CIE DI GRADISCA: anche gli sbirri dicono di chiuderlo

Dal Messeggero Veneto del 12/06/12

Sicurezza a rischio nel Cie la Polizia: meglio chiudere

 

GRADISCA La mancanza cronica di personale, il protrarsi dei lavori di ristrutturazione, le scarse condizioni di sicurezza per gli ospiti e per chi vigila su di essi, la mancanza di collaborazione tra le forze di polizia: è quanto denuncia la segreteria regionale del Consap (Confederazione sindacale autonoma di polizia) in una nota in cui vengono ribadite con forza tutte le problematiche legate alla sorveglianza del Cie-Cara di via Udine, a Gradisca. «Da quando è stato istituito il Cie più grande d’Italia – si legge nel testo firmato dal segretario regionale, Pietro Di Stasio – la Questura di Gorizia ha iniziato a sopperire a una mancanza cronica di personale. Il deficit organico per gestire questa struttura è di circa 55 unità e ad oggi il ministero dell’Interno non ha mai rinforzato le fila degli operatori della sicurezza». Secondo il Consap, l’avvicinarsi della stagione estiva è foriero di ulteriori problematiche, dato che «l’emergenza aumenta a causa delle invasioni di persone in fuga dal terzo mondo, in cerca di condizioni di vita migliori». A far salire ulteriormente la tensione ci sono anche i ritardi nell’ultimazione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione. «L’opera si protrae oltre i tempi previsti – denuncia il Consap – con gli stanziati un milione e 600mila euro. Tali lavori sono affidati a ditte esterne che, a quanto pare, ben poco tengono in considerazione la sicurezza degli occupanti: trattenuti e personale della Polizia di Stato, dato che già ora traspaiono gravi falle sulla sicurezza passiva e attiva». In merito ai lavori, la Consap chiede ai responsabili della gestione dei lavori «la messa a norma della struttura e, in caso di mancata agibilità, la chiusura della stessa». Non solo problemi oggettivi, ma anche una sinergia tutt’altro che adeguata fra le forze dell’ordine. Nella nota, il Consap non adopera giri di parole per denunciare «la totale mancanza di collaborazione tra le tre forze di polizia impegnate in tali compiti di accompagnamento per l’espulsione, nonostante le continue sollecitazioni del questore di Gorizia (Pier Riccardo Piovesan,a ndr), ciò ne comporta che tale impegno lo deve comunque assolvere la Polizia di Stato». L’effetto che ne consegue, secondo il Consap, è «la messa in discussione i servizi fondamentali, come il controllo del territorio tramite le Volanti e la vigilanza Cie». La struttura realizzata all’ex caserma Ugo Polonio è ancora lontana dal ritorno al pieno regime, eppure le polemiche già divampano. Giuseppe Pisano