Dal Messaggero Veneto del 09/02/11
Mais transgenico, Coldiretti mobilitata: «Le semine incitano alla disobbedienza»
«Continuare con le provocazioni di seminare Ogm è un comportamento che incita a non rispettare la legge. Chi lo fa, forse, ha altri obiettivi e rappresenta qualcun altro e tutto questo dovrebbe essere messo in luce».
La Coldiretti di Pordenone replica così a chi ha in programma iniziative che hanno solo lo scopo di illudere gli imprenditori agricoli di risolvere un problema economico con la semina di Ogm che tra l’altro sono vietati.
«È’ puro populismo – rileva Cesare Bertoia presidente della Coldiretti di Pordenone -. Noi siamo per la legalità e crediamo nelle istituzioni che la fanno rispettare. Gli Ogm non sono la soluzione al problema dell’agricoltura italiana e tanto meno di quella della nostra regione. L’esempio – prosegue Bertoia – viene dalla Germania e dalla Francia, quest’ultima grande produttrice di cereali europea, che hanno deciso di chiudere l’esperienza degli ogm. Non si capisce – conclude Bertoia – perché dovremmo cominciare da Pordenone, sarebbe una grande contraddizione».
Su questo ragionamento entra nel merito anche il direttore Roberto Palù che afferma: «E’ curiosa la velocità con la quale l’Unione europea si è attivata nei confronti della legge regionale sull’etichettatura dei prodotti non ogm e la lentezza per non parlare di boicottaggio con i quali invece sta affrontando la legge approvata a livello nazionale in maniera bipartisan sull’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta. Quando si tratta – spiega Palù – di mettere in trasparenza un settore, di difendere i consumatori, di garantire la sicurezza alimentare e di tutelare gli imprenditori agricoli italiani dalla concorrenza sleale tutto diventa difficile».
Sulle prossime semine Bertoia lancia un altro messaggio: «Seminare ogm è vietato e – continua il presidente – c’è da chiedersi anche chi procura le sementi vietate. C’è un commercio illegale di un prodotto illegale e tra l’altro – affonda il presidente – chi lo fa perde anche il diritto a percepire gli aiuti comunitari previsti per i cereali perché il seme non è certificato esente da ogm. L’auspicio è – conclude Bertoia – che ci siano i controlli su tutto questo e soprattutto un’adeguata prevenzione affinché quanto successo lo scorso anno non si ripeta e perché non si continui a raccontare bugie agli agricoltori».
Domenica assemblea di Futuragra
Futuragra sferra l’offensiva. Domenica alle 10, a Villa Cigolotti (Basaldella di Vivaro) si riunirà l’assemblea dell’associazione che da anni «si batte per poter seminare liberamente in Italia anche le piante Ogm – ricorda la lettera di invito spedita ai soci –, che garantiscono, al di là di quello che dicono i loro detrattori, maggiore produttività, più benefici per l’ambiente e per la salute».
Con la nuova semina alle porte e una causa nei confronti di Giorgio Fidenato che non si concluderà prima dell’estate, l’associazione invita gli agricoltori a decidere le strategie da adottare, senza fare sconti.
All’ordine del giorno c’è proprio la campagna della semina del mais Ogm, ragione per cui all’assemblea parteciperanno anche un avvocato e uno scienziato. L’assemblea è rivolta ai soci ma anche ai simpatizzanti e a quanti vogliono iscriversi.