Messaggero Veneto del 01/03/11
Mais, Fidenato chiede il dissequestro
E’ sotto chiave ormai da sei mesi, con tanto di impianto d’allarme – pagato dalla Regione – per custodirlo. E’ il mais Mon 810 raccolto dai campi di Fanna e Vivaro di Giorgio Fidenato. Il proprietario del mais Ogm, però, è pronto a presentare istanza di dissequestro «perché parliamo di una varietà che si può commercializzare in Europa e perché il sequestro è un costo inutile per la comunità». Se il processo a carico di Fidenato è stato rinviato a fine giugno, l’agricoltore non ha alcuna intenzione di attendere il giudizio per chiedere possesso del granturco. Da qui la presentazione dell’istanza. Sul fronte dei pro Ogm si muove anche l’oncologo Umberto Tirelli spiegando che l’atrazinza, erbicida comunemente usato in agricoltura, favorisce l’insorgere dei tumori alla prostata.Un pericolo che, secondo Tirelli, «potrebbe essere eliminato attraverso la tecnologia Ogm in Italia tanto osteggiata» . Da uno studio americano appena presentato al Simposio sul Cancro delle vie urinarie, si evince – come riporta il direttore del Dipartimento di oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori di Aviano –, che gli erbicidi e i defoglianti utilizzati dagli Stati Uniti in quantità enormi durante la guerra del Vietnam, tra il 1962 e il 1971, aumentarono l’incidenza di tumori della prostata nei veterani del Vietnam esposti all’agente arancio, un derivato della diossina che fa parte degli erbicidi, rispetto ai veterani non esposti allo stesso agente. La ricerca è stata condotta su 2.270 veterani, di cui 869 con cancro alla prostata, e ha evidenziato che coloro che sono entrati in contatto con l’agente arancio presentano il doppio di incidenza di tumore della prostata, in età di 5 anni più giovane alla diagnosi e in forme più aggressive e spesso metastatiche. «Questo dato – commenta Tirell – si aggiunge a quanto già si sapeva sull’incremento di linfomi e sulle malformazioni congenite che l’agente arancio aveva già evidenziato in passato. E’ importante rilevare che l’atrazina, un erbicida che oggi si impiega ancora comunemente nella nostra agricoltura e come diserbante, appartiene allo stesso gruppo di erbicidi dell’agente arancio, potenzialmente cancerogeno, e potrebbe essere eliminato attraverso la tecnologia Ogm».