NO CIE/ Foto e report Gradisca 1° Giugno 2013

Superate le 700 visite a questa pagina | Video |

Circa 150 persone hanno partecipato al presidio regionale contro il CIE di Gradisca d’Isonzo sabato 1° giugno

01 inizio

 

 

 

02 insieme 01

 

02 insieme 02

 

03 insieme 03

 

04 striscioni 00

 

06 striscioni 02

 

07 striscioni 03

 

08 living 01

 

09 living 02

Living Theatre

 

 

10 cartelli 01

 Living Theatre

11 cartelli 02

 Living Theatre

12 cartelli 03

 Living Theatre

13 cartelli 04

 Living Theatre

14 cartelli 05

 Living Theatre

15 cartelli 06

 Living Theatre

16 living 03

 Living Theatre

17 living 04

 Living Theatre

18 living 05

 Living Theatre

19 living 06

 Living Theatre

20 living 07

 Living Theatre

21 slogans 01

 

22 slogans 02

 

23 sbirri 01

 

24 sbirri 02

 

25 sbirri 03

 

26 interventi 01

 

27 interventi 02

 

28 giochi 01

 

29 giochi 02

 

30 bandiera 01

 

31 bandiera 02

 

32 ballo 01

 

33 ballo 02

 

34 fine fuochi

 

Di seguito il report che apparirà su Umanità Nova di questa settimana

Non molliamo mai! Questo è il pensiero che mi è venuto alla fine del presidio di sabato 1 giugno davanti al CIE di Gradisca. Era infatti il gennaio 2004 quando il movimento anarchico regionale ha  realizzato la sua prima iniziativa pubblica contro l’allora costruendo CPT. Sono passati quasi dieci anni e il nostro movimento era di nuovo lì davanti a manifestare e urlare la propria rabbia contro queste strutture di sopraffazione e abuso. Un impegno che, con alti e bassi, non è mai venuto meno. Ed anche questa volta non eravamo soli, con noi c’erano altri antirazzisti e immigrati impegnati su queste tematiche. L’iniziativa di sabato era stata indetta come “Coordinamento regionale contro il CIE” a seguito di una riunione dell’area libertaria che ha voluto così rilanciare l’attenzione su questo tema. La manifestazione di sabato era stata preceduta da due riusciti presidi a Trieste e Pordenone e una proiezione video a Udine (vedi report in UN n.18). Per l’occasione è stato anche prodotto un nuovo dossier informativo sulla struttura gradiscana (scaricabile dal sito www.info-action.net ).

Il presidio è stato preceduto in mattinata da un banchetto informativo in centro a Gradisca con striscione, cartelloni e volantinaggio che hanno fatto da cornice alla performance teatrale del Living Theatre (già realizzata per due volte a Trieste) che è riuscita almeno in parte a scalfire l’indifferenza dei gradiscani. Nel pomeriggio dalle 17 è partita l’iniziativa di fronte ad un CIE superblindato: un nugolo di digos a comandare decine e decine di celerini, carabinieri e finanzieri in antisommossa  con tanto di posti di blocco che hanno fermato numerose auto di manifestanti. Centocinquanta persone hanno animato il pomeriggio: musica, interventi al microfono, slogan, striscioni e bandiere anarchiche richiamavano l’attenzione delle auto di passaggio cercando di farsi sentire dai reclusi. C’erano anche dei banchetti con cibo, bevande e materiale informativo. A metà pomeriggio il Living Theatre ha ripetuto la sua performance nel prato di fronte al CIE coinvolgendo tutti i manifestanti con grosso apprezzamento specie degli immigrati presenti. A differenza di due anni fa (quando si era svolta l’ultima grossa iniziativa di fronte al lager sempre organizzata da noi) i richiedenti asilo ospiti del CARA (struttura contigua al CIE) non sono stati rinchiusi e alcuni hanno partecipato al presidio. Intorno alle 20 un lancio di fuochi di artificio ha concluso la giornata fra gli applausi dei presenti. Foto su www.info-action.net

Un compagno presente