CIE DI GRADISCA: di nuovo tensione

Messaggero Veneto del 06/08/12

Intemperanze al Cie: immigrati sul tetto ma l?allarme rientra

 

GRADISCA Nella giornata di ieri è tornato a “riscaldarsi” il clima nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Gradisca. Verso le 17 è risuonato infatti l’allarme per le intemperanze messe in atto da un gruppo di immigrati trattenuti nella struttura di via Udine. Sono riusciti a salire sul tetto e lì sono rimasti per qualche minuto mentre nel frattempo venivano messe in allarme anche le altre forze dell’ordine, Carabinieri compresi, oltre al presidio già presente nella struttura. Nel giro di poco tempo l’allarme è rientrato e nel centro per immigrati gradiscano è tornata nuovamente, almeno in apparenza, la calma. Un improvviso aumento della tensione, quello che si è registrato ieri nella struttura di via Udine, che va in controtendenza rispetto alle ultime settimane, caratterizzate da una certa tranquillità. In questi giorni, tra l’altro, gli immigrati di religione islamica osservano il Ramadam e non potendo mangiare fino al tramonto non sono certo nelle migliori condizioni fisiche per inscenare intemperanze o atti di protesta. Inoltre, in questo periodo il Cie ospita non più di una settantina di immigrati. Da ricordare però che la scorsa settimana un immigrato trattenuto nel Cie gradiscano era riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce nei campi retrostanti la struttura. Ad attuare il piano di fuga erano stati due immigrati ma uno di essi era stato bloccato prima che riuscisse a raggiungere l’esterno del centro. Tre giorni prima, un altro immigrato del Cie, che era stato portato in ospedale per aver ingoiato volontariamente dei pezzi di vetro, aveva approfittato del breve ricovero per allontanarsi dal nosocomio. (pi.ta.)