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LEZIONE DI TAV/ Resoconto + foto San Giorgio + Volantino Udine

Circa 150 persone hanno partecipato alla “Lezione di Tav” a San Giorgio di Nogaro martedì 8 novembre.  Stampa

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Il pubblico presente all’iniziativa
Volantino per la “Lezione di Tav” ad Udine sabato 12 novembre ore 15.00 in Piazza Libertà (Loggia San Giovanni). Iniziativa da non perdere!  Foto

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LEZIONE DI TAV/ Articolo del Messaggero Veneto

Bella la contrapposizione con Riccardi (nella foto )

 

 

Messaggero Veneto VENERDÌ, 11 NOVEMBRE 2011 Pagina 39 – Provincia

“Lezione di Tav” con l’esperto: «Un’opera inutile»

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SAN GIORGIO DI NOGARO E’ sata veramente una “lezione di Tav” quella di martedì sera a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, dove l’ingegner Claudio Cancelli, del Politecnico di Torino, ne ha avute per tutti: a partire dalla denuncia di corruzione che caratterizza le grandi opere come la Tav, citando l’indagine fatta dal magistrato Fernando Imposimato, dove si evince la commistione tra politica, finanza e imprese, con guadagni pari all’80-90 % dell’opera stessa. Cancelli, affermando che la Tav «è un’opera inutile», ha ribadito come non sia possibile «utilizzare» l’alta velocità e l’alta capacità, sulla stessa linea: «Si tratta di un falso»! Ha parlato delle “concessionarie” di diritto privato a capitale pubblico “sostenute” dal Tesoro, dei costi degli appalti e subappalti citando i dati da Necci del 1991 (costo dell’opera 14 miliardi di euro) ai costi attuali (90 miliardi di euro di cui solo il 10% va alle imprese). Ha sottolineato all’attonito e numeroso pubblico (presenti “indignados” e No Tav da tutta la regione e dal Veneto) che la legge Obiettivo in realtà non dà nessuna possibilità agli enti locali di dire la loro sulle grandi opere che attraversano i loro territori. «La Tav- ha concluso- è un’opera distruttiva e completamente inutile. Gli amministratori iscritti al Pd che rifiutano di aderire al progetto vengono minacciati di espulsione dal partito!». A fare gli onori di casa Giancarlo Pastorutti, il quale, che ricordando come sia il Governo italiano sia l’Unione europea pensano che per rilanciare l’economia ci vogliano grandi opere, dimenticando però le tre E: ecosostenibilità («i fatti di questi giorni evidenziano la fragilità del nostro territorio»), economicità (50 milioni di euro a km per costruirla), etica «che manca». Paolo De Toni, del comitato, ha ricordato che «l’Università di Udine ha detto che il Corridoio 5 ovest-est non ha traffici e quindi non serve. Il Corridoio Adriatico- Baltico li potrebbe avere, ma con alle spalle una piattaforma portuale che movimenti almeno un milione di Teu (container): allo stato attuale, Trieste ne movimenta 300 mila, così anche questo è inutile». (f.a.)

NO TAV UDINE/ Foto presidio sabato 12 novembre

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Claudio Cancelli nell’ intervento finale come valsusino e militante No Tav

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TRIESTE: travolti dall’alta velocità, foto e report

Guarda foto e report dell’iniziativa

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NOTAV: foto e report dell’iniziativa a Trieste con Cancelli

Grande successo dell’incontro pubblico con l’ing.Claudio Cancelli organizzato dal Comitato NOTAV di Trieste e del Carso. Quasi un’ottantina di persone ha affollato la sala del Narodni Dom in via Filzi per seguire e applaudire il lungo discorso di Cancelli che, parlando a braccio, ha toccato varie questioni: dalla lotta in Val Susa all’inutilità dell’opera, dalla falsità dei dati spacciati per giustificare la tav alla corruzione che vi è dietro e così via. Il banchetto del Comitato ha diffuso vario materiale e sono stati allacciati nuovi contatti. Una bella iniziativa dunque, dopo quella con Cicconi, che da ulteriore spinta al Comitato anche in vista del NOTAV tour che passerà a Trieste e in Friuil il 2 e 3 dicembre.

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NO TAV/ Rassegna stampa da Caposile di Musile di Piave

Articoli di La  Nuova di Venezia e mestre sulla conferenza di Cancelli

 

16 novembre 2011

«Coesistenza impossibile tra Tav e treni merci»

L’ingegner Cancelli boccia l’ipotesi: «Una bufala, i costi sarebbero troppo alti» Incontro a Caposile dei comitati del Veneto e del Friuli contro l’Alta Velocità

CAPOSILE

A leggere lo studio di fattibilità delle Ferrovie, sulla futura Tav Venezia-Trieste dovrebbero transitare ogni giorno ben 138 treni merci e 26 convogli passeggeri. «Ma dire che su queste linee ad Alta Velocità possano transitare dei treni merci è una bufala totale».

Il giudizio tranciante è dell’ingegner Claudio Cancelli, docente oggi in pensione del Politecnico di Torino e consulente tecnico per la Tav della Comunità montana della Bassa Val di Susa. Cancelli è stato l’ospite di un’assemblea pubblica che si è tenuta lunedì sera a Caposile, promossa dal Coordinamento dei comitati No Tav di Veneto e Friuli. Obbiettivo: tenere una «lezione di Tav» per spiegare ai cittadini cos’è l’Alta Velocità e mettere in luce le tante «bufale» che sono state dette sull’ argomento.

«In questi mesi tutti i sindaci del Veneto Orientale hanno preso posizione sulla Tav per dire se era meglio spostarla di sopra o di sotto. Ma nessuno degli amministratori – ha ammonito Michele Zanette, presidente dell’Associazione naturalistica sandonatese – si è preoccupato di informarsi se la Tav sia sostenibile oppure no. Per questo abbiamo deciso di fare noi informazione».

E il messaggio emerso dall’assemblea di Caposile è chiaro: la Tav Venezia-Trieste non è un progetto che serve al territorio. L’ingegner Cancelli è entrato nel merito delle questioni, a iniziare da quella del transito dei treni merci, uno dei motivi per cui la Regione ritiene indispensabile il progetto. «Dire che sulla Tav possano transitare i convogli merci sono solo chiacchiere – ha scandito Cancelli – Non esiste una linea ad Alta Velocità in Italia, ma neppure all’estero, in cui sia finora passato un merci. Le tratte con velocità programmate sopra i 250 km/h sono considerate incompatibili con i treni merci».

L’ex docente del Politecnico ha spiegato che garantire la coesistenza di merci e treni passeggeri veloci implicherebbe costi di manutenzione troppo elevati, a causa dell’usura sui binari causata dai pesanti treni merci. Cancelli ha ripercorso la storia politica delle linee Tav in Italia e ha ribadito che una tratta veloce si può sostenere economicamente solo se unisce città di grandi dimensioni e distanti. «In Italia può reggere forse solo la Milano-Roma» ha aggiunto, di certo non la Venezia-Trieste».

Cancelli ha espresso anche dubbi sulla realizzabilità del cosiddetto «Corridoio 5» Lisbona-Kiev, di cui la Tav Milano-Venezia-Trieste sarebbe parte integrante. «Il Portogallo per i problemi economici si è già fatto da parte e poi ci sono problemi tecnici di integrazione tra le tratte nei vari Stati» ha rimarcato Cancelli.

Giovanni Monforte

 

 

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L’Alta velocità spiegata dal maggiore esperto

Riunione oggi a Caposile aperta a tutti i residenti e i gruppi del Veneto orientale Claudio Cancelli, del Politecnico di Torino, illustrerà l’impatto sul territorio

di Giovanni Cagnassi

MUSILE

No Tav, stasera alle 20.45 un incontro con tutte le associazioni del Veneto orientale con testimonanze di esperti per far capire ai cittadini cosa rappresenti realmente questa parola che sta divenendo sinonimo di protesta ovunque se ne parli. Appuntamento nella sala adiacente alla chiesa di Caposile, dove arriverà l’ingegner Claudio Cancelli del Politecnico di Torino, uno dei maggiori esperti internazionali sul tema dei treni ad alta capacità e velocità, a discutere con i cittadini e affrontare l’argomento che sta appassionando tutto il Nord Italia. E’ stato invitato dal Comitato No Tav Venezia-Trieste per una “Lezione di Tav”.

«Spiegherà le motivazioni che impongono il rifiuto delle grandi opere-spiegano gli organizzatori- che vengono spacciate come risposta alla disoccupazione ed invece ne sono la causa. Siamo molto preoccupati del fatto che in un momento di grave crisi economica come quello attuale, lo Stato italiano sprechi in questo modo grandi quantità di soldi pubblici per cui con questa e altre iniziative, cercheremo di chiarire perché si è arrivati a questo punto e come secondo noi se ne potrà venire a capo. La nostra idea dello sviluppo di interesse nazionale è ben diversa da quella del finanziamento delle guerre e delle grandi opere inutili, quali appunto la TAV, ma anche il ponte sullo stretto, le opere di salvaguardia del territorio. La Liguria dovrebbe servire da monito. Noi pensiamo al sostegno alle amministrazioni locali, garanzia di reale rappresentanza dei territori, la scuola, la ricerca, la sanità, le fonti di energia rinnovabili, le nuove tecnologie».

Alla riunione saranno presenti tutte le associazioni del territorio, sia sandonatesi, che jesolane che portogruaresi, oltre a quelli dei coldivatori.

All’incontro sono stati invitati a partecipare tutti i parlamentari che risiedono ed operano nel Veneto Orientale, i sindaci, gli assessori e i consiglieri dei Comuni, la Presidente di Provincia e il Presidente della Regione Luca Zaia. A fine serata, anche il pubblico potrà intervenire con le proprie domande in modo tale da avviare un piccolo dibattito finale che coinvolga davvero tutti. Tra i promotori, l’associazione naturalistica sandonatese di Michele Zanetti, in prima fila, per esaminare tabelle consuntivi e proiezioni assieme a chi è realmente competente e potrà sfatare certi miti legati alla Tav e ai suoi contorti percorsi fisici oltre che politici.

NO TAV/ Intervista ad Honsell VIDEO parte 01

 

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NOTAV: Incontro con il Sindaco di Udine Furio Honsell

Palazzo D’Aronco Udine, 17 novembre 2011 (part 1)

PREMESSA. Come comitati No Tav abbiamo assistito e siamo anche intervenuti all’iniziativa svoltasi nella facoltà di Economia ad Udine il 4 novembre 2011 alla quale iniziativa, nella fase finale è intervenuto anche il Sindaco di Udine Furio Honsell. I principali temi trattati sono stati il Corridoio 5 e il Corridoio Adriatico-Baltico. L’onorevole Debora Serracchiani nel suo interventi ha precisato che a livello europeo sono rimasti in auge 10 corridoi prioritari fra i quali appunto il Corridoio 5 (che in futuro si chiamerà corridoio 3 ma che noi per comodità per il momento continuiamo a chiamare corridoio 5) e il corridoio Adriatico-Baltico; a proposito di quest’ultimo va detto che mantiene in vita 2 opzioni o quella italiana o quella slovena.

Domande riguardanti il Corridoio 5 – TAV/TAC:

1. Cosa pensa del Corridoio 5, Lisbona-Kiev, che definisce una direzione di traffico passeggeri e merci Ovest-Est e che mantiene unite, nella sua definizione e progettazione le caratteristiche tecnologiche di Alta Velocità (passeggeri) ed Alta Capacità (merci)?

2. Non pensa che nell’attuale fase di crisi economica e debito pubblico sia quanto meno necessaria una moratoria per fermare questi ingentissimi investimenti improduttivi che per la tratta Torino-Lione sono di 22 miliardi di euro dichiarati e per la tratta Venezia-Trieste sono di 7,4 miliardi di euro dichiarati?

NO TAV/ Intervista ad Honsell VIDEO parte 02

17 novembre 2011 Intervista ad Honsell Parte 02 Corridoio Adriatico-Baltico

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PREMESSA. Come comitati No Tav abbiamo assistito e siamo anche intervenuti all’iniziativa svoltasi nella facoltà di Economia ad Udine il 4 novembre 2011 alla quale iniziativa, nella fase finale è intervenuto anche il Sindaco di Udine Furio Honsell. I principali temi trattati sono stati il Corridoio 5 e il Corridoio Adriatico-Baltico. L’onorevole Debora Serracchiani nel suo interventi ha precisato che a livello europeo sono rimasti in auge 10 corridoi prioritari fra i quali appunto il Corridoio 5 (che in futuro si chiamerà corridoio 3 ma che noi per comodità per il momento continuiamo a chiamare corridoio 5) e il corridoio Adriatico-Baltico; a proposito di quest’ultimo va detto che mantiene in vita 2 opzioni o quella italiana o quella slovena.

Domande riguardanti il Corridoio Adriatico-Baltico:

3. Abbiamo notato che i politici per esempio sia la parlamentare europea Debora Serracchiani che l’Assessore Regionale Riccardo Riccardi parlano delle infrastrutture ferroviarie a prescindere dalla verifica degli effettivi volumi di traffico, e dell’analisi costi e benefici delle opere. Come ha detto il Prof Maurizio Maresca il Corridoio Baltico ha senso solo se c’è un armatore disposto a fare una piattaforma portuale che garantisca un traffico di due – tre milioni di TEU all’anno e non ha senso con gli attuali volumi garantiti dal sistema portuale Regionale per esempio Trieste non arriva a 300 mila TEU mentre Capodistria ne fa 500 mila. Non pensa che vada affermato con forza, in sede politica, che venga dimostrata l’effettiva necessità delle infrastrutture e quindi sia necessario contrapporsi all’attuale sistema decisionale che impone grandi opere senza che ne sia dimostrata l’utilità e/o la necessità?

4. Le rifacciamo più o meno la stessa domanda che le ha rivolto il prof Maurizio Maresca il 4 novembre: pensa che sia più probabile che il Corridoio Adriatico baltico si realizzi in Italia o in Slovenia?

NO TAV TOUR/ Porpetto venerdì 2 dicembre-Trieste 3 dicembre

Foto+rassegna stampa | 1 | | 2 |

Porpetto venerdì 2 dicembre

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Trieste sabato 3 dicembre

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NO TAV Udine venerdì 2 settembre presidio davanti alla Prefettura

E questa la chiamano democrazia…

No alla criminalizzazione del dissenso

Solidarietà con la Valle che Resiste

 

Presidio NO TAV

davanti alla Prefettura di Udine

dalle ore 18.00 alle 20.00

venerdì 2 settembre


Contro l’occupazione militare della Valsusa, compresi i carri armati Lince provenienti dall’Afghanistan

Per smascherare e respingere la missiva di Maroni con la quale invita i Prefetti a boicottare, su tutto il territorio nazionale, i movimenti NO TAV.

Per lanciare una campagna di controinformazione in tutta la Regione FVG per far conoscere alla popolazione le  assurdità della tratta Veneto-Friulana della TAV-Corridoio 5

 

Manifestazione indetta dal Gruppo NO TAV FVG

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