Da Il Piccolo del 20/01/11
Il Cie non si svuoterà durante la ristrutturazione
GRADISCA Il Cie di Gradisca non sarà completamente svuotato durante i lavori di messa in sicurezza. Lo confermano fonti vicine alla Prefettura di Gorizia: nella struttura per immigrati, i cui lavori di ristrutturazione inizieranno a giorni, gli interventi verranno eseguiti a piccoli lotti riducendo la capienza a seconda delle esigenze. Ma una chiusura del Cie a quanto pare non è minimamente in discussione. Per primi saranno eseguiti i lavori di potenziamento della recinzione esterna e dell’impiantistica. L’intervento è stato affidato per un importo di 1 milione 641 mila euro alla Easylight di San Michele al Tagliamento, che dovrebbe completarlo in sei mesi. Particolarmente attesi gli interventi che condurranno alla collocazione di dispositivi di videosorveglianza e dei sistemi antifuga a infrarossi all’interno del centro di identificazione. Niente offendicula, invece: le sezioni ricurve bocciate dalla commissione De Mistura nel 2007 rimangono “non consentiti” dalla commissione etica. Si procederà dunque al solo innalzamento della recinzione e al suo rivestimento in plexiglass, così come era stato richiesto a gran voce anche dai sindacati di polizia, in modo da togliere ad eventuali fuggitivi ogni possibile appiglio. Non ci sono ancora offerte ufficiali, invece, per la nuova gestione del Cie e e del Cara di Gradisca. Ma l’interessamento di alcuni soggetti, che hanno richiesto di effettuare un sopralluogo nelle due strutture isontine per immigrati, è concreto. Fra queste, in ogni caso, almeno per ora non vi sono nè l’attuale gestore Connecting People nè il primo ente titolare dei servizi interni del centro di identificazione, la coop goriziana Minerva. Ad ogni modo la loro partecipazione al bando di gara appare molto probabile. Potrebbe dunque rinnovarsi il duello che nel 2008 si concluse fra i veleni e con importanti strascichi in tribunale. La gestione della coop siciliana Connecting People sarà certamente prorogata sino al 28 febbraio del 2011. Il servizio sarà aggiudicato all’impresa che avrà ottenuto il maggior punteggio risultante dalla sommatoria della valutazione relativa all’offerta tecnica e alla convenienza economica. L’importo complessivo di 15 milioni di euro sino al 2014 – 5 milioni l’anno, dunque – tiene conto della media dei costi di gestione delle due strutture negli ultimi tre anni, ed è determinato – si legge nel bando – «dal prezzo per la fornitura dei beni e per l’espletamento dei servizi e dell’esecuzione della manutenzione ordinaria, rapportato alla capienza del Centro di identificazione ed espulsione e del Centro richiedenti asilo (rispettivamente 248 e 138 posti ndr) moltiplicato per trentasei mensilità». (l.m.)