CIE DI GRADISCA: un arresto

DAl Messaggero Veneto del 24/11/10

Disordini al Cie, un arresto

 

Gradisca GRADISCA. Si è concluso con l’arresto, per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, di un immigrato nordafricano il lunedì ad alta tensione all’interno del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Udine. Le manette, per l’ospite della struttura isontina, sono scattate verso le 23, quando l’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, è stato identificato come uno dei responsabili dell’incendio appiccato in tarda serata in una camerata. L’azione, che ha coinvolto una decina di immigrati, è scatta a poche ore di distanza da quella messa in atto nel pomeriggio da una ventina di ospiti, che avevano dato fuoco a materassi e coperte rendendo inutilizzabili due camere e richiedendo l’intervento dei Vigili del fuoco di Gorizia. L’immigrato tratto in arresto lunedì sera si presenterà già stamane al Tribunale di Gorizia per l’udienza di convalida del provvedimento. Un clima di tensione, stando a quanto si è potuto apprendere, alimentato in prevalenza da immigrati di nazionalità tunisina, nei confronti dei quali stanno continuando ad arrivare gli ordini di rimpatrio nel proprio Paese. Procedure, tuttavia, non agevoli considerando che la Tunisia consente il rimpatrio di soli 4 connazionali al giorno in tutta Italia. Una limitazione che obbliga le Prefetture italiane, tra cui quella di Gorizia, ad inviare alla spicciolata gli immigrati tunisini nelle strutture romane, visto che proprio dalla capitale partono i voli charter presposti all’espulsione coatta dei clandestini identificati. Passando ai previsti lavori di adeguamento e messa in sicurezza del Cie di Gradisca, invece, è slittata a fine mese l’assegnazione dell’appalto dei lavori, per i quali la Prefettura ha indetto un bando di gara fissando in un milione 660 mila euro la base d’asta. (ma.ce.)