Entries Tagged 'Noi' ↓

Pordenone: NO TAV contestano Serracchiani e PD

p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 12pt; font-family: Times; }p.MsoBodyText, li.MsoBodyText, div.MsoBodyText { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; font-size: 12pt; font-family: Times; }div.Section1 { page: Section1; }

pdporciaUna quindicina di solidali NO TAV hanno atteso Debora Serracchiani all’incontro del circolo del PD di Porcia in cui sarebbe intervenuta per il tesseramento sabato 1 ottobre. All’entrata della barchessa di Villa Dolfin, uno strisicione “TAV=MAFIA”, bandiere no tav e distribuzione di un centinaio di volantini in cui veniva spiegato il perché della contestazine e soprattutto di cosa fosse la TAV, dei costi e dei motivi per rigettarla. Dopo qualche colloquio c’è stato consentito d’intervenire alla fine della relazione della Serracchiani e ad apertutra del dibattito.

Occasione accettata e che ha dato la possibilità d’insinuare diversi dubbi alla gente intervenuta (poco meno di un centinaio) all’incontro.
Il referente no tav ha fatto un discorso molto diretto partendo da alcune dichiarazioni della segretaria del PD friulano accusandola di non voler mai entrare nel merito della questione, di non voler informare elettori ed intervenuti neppure su cosa davvero sia e sui costi enormi (in continua lievitazione) estorti ovviamente dalle tasche dei lavoratori. Un’intervento che ha fatto poi emergere i maggiori punti critici e assurdi della “grande opera” in un momento così grave di crisi economica ed evidenziando infine le non poche contraddizioni emerse dagli stessi protagonisti del progetto come l’ingener Comin piuttosto che Moretti (FS) e Golliani (RFI).

La risposta (senza diritto di replica) della Serracchiani è stata tutta politica (non una parola sul progetto a conferma dell’impresentabilità dell’operazione) partendo dalla democracità sua e del PD che ci fa parlare sempre (bugia) e sul nostro accanimento contro il centrosnistra rispetto al governo regionale e in generale al centrodestra (altra bugia),

Un po’ surreale è stata la smentita del primo intervento al dibattito da parte di un suo collega di partito che ha invece parlato di “eccesso di democrazia” dicendosi contrariato della scelta di farci parlare e chiudendo con “a me non interessa sapere della TAV, mi fido del partito”, suscitando per altro disappunto tra molti del pubblico.

Chi ha potuto assistere alle fasi successive del dibattito ha poi sottolineato come diversi altri interventi partivano invece dalla preoccupazione che le nostre informazioni avevano procurato, testimoniando che l’occasione è stata utile.

Un considerazione finale su Pordenone va fatta: l’appello lanciato perché ci fosse una partecipazione alla contestazione è caduto nel vuoto mostrando, soprattutto nell’area del centrosinistra, un balbettìo che lascia intendere il solito opportunismo in vista delle possibili alleanze per le prossime elezioni regionali; ed ancora è bene sottolineare come nel pordenonese (non toccato direttamente dalla tratta) sussista un’apatia diffusa nonostante i recenti rigurgiti di entusiasmo per le vittorie ai referendum dell’acqua e in generale sui “beni comuni”.

Tutte questioni che impongono un maggiore lavoro sul territorio di consapevolezza e di azione.

 

Nestor

NO TAV/ Foto 1° ottobre Udine (per chi non è su fb)

Rassegna fotografica del 1° ottobre 2011 in Piazza Matteotti  ad Udine. TG No Tav in Piazza

1_ottobre2011__13

1_ottobre2011__05

1_ottobre2011__02

1_ottobre2011__07

1_ottobre2011__14

1_ottobre2011__04

1_ottobre2011__11

1_ottobre2011__10

1_ottobre2011__03

1_ottobre2011__08

1_ottobre2011__06

1_ottobre2011__09

NOTAV: comitati di nuovo a Bruxelles AGGIORNATO al 16/10

Il Piccolo del 16/10/11

I Comitati No Tav fanno cambiare idea a Bruxelles

 

BAGNARIA Ridiscutere la linea ad alta velocità italiana: ulteriori e urgenti informazioni saranno chieste al Governo da Mazzoni, presidente della Commissione delle Petizioni del Parlamento europeo. È il risultato cui si è arrivati a Bruxelles, dove sono stati invitati i rappresentanti del movimento italiano No Tav, che hanno presentato diverse petizioni contrarie alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. C’era anche Giancarlo Pastorutti di Bagnaria, portavoce dei comitati No Tav della regione: «Dal dibattito emerso analizzando la petizione di cui sono primo firmatario – dice – la presidente Mazzoni ha deciso di chiedere ulteriori e urgenti informazioni al Governo italiano. All’incontro non era presente alcun “paladino” nazionale della Tav, nonostante quasi tutti gli eurodeputati avessero inviato una lettera a luglio al presidente Barroso in cui riaffermavano la necessità di quest’opera per l’Italia». Il Comitato osserva: «Hanno preferito defilarsi. Piuttosto che confrontarsi, continuano a parlare di sviluppo e progresso: parole che di fronte ai problemi da noi evidenziati assumono la parvenza di generici spot pro Tav. Tra gli interventi degli europarlamentari critici sull’opera – riprende Pastorutti – ricordo le parole di Sonia Alfano, Sabine Wils, Margaret Auken e Victor Bostinaru. Quest’ultimo ha espresso sorpresa su ciò che avviene in uno dei principali stati fondatori dell’Unione». Il ruolo di sostenitore del progetto Tav in Italia è stato affidato a un funzionario del ministero delle Infrastrutture italiano, ascoltato con attenzione anche da un rappresentante delle 5 petizioni presentate dai Comitati della Valsusa.(e.p.

 

Messaggero Veneto del 06/10/11

I No Tav del Fvg a Bruxelles, la Ue chiede altri chiarimenti

 

BAGNARIA ARSA Importante risultato dei No Tav del Friuli Venezia Giulia a seguito all’audizione tenutasi lo scorso 3 ottobre alla Commissione delle Petizioni a Bruxelles: dopo la relazione del primo firmatario Gian Carlo Pastorutti e successivo dibattito, la presidente Mazzoni ha deciso di chiedere ulteriori ed urgenti informazioni in merito al Governo italiano. All’audizione, oltre al rappresentante No Tav del Fvg, era presente un rappresentante per le cinque petizioni presentate dai Comitati della Valsusa. «All’incontro – spiega Pastorutti – non era presente alcun “paladino” nazionale della Tav nonostante quasi tutti gli eurodeputati avessero inviato una lettera nel mese di luglio al presidente dell’Ue Barroso, in cui riaffermavano la necessità di quest’opera per l’Italia. Evidentemente hanno preferito defilarsi assumendo il classico atteggiamento del “muro di gomma” piuttosto che confrontarsi su elementi concreti, meglio gli spot generici: sviluppo, progresso, crescita, lo vuole l’Europa…». A margine dell’audizione, i rappresentanti dei No Tav del Fvg e della Valsusa, hanno incontrato altri eurodeputati e funzionari dell’Unione Europea, al fine di sensibilizzarli ulteriormente in merito al Progetto Tav nel Nord Italia. (f.a.)

 

IlPiccolo del 02/10/11

I No-Tav del Fvg domani sbarcano a Bruxelles

 

Approdano domani a Bruxelles i Comitati No Tav del Friuli Venezia Giulia, con il portavoce di Bagnaria, Giancarlo Pastorutti, che annuncia l’istituzione di un nuovo coordinamento insieme ai comitati veneti, insorti anch’essi contro la linea ad alta velocità. Un primo passo era stato fatto subito dopo la protesta in Val di Susa, quando i No Tav della Bassa avevano organizzato un’assemblea cui avevano preso parte anche i Comitati e le amministrazioni del Veneto. All’audizione della Comunità europea, insieme ai rappresentanti della Valsusa, i Comitati del Friuli Venezia Giulia sono stati invitati alla luce della petizione che presentarono nel 2007. Una audizione simile si era tenuta nel 2010, sempre a Bruxelles. «Come un anno fa – dichiara Pastorutti – sarà l’occasione per ribadire nuovamente l’inutilità dell’opera, gli impatti ambientali dovuti anche alla cantierizzazione e i costi elevatissimi a carico della collettività, che risultano evidenti nel progetto preliminare della Venezia – Trieste. Ricordiamo le dichiarazioni di Rfi sulle notevoli capacità residue della linea storica attuale, confermate anche dall’ad Mauro Moretti e da Mario Goliani, già direttore compartimentale infrastrutture delle Ferrovie dello Stato a Trieste. Nonostante una qualità del servizio che fa arrabbiare quotidianamente i pendolari, si prospettano tagli ai collegamenti nazionali e aumenti di tariffe. Per ottenere risultati rapidi a costi più contenuti e ottenere controlli più efficaci dei lavori, bisogna invece potenziare la linea storica sottoutilizzata».

 

Messaggero Veneto del 01/10/11

I No Tav vanno a Bruxelles

 

BAGNARIA ARSA I rappresentanti del Friuli Venezia Giulia con la Petizione contro la Tav del Corridoio 5 (iscritta con il numero 900/2007), sono stati invitati, lunedì, per un’audizione alla Comunità europea di Bruxelles, dove si riunirà la Commissione Petizioni in cui si parlerà di Tav. All’audizione parteciperanno anche i rappresentanti delle Petizioni della Val di Susa. «Ancora una volta- affermano i No Tav del Fvg -, come avvenne un anno fa, sarà l’occasione per sottolineare l’inutilità, gli impatti ambientali dovuti anche alla cantierizzazione e i costi elevatissimi a carico della collettività che risultano evidenti nel Progetto preliminare della Venezia Trieste. Da Rfi a Moretti a Golliani (estensore di uno studio sull’alta capacità) ricordiamo le esplicite dichiarazioni che hanno confermato le notevoli capacità residue della linea storica attuale. Ciò non bastasse, ci sono i tagli di collegamenti nazionali e la qualità del servizio che fa arrabbiare quotidianamente i pendolari in attesa pure degli aumenti di tariffe come prospettato dal gestore». I Comitati, ribadiscono la necessità di investire sull’ammodernamento e potenziamento della linea storica sottoutilizzata. Tutto ciò permetterà di ottenere risultati in breve tempo, con costi notevolmente più contenuti e un controllo più accurato sulla qualità dei lavori. Tra i No Tav del Fvg e del Veneto è stata decisa la formazione di un coordinamento. (f.a.)

NO TAV/ Banchetto a Mortegliano 7 e 8 ottobre: foto

Il 7 ed 8 ottobre si è tenuto un banchetto informativo No Tav con diffusione di volantini in un’iniziativa dentro il tendone di festintenda a Chiasiellis di Mortegliano

 

banchetto_02_chiasiellis_7-8_ottobre_11

 

banchetto_01_chiasiellis_7-8_ottobre_11

 

 

NO TAV/ Presidio questa sera (giovedì 13 ottobre) a San Giorgio di Nogaro

Per dare il benvenuto a Riccardi

 

Oramai si è raggiunta

 

 

la completa dimostrazione

 

 

che una nuova

 

 

linea ferroviaria

 

 

TAV- TAC

 

 

(Treno ad Alta Velocità –

 

Treno ad Alta Capacità),

 

 

NON SERVE.

 

Dopo circa sette anni di battaglie, il movimento NO TAV ha visto pienamente confermate tutte le sue critiche a quest’opera, formulate già a partire dal 2004-2005 quando sono iniziate a circolare le prime informazioni sui progetti. Da allora il tracciato è già stato cambiato varie volte per superare l’ostilità delle realtà locali e per tentare di giustificare la propria esistenza. In questo lungo braccio di ferro è emersa sempre più chiara la verità sull’inutilità di quest’opera e su tutta la questione del trasporto ferroviario. L’ultimo tassello, con tanto di quantificazione dei costi e dei benefici, per il trasporto merci nella tratta Venezia-Trieste, è emerso meno di un mese fa.

Vediamo alcuni passaggi significativi che hanno portato alla completa delegittimazione di quest’opera costosissima (ha oggi raggiunto il costo previsto di 7,4 miliardi di euro, ma aumenterà ancora) e devastante sul territorio, sia per decenni di cantierizzazione che come risultato urbanistico ed ambientale finale.

 

Comin. Fra il giugno e il settembre 2010 il responsabile della progettazione della tratta Venezia-Trieste del Corridoio 5 il dott. Carlo Comin, dipendente di RFI ha rilasciato, in sede di presentazione del nuovo progetto, dichiarazioni di questo tenore: assurdità della tratta in galleria Trieste-Divaccia come voluta da Illy; inesistenza di un’utenza per giustificare il trasporto passeggeri ad Alta Velocità in FVG con il risultato che Trieste addirittura scompare dalla progettazione strategica e trans-frontaliera; il Porto di Trieste non genera traffico verso est; l’opera in realtà non serve neanche per il traffico merci; forse si potrà realizzare fra 50-70 anni, ma bisognerà vedere quali saranno allora le esigenze dell’economia e le modalità di trasporto. Per il responsabile del progetto quindi si trattava solo di una progettazione teorica ed accademica in attesa di futuri e lontanissimi sviluppi. Invece nel gennaio 2011 è comparso il crono-programma della realizzazione con tempi non immediati, ma abbastanza vicini dei lotti della tratta Venezia Trieste del Corridoio 5.

Fonti. Su youtube si trova il filmato (http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg) che contiene anche le analisi fatte dal Comin (basta anche digitare “TAV Ronchi Trieste youtube” su google e si trova immediatamente il link).

 

Moretti. L’amministratore delegato di FFSS, Ing. Mauro Moretti, in due interviste al Piccolo di Trieste nel mese di aprile, dichiarava che la TAV in Friuli VG non serve e che sulla Pontebbana viaggiano solo 30 treni al giorno mentre ne potrebbero viaggiare 300. Gli articoli si trovano facilmente sull’archivio del Piccolo online con la chiave di ricerca “Mauro Moretti”

· Treni, l’ad Moretti gela Trieste: “Tav solo fino a Mestre”

Paolo Possamai 29 aprile 2011

 

· Trenitalia, l’ad Moretti: “In Fvg c’è poco mercato e non investiamo”

Piercarlo Fiumanò e Nicola Comelli 16 aprile 2011

 

Goliani. L’ingegner Mario Goliani ex – RFI (ora è in pensione) che è stato responsabile della progettazione della tratta VE-TS del Corridoio 5 prima di Comin, in uno studio “per conto dell’Istiee (Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea), a sua volta incaricato da parte di Unicredit” ha concluso che con una serie di interventi sulla rete ferroviaria esistente si possono in breve tempo movimentare fino a 1,4 milioni di Teu, senza aspettare l’Alta capacità. In questo studio sono stati presentati tre scenari:

1) Utilizzando nuovi locomotori e carri merci di tipo più efficiente e con interventi sul sistema elettrico di alimentazione, i 37 treni al giorno potrebbero portare fino a 800.000 Teu all’anno.

2) Per un costo di massima di 160 milioni (compresa Monfalcone), si potrebbero raggiungere i 57 treni al giorno e quasi 1,2 milioni di Teu l’anno.

3) Con un costo di massima attorno ai 330 milioni di euro: Trieste arriverebbe a 68 treni al giorno per 1,44 milioni di Teu all’anno.

Nota 1. TEU significa container da 20 piedi cioè circa 6 metri di lunghezza. Nota 2. Questo articolo si trova su il Piccolo del 19 settembre (Chiave di ricerca “Goliani”).

Diamo questo riassunto di informazioni con tanto di riferimenti consultabili, perché riteniamo che si debba riaprire completamente il problema e che tutti i Sindaci dei Comuni interessati al tracciato devono togliere la testa dalla sabbia e dire a Tondo, Riccardi, Galasso, Travanut, ed alla deputata europea Debora Serracchiani che NON CI STANNO, che NON ACCETTANO di tradire il territorio e che vogliono ridiscutere completamente la necessità dell’opera.

Il movimento NO TAV andrà all’attacco in tutta la Regione ed in particolare nei Comuni lungo il tracciato di questa opera assurda, denunciando con forza il tradimento che i Partiti politici e i Sindaci, stanno realizzando ai danni del territorio, delle future generazioni e delle tasche dei contribuenti.

Attendiamo risposte alle domande che naturalmente sorgono di fronte a queste verità.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Prossimo appuntamento di controinformazione

Venerdì 21 ottobre ore 20.30 a Muzzana del Turgnano, presso “Villa Muciana”

Conferenza- Dibattito su: “Il libro nero dell’Alta Velocità”

con la presenza dell’Autore ing. Ivan Cicconi.

L’ing. Cicconi terrà conferenze anche a Trieste, Gorizia, Quarto d’Altino e Venezia

 

Comitati No Tav Bassa Friulana – Coordinamento No Tav Friuli VG –Veneto

fip San Giorgio di Nogaro via Piave 60 13 ottobre 2011

 

 

NO TAV: continuano le iniziative del Comitato di Trieste e del Carso

Nonostante il quasi totale blackout dei mezzi di informazione locali che ormai vige da qualche settimana sull’argomento il Comitato NOTAV di Trieste e del Carso continua la sua opera di informazione. Venerdì 25 si è tenuta presso il bar Knulp una nuova serata informativa per illustrare il nuovo progetto che dovrebbe interessare la nostra provincia. La serata è servita anche a denunciare gli scandalosi pareri favorevoli al progetto del Comune di Trieste e di Duino Aurisina.

trieste_knulp_25_03_11

NO TAV/ Giù le mani dalla Valsusa. Sabato 25 Presidio ad Udine

Superate le 200 visite a questa pagina

News

Attenzione! Attenzione! L’aggressione “manu militari”

se l’aspettano fra domenica notte e lunedì

GRANDI OPERE TAV Milano-Venezia-Trieste | il Ponte sullo Stretto | TAV Torino -Lione

Messaggero Veneto 24 giugno Il Centro sociale autogestito (Csa) organizza un presidio “No Tav”

domani a partire dalle 16, in piazza Matteotti. Due gli obiettivi: esprimere solidarietà alla popolazione della Valsusa che sta bloccando l’inizio dei cantieri della Tav; e fare «controinformazione sulla tratta veneto-friulana di questa assurda e devastante opera». Il programma prevede musica, volantinaggi, interventi al microfono e alle 18 il collegamento in diretta con l’”accampamento resistente” in svolgimento, dal 21 al 26 giugno, a Chiomonte (To) nella zona liberata e occupata dai valsusini e dagli attivisti No Tav.

maddalena
Solidarietà con la Valsusa in lotta contro TAV e Corridoio 5  il Centro Sociale Autogestito organizza un Presidio No Tav ad Udine sabato 25 giugno a partire dalle ore 16.00, in Piazza Matteotti di solidarietà con la popolazione della Valsusa che sta bloccando l’inizio dei cantieri; di controinformazione sulla tratta veneto-friulana di questa assurda e devastante opera.
Continue reading →

APPELLI dalla Valsusa/ Imminente l’attacco dello Stato (in camicia verde)

Tocca a noi! Dopo 20 anni di serate informative, di cortei, di manganelli e cantieri liberati, di trivelle e lampeggianti blu nella notte, di Valle militarizzata e di informazione manipolata, ora è forse arrivato il momento decisivo. Probabilmente già questa notte ci sarà il tentativo di entrare nella libera repubblica della Maddalena da parte dei burattini mandati da uno stato privo di scrupoli e capace di fare solo gli interessi dei mafiosi e delle lobby a loro connesse.

Adesso tocca a noi! a noi con la forza della nostra ragione, con la forza dei nostri numeri e con la forza di voler difendere un territorio e il futuro delle generazioni a venire.

Oggi, questa notte, domani notte…e fino a quando non ritireranno questo progetto non si può delegare più nulla. serve esserci. serve essere alla Maddalena con il proprio corpo, con la propria determinazione e con quella consapevolezza di poter scrivere una pagina fondamentale della Storia.
Fermarlo è possibile! Fermarlo tocca a noi!

Roberto Maroni (Ansa)

il fascismo ha indossato la camicia verde


Valsusa. Alla faccia del federalismo, dell’autonomia e della retorica sui valligiani, la Lega si è assunta la responsabilità ufficiale della repressione, a tutti i livelli. Che si tratti anche di “prove tecniche” per future alleanze con il PD? Sulla TAV si intendono così bene!
maroni_truppe

PORDENONE NO TAV in solidarietà alla Val Susa

notavpresidioMARTEDI’ 28 GIUGNO ORE 18.00 in P.tta Cavour a Pordenone

PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI RESISTENTI NO TAV DELLA VALSUSA!


Partecipate e fate partecipare per tenere alta l’attenzione dopo l’azione violenta della Polizia contro i presidi della popolazione, se passa la TAV in Piemonte poi tocca al Friuli: FERMIAMOLI!

NO TAV/ Ottima riuscita del presidio ad Udine

Oltre un centinaio di persone ha partecipato al presidio davanti alla Prefettura.

Ci rivediamo in Piazza Matteotti sabato 2 luglio dalle16.00 alle 20.00

conte

Continue reading →