PORDENONE: rassegna stampa prima e dopo il 25 aprile

Messaggero Veneto del 26/04/11

Giallo delle corone al 25 aprile

 

di Enri Lisetto A sorpresa il presidente della Provincia Alessandro Ciriani si è presentato alla cerimonia del 25 aprile al monumento ai Caduti di Pordenone: contestato da esponenti di Iniziativa libertaria, ha concluso il suo discorso ignorandoli; solidarietà dall’assessore regionale Elio De Anna, dal sindaco Sergio Bolzonello, presente con una decina di primi cittadini, dal sindacato Ugl. A zittire i manifestanti è stato il nipote della medaglia d’oro Terzo Drusin: «Avete cantato Bella ciao? Ora basta, accontentatevi e non disturbate». E tra i giovani è calato il silenzio. Giallo sulle corone deposte al mattino e rovesciate alla sera. Piazza Ellero transennata per impedire invasioni di campo durante la cerimonia, a margine un banchetto referendario per l’acqua pubblica, una cinquantina di manifestanti con lo striscione “Se loro globalizzano il dominio, noi globalizziamo la resistenza”, una trentina di bandiere di Cgil e Spi, una dell’Ue, e uno sparuto numero di pordenonesi. Inno nazionale, onori ai Caduti dal comandante della Brigata Ariete Salvatore Camporeale, dall’assessore regionale Elio De Anna, dal presidente della Provincia Alessandro Ciriani, dal sindaco del capoluogo Sergio Bolzonello e dal prefetto vicario Alessandra Vinciguerra. «Non sta nel ruolo di un amministratore – ha esordito Ciriani – parlare di storia, sfoggiare una competenza che non ha». Silenzio. «A noi spetta il compito di onorare una data comunque cruciale per la storia della nostra nazione, una data tra tante storie con le loro contraddizioni, con dolori e gioie». Silenzio. «Sarebbe un errore portare nell’agone politico il dibattito storico: la storia va lasciata agli storici». Ancora silenzio. «Non esiste più il pericolo dittatoriale: libertà, democrazia e pluralismo sono valori solidi e stabili nel nostro Paese. Fascismo, nazismo e comunismo sono nella soffitta della storia, con i loro pesantissimi fardelli di responsabilità». Apriti cielo. «Nessuna pacificazione con i fascisti: a Piazzale Loreto c’è ancora molto posto», sono stati alcuni degli slogan intonati dagli esponenti di Iniziativa libertaria. Ciriani non ha fatto una piega, concludendo il suo discorso: «E’ una data che non deve né può essere coperta da una sorta di diritto d’autore». I manifestanti intonano “Bella ciao”, Elio De Anna si stacca dalle autorità e s’affianca a Ciriani, in segno di solidarietà. I disturbatori proseguono, a loro si avvicina Silvano Drusin, nipote di Terzo, dell’Anpi di Manzano: «Basta disturbare, avete cantato Bella ciao, accontentatevi: non rovinate la festa». Silenzio imbarazzato. Segue una pioggia di applausi per Cristina Pellicanò, consigliere regionale dell’Anpi, 37 anni, delle Rsu Fiom di Porcia: «La democrazia è garantita dalla costituzione nata dalla lotta di liberazione»; auspica «equilibrio tra i poteri dello Stato», sottolinea «l’importanza della magistratura autonoma e indipendente», ricorda i giudici uccisi Amato, Coco, Falcone e Borsellino, la scuola «pubblica e libera». Chiude lo storico Fulvio Salimbeni. Doveva andare a Maniago, Ciriani, ma «molte sollecitazioni» l’hanno dirottato a Pordenone con la giunta provinciale al completo. Eligio Grizzo, che aveva in tasca due discorsi, uno in presenza e uno in assenza di contestazioni, non ha parlato. «Depurato della presenza di un gruppetto isolato di giovani – tira le somme Ciriani – è andata bene. I disturbatori sono stati redarguiti dalla stessa Anpi». Gli insulti? «Non replico neppure. Mi auguro che l’Anpi finalmente prenda posizione: a difesa delle istituzioni, non di me». Il corteo si avvia al cippo di Franco Martelli e Terzo Drusin, gli striscioni tornano nei portabagagli delle auto. Chiosa un cittadino: «Il cippo di Martelli aveva una deiezione di colombo sul capo: non potevano pulirlo almeno per oggi?». Giallo sulle corone deposte e, nel pomeriggio trovate a terra. Sul posto volanti e scientifica: sono state acquisite le immagini della videosorveglianza, ma molto probabilmente si è trattato di un colpo di vento.

 

24/03/11

Liberazione ad alta tensione Ciriani: «Proteste ridicole»

 

Sarà una presenza “eventuale” e a sorpresa, dove e quando non è noto, quella del presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, alle celebrazioni del 25 aprile. «Le contestazioni – spiega – paradossalmente vengono messe in atto da gente che non c’entra nulla con la Liberazione. E’ ridicolo e io non intendo farmi ridicolizzare». Non è detto che Ciriani partecipi a una cerimonia domani, dal momento che in alcuni paesi la manifestazione viene posticipata a sabato e domenica prossimi, ma il luogo sarà top secret fino all’ultimo momento. Ciriani non esclude, in caso di problemi, di trasferire la celebrazione, in futuro, all’interno del palazzo della Provincia. Quanto alla cerimonia in piazza Ellero dei Mille, domani comincertà alle 9.45 con la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, quindi i saluti delle autorità, l’intervento dello storico Fulvio Salimbeni e, alle 10, la deposizione di corone ai cippi al Centro studi. Contestualmente, nella stessa piazza, è annunciata la manifestazione di Iniziativa libertaria con «allerta antifa» dalle 9, la «resistenza partigiana contro tutti i revisionismi e il razzismo dilagante» alle 10.40 e la deposizione di una corona alla memoria dei dieci partigiani fucilati all’ex caserma Martelli in via Montereale subito dopo

 

23/04/11

Liberazione, sostituito il relatore dell’Anpi

 

di Stefano Polzot Le celebrazioni del 25 aprile, che rischiano di farsi incandescenti con l’annunciata protesta da parte dei gruppi di Iniziativa libertaria alla manifestazione in piazza Ellero dei Mille, in programma dalle 9.30, si arrichisce di una nuova polemica. A lanciarla il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Michele Negro, il quale annuncia che sarà presente anche lui lunedì mattina «a cantare Bella ciao contro il fascio-leghismo della giunta provinciale». Contestato in particolare il presidente, Alessandro Ciriani, che «ha tolto l’oratore ufficiale, Giuseppe Mariuz, scelto unitariamente da tutti, ma che evidentemente gli fa paura». A confermare che in piazza Ellero dei Mille doveva essere lui a tenere l’orazione ufficiale, lo stesso Mariuz, storico e poeta. «A quanto mi risulta – afferma – c’era stata una riunione alla presenza di Comune, Provincia, Anpi e forze armate per concordare le celebrazioni. L’associazione partigiani ha proposto il mio nome per l’intervento ufficiale, una scelta condivisa dai presenti. Dopo ho saputo che Ciriani ha cambiato il nominativo del relatore, una scelta che è stata contestata dall’Anpi». Una decisione che Mariuz ritiene incomprensibile: «L’unica polemica che ho avuto con Ciriani è sulla gestione del Centro studi Pasolini di Casarsa, null’altro. Non capisco, pertanto, tale ostalità visto che da anni tengo relazioni sulla Liberazione. In ogni caso l’Anpi mi ha invito a parlare il 5 giugno alla manifestazione in Piancavallo». Esclude una questione personale il presidente dell’ente intermedio. «Nessun veto – replica Ciriani – semplicemente ritengo che vada introdotto un meccanismo di rotazione, tra gli organizzatori delle celebrazioni, sulla scelta del relatore. L’anno scorso è toccato all’Anpi, quest’anno alla Provincia. Non ci vedo nulla di strano. Su segnalazione di Pietro Angelillo, ho indicato il nome del professor Fulvio Salimbeni, storico equilibrato e affermato». L’orazione di Salimbeni non sarà ascoltata da Ciriani che ha preferito, per l’ennesima volta, non partecipare alla manifestazione in piazza Ellero, delegando il vice presidente, Eligio Grizzo, per evitare scontri o polemiche che ritiene inutili. Si è riservato, però, una mossa a sorpresa: «Non escludo – anticipa – di essere presente a qualche analoga cerimonia in provincia lunedì. Avevo chiesto la disponibilità di Roveredo in Piano, ma in realtà loro organizzano delle iniziative il 1° maggio. Vedremo, mi sto informando e da qualche parte è probabile che vada». Iniziativa libertaria attiverà il presidio in città dalle 9, con microfoni aperti, interventi liberi e sound system, e quindi, alle 10.40, si sposterà nell’ex caserma Martelli di via Montereale dove deporrà una corona alla memoria dei dieci partigiani fucilati in quel luogo, tra i quali lo stesso Franco Martelli.

 

22/04/11

Ancora un 25 aprile di fischi e proteste

 

Il copione si ripeterà anche quest’anno. Da una parte la cerimonia organizzata dalla Provincia in piazzale Ellero per ricordare il 25 aprile, dall’altra la contromanifestazione degli anarchici di Iniziativa libertaria che si richiamano alla «resistenza partigiana – si legge nel volantino – contro tutti i revisionismi e il razzismo dilagante». Da una parte i discorsi ufficiali, dall’altra i fischi. A “prendesreli” quest’anno sarà, per decisione della giunta provinciale, il vicepresidente della Provincia Eligio Grizzo, per altro già avvezzo al ruolo visto che due anni fa si trovò nella medesima situazione. «Non ci sarò per ridurre i toni della provocazione – conferma il presidente Alessandro Ciriani -. Visto che non trova consenso la mia proposta di organizzare una manifestazione a porte chiuse, per poter davvero dibattere del valore di questa festa, temo che anche quest’anno sarà maggiore lo spazio mediatico riservato ai fischi e alle proteste. Per questa ragione non solo non mi presenterò ma faccio anche un appello alla controparte: stiano a casa anche loro e diano la possibilità, a chi vuole partecipare alla cerimonia, di farlo davvero». Ma l’appello è destinato a cadere nel vuoto. «Ci abbiamo messo cinque anni – scrive Iniziativa libertaria che da piazzale Ellero poi si sposterà all’ex caserma Martelli -, ma alla fine abbiamo di fatto cacciato i fascisti e il loro infame gesto dalla piazza. Così ogni anno vigiliamo che non si ripresentino, consci che “non un passo indietro” è possibile in questa lotta simbolica ma importante di memoria e resistenza»