Treni, cancellato il Trieste-Napoli
L’orario invernale nasconde amare sorprese per chi viaggia in treno. Per raggiungere la città campana si dovrà cambiare convoglio due volte. E il biglietto costerà il doppio
di Marco Ballico
Riccardo Riccardi, l’assessore regionale ai Trasporti, si era lamentato sul fronte dell’informazione della compagnia ferroviaria.
Aveva parlato di “inefficienza da recuperare, e al più presto”. E invece niente di fatto: il sito continua a riportare, dopo il 12 dicembre, data in cui scatterà il nuovo orario, solo 5 treni da Trieste a Mestre al posto dei 33 attualmente in corsa, e ancora solo 6 (su 14) verso Roma e 4 (su 11) direzione Milano.
Ma, altro “buco”, manca anche il diretto su Napoli, quello delle 7.04 in partenza dalla stazione di Trieste e in arrivo alle 17.50 nella città campana. Un taglio praticamente certo visto che quella tratta, stando alle informazioni sul sito www.trenitalia.it, prevede comunque una partenza alla stessa ora con due soluzioni: un solo cambio a Bologna alle 11.14 e una durata del viaggio di 9 ore e 6 minuti oppure due cambi, a Mestre e Roma, e un arrivo anticipato di un’ora.
La sorpresa, taglio a parte, sta nelle tariffe. L’Intercity programmato sino all’11 dicembre costa 85,50 euro in prima classe e 62 euro in seconda. Con l’orario invernale si passa a quota 143 euro (103,50 per la seconda classe) nel caso di cambio a Bologna e a 172,50 (129 in seconda) con il doppio cambio a Mestre e Roma. In sostanza, un aumento del 67% sulla percorrenza di oltre 9 ore e addirittura del 110% rispetto al costo del viaggio più veloce verso Napoli, quello delle 6.35, anche in questo caso con l’obbligo di scendere e salire prima a Mestre e poi a Roma.
Trenitalia, in silenzio, procede dunque all’operazione ridimensionamento. Con tanto di aumento delle tariffe. Pure l’anno scorso, dopo che 3 milioni di euro in Finanziaria regionale erano serviti a salvare i collegamenti su Roma e Milano, i biglietti erano in ogni caso rincarati. Alta velocità e alti prezzi. Il diretto su Milano costa, dall’orario invernale 2009-2010, 59,50 euro in prima classe e 44 in seconda, aumenti del 10,8% e del 10,3% rispetto a un anno prima senza sostanziali risparmi di tempo: ci si continua a mettere circa 4 ore e 20 minuti. Biglietto ritoccato anche per le altre tratte su Milano (in media dell’8%) e per quelle su Roma: tra il +4,6% e il +6,1% la prima classe e tra il +16% e +17% la seconda.
E poi ci sono i treni cancellati. Al taglio del Trieste-Napoli si aggiunge quello finora non smentito del Trieste-Lecce. Sul sito della società ferroviaria continuano a comparire sino all’11 dicembre varie partenze con cambio a Mestre, Bologna, Verona e Bari, ma anche il diretto con partenza dal capoluogo regionale alle 19.46 e arrivo nella città pugliese alle 9 del mattino dopo. Il 12, invece, quel treno, un collegamento che copre tra l’altro la linea Adriatica e raggiunge anche Ancona e Pescara, non c’è. Probabilmente eliminato, fino a prova contraria. O almeno ancora sotto esame, ha fatto sapere l’ufficio stampa di Trenitalia, «come tutti quelli a contratto di servizio con il ministero». La decisione finale? «Sarà presa sulla base delle domande e della sostenibilità economica».