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Elettrodotto Ronchi-Sud, Udine-Ovest MA A COSA SERVE QUESTO ELETTRODOTTO? «La nostra regione – ha spiegato Tondo – ha comunque un “supero” della produzione di energia elettrica del 6,7% rispetto all’energia richiesta» |
Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 03 FEBBRAIO 2010 Pagina 8 – Udine
Il capogruppo in Regione Galasso e l’assessore Savino bocciano la richiesta degli alleati di rivedere il progetto Terna
«La linea aerea costa 100 milioni l’altra 5 volte di più»
Pdl e giunta “gelano” Lega e Udc: l’elettrodotto interrato costa troppo
LE CIFRE
TRIESTE. «Non è fattibile una realizzazione interrata dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest». Ad affermarlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Daniele Galasso, commentando le posizioni di Lega e Udc, contrarie alla linea aerea, e del Pd, «che con una clamorosa inversione rinnega una decisione che essa stessa ha assunto nella precedente legislatura, passando ora dalla linea aerea a quella interrata».
La questione verrà affrontata oggi in Aula. L’orientamento del Pdl è di chiedere al Pd il ritiro della mozione che affronta il tema – divenuto nodo politico – e di presentare un ordine del giorno che riporti la questione in commissione per un confronto tecnico. Ieri la Giunta regionale ha incontrato i rappresentati della società Terna, incaricata della realizzazione della struttura. Ma il clima è teso: la segretaria regionale del Pd, Debora Serracchiani, attacca Lega e Udc; e l’Italia dei Valori chiede misure a tutela della salute dei cittadini, «anche se questo dovesse comportare un aumento dei costi».
Già, ma quanto costa l’opera? Le cifre le fornisce l’assessore regionale con delega all’Energia, Sandra Savino. La linea aerea comporterà una spesa di 35 milioni di euro, che arriveranno a 100 con la dismissione di circa 40 km di reti preesistenti. La sola linea interrata, circa 500 milioni. «Una differenza non banale»: commenta Savino. Non solo: una linea interrata, oltre ad essere a rischio black out in caso di guasti, creerebbe servitù inimmaginabili definite inimmaginabili. «L’opera è indispensabile e strategica – spiega Galasso – tutti si lamentano della scarsa competitività della società, dei problemi dell’occupazione, ma quando si tratta di creare le condizioni per permettere lo sviluppo, ci si tira indietro».
Galasso tiene a fare chiarezza: «E’ una questione di responsabilità: è stato il Pd, nella scorsa legislatura, quando era al governo della Regione con l’assessore regionale all’Energia, Lodovico Sonego, a firmare l’intesa affinché si realizzasse la linea aerea. Oggi cambia le carte in tavola». Anche la maggioranza dei comuni interessati – ha sottolineato – negli innumerevoli incontri si è espressa a favore.
«Una classe dirigente si qualifica per le decisioni e le responsabilità che si assume – dice Galasso -. Noi siamo sereni. Rispettiamo le opinioni dei compagni di coalizione, siamo disponibili, ancorché mai interpellati, a discuterne ancora in commissione. Ma la situazione è questa: la stessa – conclude – da tre anni a questa parte».
Sonia Sicco