica a tre elementi di combustibile del reattore. In una nota, la Nuklearna Elektrarna Krsko ha specificato che la scoperta è avvenuta «nell’ambito delle operazioni pianificate di manutenzione» all’impianto. Dopo «l’ispezione degli elementi combustibili» rimossi dal reattore, 121 in totale, sono stati accertati «danni di natura meccanica» alle «barre di combustibile di tre» di essi, ha specificato il comunicato. Comunicato che ha inoltre aggiunto che «le cause» del danno «possono essere differenti» e che «al momento sono in corso verifiche con ultrasuoni» sugli elementi in questione per individuare la ragione del danneggiamento e per evitare simili problemi in futuro. Problemi che, ha specificato Rtv, la tv pubblica slovena in un articolo online significativamente intitolato «riparazioni minori necessarie a Krsko», erano stati evidenziati già «nei mesi scorsi» da alcuni tecnici dell’impianto, che avevano «notato una specifica attività delle particelle radioattive nel liquido di raffreddamento», ma dato che «le particelle erano molto al di sotto dei livelli permessi», le verifiche erano state rinviate fino al «checkup programmato». In ogni caso, ha informato l’agenzia di stampa croata Hina, il numero uno della centrale, Stane Rozman, ha assicurato che da una parte i danni rilevati sono stati superiori al previsto, ma al tempo stesso che non ci sono motivi di allarme, non essendo state registrate fughe radioattive né all’interno della centrale, né all’esterno. Rozman ha aggiunto che i test e le verifiche strutturali all’impianto continueranno fino alla scoperta delle cause specifiche del danno e che il periodo di manutenzione pianificata, che doveva durare 35 giorni, potrebbe essere leggermente prolungato. Centrale che, ricordiamo, dal primo ottobre è stata spenta per permettere di revisionare l’impianto e i suoi sistemi di sicurezza, di sostituire gli elementi di combustibile esauriti, 56 su 121 per la precisione, il ricambio del combustibile e l’ispezione completa di tutti gli impianti meccanici ed elettrici, questi ultimi da potenziare. Ai lavori, che costeranno circa 30 milioni di euro, stanno partecipando i 620 dipendenti di Krsko, centrale in funzione da trent’anni che produce quasi il 40% dell’energia elettrica in Slovenia, insieme a 1.500 tecnici esterni specializzati.
da Il Piccolo del 1 ottobre 2013
Manutenzione straordinaria: stop di un mese alla centrale di Krsko
L’impianto nucleare sloveno verrà riacceso il 5 novembre. In questi 35 giorni in programma importanti lavori di revisione e di messa a punto del sistema di sicurezza
Nuovo stop per la centrale nucleare slovena di Krsko. È stata spenta per lavori di manutenzione già programmati e rimarrà inattiva per poco più di un mese il tempo necessario cioè per revisionare l’intero impianto e il suo sistema di sicurezza.
Il fermo è in atto dalla notte scorsa e il reattore verrà riacceso il 5 di novembre. In questi 35 giorni – assicura la direzione dell’impianto – verranno effettuate tutte le operazioni di revisione e manutenzione in particolare sul sistema di sicurezza. Verranno anche sostituite le barre di uranio esaurite, 56 delle complessive 121 e si procederà al ricambio del combustibile, alla revisione degli impianti meccanici, dei sistemi elettrici e di tutte le componenti che costituiscono la struttura della centrale.
«Apporteremo migliorie al sistema di misurazione della temperatura, ammoderneremo l’impianto di aerazione e cambieremo uno dei convertitori di energia potenziando la funzionalità dell’impianto elettrico» ha confermato il direttore della centrale Stane Rozman. Con questo intervento ordinario si chiude un ciclo decennale di revisione della centrale nucleare. Il costo degli interventi si aggira sui 30 milioni di euro. Ai lavori vi partecipano i 620 dipendenti della centrale nucleare e i 1.500 tecnici esterni specializzati. Nell’ultimo ciclo di combustibile, Krsko ha prodotto otto milioni di megawattore di corrente elettrica, quasi il 40 per cento del fabbisogno nazionale. La centrale slovena, che dista da Trieste 140 chilometri, è in funzione da 30 anni.
da AGI
Nucleare: ferma per un mese centrale slovena Krsko
22:12 01 OTT 2013
(AGI) – Trieste, 1 ott. – Nuovo stop per la centrale nucleare slovena di Krsko. E’ stata spenta per lavori di manutenzione gia’ programmati e rimarra’ inattiva per poco piu’ di un mese il tempo necessario cioe’ per revisionare l’intero impianto e il suo sistema di sicurezza. Il fermo e’ in atto dalla notte scorsa e il reattore verra’ riacceso il 5 di novembre. In questi 35 giorni – assicura la direzione dell’impianto – verranno effettuate tutte le operazioni di revisione e manutenzione in particolare sul sistema di sicurezza. Verranno anche sostituite le barre di uranio esaurite, 56 delle complessive 121 e si procedera’ al ricambio del combustibile, alla revisione degli impianti meccanici, dei sistemi elettrici e di tutte le componenti che costituiscono la struttura della centrale. .