> Volantino < distribuito all’iniziativa ai Colonos
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Messaggero Veneto GIOVEDÌ, 18 FEBBRAIO 2010
In una lettera agli organizzatori di “In file” annuncia il ritiro dall’appuntamento di domani. «Siamo contrari a tutte le religioni»
Omaggio alla Carnia anarchica, ma De Toni diserta
L’esponente di Ecologia sociale rifiuta «per coerenza» il confronto con don Di Piazza ai Colonos
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LESTIZZA. «Devo disdire l’impegno. Le compagne e i compagni del mio movimento, che è ovviamente anarchico, mi fanno giustamente osservare che gli anarchici, oggi come ieri, continuano a essere anticlericali e contro le religioni, quindi non ha alcun senso che vadano a confrontarsi con i rappresentanti del clero». Si apre con questa meditata “diserzione” da parte di Paolo De Toni, affidata a una lettera indirizzata agli organizzatori, l’appuntamento con Anarchie furlane, tema della rassegna “In file” in programma domani, alle 20.30, nella stalla dell’agriturismo Ai Colonos di Villacaccia di Lestizza, ospite don Pierluigi Di Piazza del Centro Balducci di Zugliano.
Per raccontare e riflettere sul tema del pluralismo delle idee e dei sogni interverrà Franca Coiutti, compagna di vita di Marcello Delli Zuani, che per molti anni ha diretto la Casa del popolo di Prato Carnico, che porterà con sé alcune voci che testimonieranno la straordinarietà di quei giorni e di quegli uomini e donne che ebbero il coraggio di sognare, fra cui quella di Arduino Mecchia di Prato Carnico, appassionato raccoglitore di storia e di storie della vallata. Non ci sarà invece – come detto – Paolo De Toni, del gruppo Ecologia sociale della Bassa friulana, di cui era stato annunciato l’intervento. «Richiamato alla coerenza con le idee che oggi come ieri professiamo – ha ancora scritto l’esponente anarchico – non posso che annullare l’impegno preso».
«C’è stato un tempo, agli inizi del ‘900 – ricorda Angelo Floramo, consulente scientifico degli incontri invernali organizzati dall’associazione culturale Colonos – in cui la Carnia fu terra di accesi dibattiti culturali, di forti spinte ideali e utopistiche, di rabbioso anelito verso un mondo migliore, sognato come possibile e cercato non solo nel sogno, ma nella speranza della realizzazione di una società piú giusta e rispettosa dei diritti elementari dell’uomo e del cittadino. Forse perché terra di migrazione verso le grandi capitali d’Europa, forse perché ambiente duro e difficile, tanto ostile da suggerire nuove vie verso la libertà e la dignità ben oltre i ristretti parametri del reale, vide nascere, specialmente nella Val Pesarina, a Prato Carnico e a Pradumbli, forti gruppi di ispirazione anarchica e libertaria».
Nel corso della serata, che sarà introdotta e coordinata da Guglielmo Pitzalis dell’associazione El Tomât di Buia, la loro voce, desunta da documenti di archivio, lettere e diari, verrà contrapposta alle cronache del tempo, alle reprimende del clero e della polizia, in un affresco vivace, tragico, talvolta comico. Ospite d’eccezione, come si è già ricordato, don Pierluigi Di Piazza, carnico e prete, da sempre testimone coerente e scomodo delle istanze di libertà e di dignità dei popoli della terra. Il susseguirsi degli interventi verrà movimentato dal gruppo musicale GV Improfolc di Giulio Venier.