Volantino, foto e rassegna stampa dal corteo di Trieste del 20 novembre.
Dal Piccolo del 21 novembre Comitato primo marzo corteo per gli immigrati
«Siamo in più di 500»
Ieri hanno sfilato in 500 per le vie del centro, per portare avanti la loro battaglia di giustizia e solidarietà nei confronti degli immigrati. La manifestazione, organizzata dal comitato Primo marzo, è iniziata alle 16 in campo San Giacomo, per terminare in piazza Unità. Il corteo si è snodato lungo largo Barriera, via Carducci, piazza Goldoni, via Mazzini e le Rive. «È stato un successo – ha commentato Gianfranco Schiavone, del comitato organizzatore -. La nostra è una lotta di giustizia e civiltà che riguarda tutti». Al centro della battaglia c’è la sanatoria varata dal Governo nel 2009. «Una truffa – spiega Schiavone – perché era possibile regolarizzare la propria posizione solo se si aveva un lavoro come colf o badante. E anche in quei casi molti di loro non sono stati regolarizzati. Inoltre, lo scorso marzo, il ministero dell’Interno ha emesso una circolare che comunicava che non può essere sanato chi è stato condannato perché, essendo irregolare, non ha lasciato il Paese. Noi chiediamo che questa circolare venga ritirata». |
Volantino di indizione:
SU QUELLA GRU C’ERAVAMO ANCHE NOI
In queste ultime settimane le lotte dei migranti sulla gru a Brescia e sulla torre a Milano hanno tenuto banco su tutti i media nazionali. Anche a Trieste la rabbia di molti migranti è tanta.
Ma chi sono queste persone?
Sono cittadini non italiani, ma che in questo paese vivono e lavorano da anni, senza un regolare permesso di soggiorno, che nella sanatoria del settembre 2009 avevano visto una possibilità di emergere dalla loro situazione di “clandestinità”.
Perché erano clandestini?
Perché in Italia è praticamente impossibile arrivare in maniera regolare. Perché non può avere un permesso di soggiorno chi non ha un lavoro regolare e non può avere un lavoro regolare chi non ha un permesso di soggiorno. Perché nella quasi totalità dei casi, i cittadini non italiani che abitano questo paese vogliono “essere in regola”, ma non possono. E’ proibito dalla legge.
Nel settembre 2009 il Governo ha varato una sanatoria. Una truffa. Una doppia truffa. Primo perché non era possibile regolarizzare la propria posizione se si aveva un lavoro, ma solo se si aveva un lavoro (per almeno 20 ore settimanali presso un unico datore) come colf badante.
E gli operai, i braccianti, gli artigiani, i commercianti?
Nulla.
Ma almeno i colf e badanti alla fine sono stati regolarizzati?Alcuni si ed altri no a causa di un ennesimo trucco: è ovvio che se “esci dalla clandestinità” è perché sei clandestino. Ma, fatta la legge trovato l’inganno, le regole cambiano in corsa e a marzo una circolare del capo della polizia comunica che non può essere sanato chi è stato condannato perché, essendo irregolare, non ha lasciato il paese. La situazione di partenza è la stessa per tutti e il criterio diviene puramente casuale e beffardo.
Per tutti questi motivi saremo in piazza
(in contemporanea con altre città) per una grande
MANIFESTAZIONE
SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 16
in CAMPO SAN GIACOMO
Crediamo che questo non sia un problema di pochi stranieri ma una battaglia concreta di civiltà e giustizia che ci coinvolge tutti e tutte.
E’ il momento di chiedere a gran voce:
– che venga estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilità per gli stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di regolarizzare la propria posizione;
– che venga ritirata la circolare del Ministero dell’interno del 17 marzo 2010 che prescrive alle questure di negare la regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza all’ordine di espulsione;
–che la possibilità di regolarizzazione non sia preclusa a coloro che hanno ricevuto un precedente decreto di espulsione in area Schengen.
Comitato Primo Marzo Trieste
primomarzotrieste.blogspot.com