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NOTAV: report dell’iniziativa a Opicina

Buona la presenza di gente all’iniziativa di ieri sera

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NOTAV/ Volantinaggio nelle stazioni

Giornata contro le grandi opere inutili

Sabato 11 dicembre 2010 davanti a varie stazioni dei treni, in Regione FVG, volantinaggi in occasione della giornata europea contro le grandi opere inutili.

Segue l’appello di indizione. In fondo gli articoli dei giornali regionali.

Qui i link al video del convegno tenutosi ad Avigliana (TO)  il 10 dicembre e al report della manifestazione in Val Susa dell’ 11 dicembre

http://www.11-12-2010.eu/Home/Video.php#Avigliana

Manifestazione in Val Susa da indymedia piemunt

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NOTAV: Tracciato Tav nella Bassa, i comitati a Bruxelles

Dal Messaggero Veneto del 24/12/10

Tracciato Tav nella Bassa, i comitati a Bruxelles

 

BAGNARIA ARSA. Gli abitanti di diversi Comuni della Bassa friulana, e nello specifico quelli del Comune di Bagnaria Arsa, si ritrovano sotto l’albero come regalo di Natale il Progetto preliminare della Tav. «L’assessore Riccardi- sottolinea il portavoce, Giancarlo Pastorutti – ha dichiarato che “partirà nei prossimi mesi la consultazione sul progetto con il territorio”. Come più volte sottolineato, il Progetto è vincolato dalle caratteristiche della linea ferroviaria e dalla Legge Obbiettivo con il Decreto Legislativo 190-2002. I margini di trattativa potranno al massimo riguardare finanziamenti per qualche opera pubblica “sicuramente necessaria” che non compenserà certamente gli impatti sul territorio e sulla qualità della vita degli abitanti».

«Il tracciato della Tav – continua Pastorutti – passerà a sud di Castions delle Mura, area già interessata ai carotaggi, inoltre all’interno del Progetto ricadono la variante sulla linea storica Udine-Cervignano a doppio binario da Palmanova a Torviscosa con l’interconessione alla linea Alta Velocità/Alta Capacità, i raccordi con l’impianto dello scalo di Cervignano definito a suo tempo “lunotto”».

«Gli abitanti di Castions delle Mura, Campolonghetto e Bagnaria Arsa – continua il portavoce dei comitati – devono ringraziare il sindaco Bertossi su come ha gestito autonomamente la questione, snobbando pure la Commissione viabilità comunale. La prossima primavera ci saranno le nuove elezioni comunali, e sarà l’occasione per i cittadini di trarre le valutazioni del caso, magari un’occasione opportuna per ricambiare quanto fatto».

Ora i Comitati No Tav della Bassa Friulana valuteranno quali azioni intraprendere a fronte di un’opera che ritengono inutile, vista anche la linea preferenziale apertasi con Bruxelles, dopo l’invio della petizioni di 1.500 firme, e la conseguente audizione alla Commissione petizioni presieduta dall’onorevole Mazzoni, alla quale avevano partecipato il segretario della Commissione Brinkhorst e l’onorevole Cancian (Pdl). Certamente la situazione nella Bassa Friulana, in special modo a Bagnaria Arsa, è alquanto tesa e si attendono le reazioni anche dei cittadini di Porpetto (comune che non ha sottoscritto l’accordo, così come Villa Vicentina), dove il tracciato Av/Ac passerà sopra la zona artigianale e commerciale, “spaccando” in due il paese (qualcuno già afferma che il tracciato lungo la A4 non voluto dall’allora sindaco Cecilia Schiff, era forse meno impattante di questo).

«Ricordo – evidenzia Pastorutti – i costi elevati di queste opere che sono elevatissimi, non c’è nessuna assunzione di responsabilità su eventuali fallimenti e i danni all’ecosistema, in questo caso, sarebbero devastanti e irreparabili. Ricordo che la rete ferroviaria regionale, non è satura e la qualità del servizio e l’offerta non sono apprezzate, anzi sono molto criticate, soprattutto dagli utenti».

Francesca Artico

 

La Casarsa-Porto collegata alla Tav

 

SAN VITO. Mentre continuano i disservizi lungo la tratta ferroviaria Casarsa-Portogruaro, quest’ultima incassa un punto a suo favore, per la soddisfazione delle amministrazioni locali che premevano per questo risultato: il progetto preliminare per l’alta capacità e l’alta velocità tra Veneto e Friuli Venezia Giulia prevede l’interconnessione a Portogruaro, il che potrebbe portare al potenziamento della linea locale, che diventerebbe il collegamento della provincia con la Tav.

Disservizi. Non è certo stata un’annata tranquilla per i pendolari della tratta Casarsa-Portogruaro: come avvenuto quasi regolarmente nel corso dell’anno, anche questa settimana si sono verificati dei disagi. In particolare, negli ultimi giorni è stato in funzione un solo “Minuetto”: diversi treni sono stati soppressi e sostituiti da autocorsa. La causa sembra essere sempre legata a guasti al materiale rotabile. Nei mesi scorsi, per simili sostituzioni con autobus, vi sono stati anche casi di proteste, come quando un gruppo di genitori si recò dal primo cittadino di Cordovado evidenziando i disagi subiti dai figli studenti. La serie di sostituzioni sembra al momento non avere fine.

Potenziamento. Il progetto preliminare della Tav sarà presentato entro il 31 dicembre all’Unione europea da Rfi: è prevista l’interconnessione con la linea esistente a Lison, nelle vicinanze di Portogruaro. Era un’incognita, quella del tracciato in territorio veneto. Le amministrazioni e l’economia di Veneto orientale e Friuli occidentale auspicavano l’interconnessione a Portogruaro, anziché un tracciato più vicino alle località balneari, che escluderebbe questi territori dalle opportunità dell’alta capacità (per le merci) e velocità (per i passeggeri). Proprio a San Vito, un mese or sono, si era riunito un forum dei portatori d’interesse intorno al tracciato. A San Vito era stato previsto il potenziamento della Casarsa-Portogruaro come dipendente dal tracciato Tav.

Le amministrazioni. «Il progetto, per quanto si presenta oggi, è favorevole a quanto auspicavamo – afferma il vicesindaco, Antonio Di Bisceglie –: si potrebbe così procedere all’elettrificazione della linea e alla costruzione della “lunetta” per il collegamento diretto con Pordenone». Soddisfazione anche dal vicesindaco di Portogruaro, Luigi Villotta: «E’ un’opportunità per il Veneto orientale, ma anche per il Friuli occidentale, considerati gli investimenti sul territorio». L’assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi, ha già indicato l’apertura di tavoli per discutere del tracciato con gli enti locali: sarà l’occasione per chiedere anche il potenziamento della Casarsa-Portogruaro».

Andrea Sartori

NO TAV a Strasburgo

Messaggero Veneto SABATO, 12 MARZO 2011 Pagina 14 – Udine

I rappresentati della Bassa al convegno dei parlamentari della Sgu.

Pastorutti: la protesta non è più localista

No Tav a Strasburgo: poca informazione

I comitati: disattese le normative sul convolgimento del territorio
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PORPETTO. Scarsa informazione e poco coinvolgimento: i rappresentanti No Tav Fvg, intervenuti al convegno “Sì al trasporto pubblico, no alle grandi opere, Lasciamo decidere alle comunità locali”, organizzato al Parlamento europeo di Strasburgo dal gruppo parlamentari Gue (al quale erano presenti un centinaio di rappresentanti dei comitati No Tav della Val Susa del Terzo Valico di Genova e della Regione Fvg e della Bassa friulana, e di Stoccarda 21) hanno sottolineato che vengono disattese le normative italiane ed internazionali sull’informazione e il coinvolgimento del territorio da parte delle Autorità regionali, come si è visto in occasione della presentazione del progetto preliminare della linea Av/Ac Venezia Trieste.
Hanno inoltre evidenziato le criticità della cantierizzazione su un territorio a ridosso delle lagune di Grado e Marano come pure dell’area carsica e il sottoutilizzo delle linee attuali. Sulla progettazione della Tav in Fvg, è stata consegnata documentazione a testimonianza di tutto ciò come pure le Osservazioni metodologiche e tecniche fatte per la Via chiedendo l’impegno per sollecitare l’invio di una commissione per verificare quanto denunciato.
All’incontro erano presenti le eurodeputate Sabine Wils e Eva Lichtenberger, della Commissione parlamentare dei trasporti, alle quali è stata chiesta la cessazione di qualsiasi opera o lavoro preparatorio delle opere Ten-T e conseguente co-finanziamento, proponendo invece di destinare le risorse nell’interesse della maggioranza della popolazione in una miriade di “piccole opere utili”.
Come sottolinea il portavoce dei No Tav della Bassa friulana, Giancarlo Pastorutti, questo convegno è stato un’occasione per allargare i contatti con gli europarlamentari sensibili agli sprechi ambientali ed economici, oltre che relazionare con gli altri comitati e averee dare informazioni, evidenziando che la protesta non è localista, ma si va estendendo.
Ricordiamo che i No Tav della Bassa Friulana, assieme a quelli dell’area giuliana, da tempo hanno avviato una corsia preferenziale con Strasburgo, dove vanno a discutere le varie situazioni del progetto della Av/Ac nella Bassa friulana e nell’area giuliana. (f.a.)

 

Il Piccolo 12 marzo 2011

 

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I “No Tav” a Strasburgo: bloccate l’opera

I comitati italiani e tedeschi a un convegno. Presente Pastorutti portavoce del movimento della Bassa

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CERVIGNANO
I “No Tav” della Bassa friulana
e del Friuli Venezia Giulia
chiedono a Strasburgo il blocco
della grande opera. Un’
azione congiunta con i Comitati
italiani della Val Susa e
del Terzo valico di Genova e i
tedeschi di Stoccarda 21,
quella cui mercoledì ha partecipato
anche Giancarlo Pastorutti,
che da Bagnaria ricopre
il ruolo di portavoce del movimento
regionale dei “No
Tav”.
I comitati italiani e tedeschi
sono stati infatti invitati
al Convegno “Sì al trasporto
pubblico, No alle grandi opere.
Lasciamo decidere le comunitàlocali!”,
promossodai
gruppo parlamentare europeo
Gue/Ngl, che rappresenta
le sinistra europea e i Verdi
del Nord – Europa. Così, alla
presenza delle euro deputate
Sabine Wils e Eva Lichtenberger,
entrambe membre della
Commissione parlamentare
dei trasporti, i “No Tav” hanno
chiesto la cessazione di
qualsiasi opera o lavoro preparatorio
delle opere Ten–t,
comprese nel piano europeo
per i corridoi ad Alta velocità.
Comespiega Pastorutti, «in
cambio al finanziamento della
Tav, è stato proposto di destinare
le risorse nell’interesse
della maggioranza della popolazione
in una miriade di
piccole opere utili». Sul tavolo
di Starsburgo sono finite
tutte le critiche che il Comitato
della Bassa ha avanzato di
recente, da quando il progetto
preliminare della Tav è stato
presentato nei Comuni della
regione interessati alla
grande opera.
«Abbiamo sottolineato – riprende
Pastorutti – come vengono
disattese le normative
italiane, facendo riferimento
alla procedura di Via, che è
stata presentata a 8 giorni dalla
scadenza del termine che i
cittadini avevano a disposizione
per esprimere le proprie
osservazioni. Documentazione
che, peraltro, è incompleta,
perché priva della
relazione costi-benefici, anch’essa
obbligatoria dalla legge
italiana».
Sul piatto anche il rispetto
delle normative europee:
«Non ènemmenostata rispettata
la convenzione Aarhus –
continua il portavoce – secondo
cui le istituzioni e la popolazione
devono essere coinvolte
per la stesura del progetto.
Invece, per come è stato
presentato il preliminare, sappiamo
che non c’è stata informazione
da parte delle autorità
regionali. Pure gli uffici comunali
non hanno avuto il
tempo di aiutare i cittadini a
capire cosa prevede il progetto
». Infine si è parlato del problemacantierizzazione:
i“No
Tav” friulani hanno denunciato
che nella Bassa i lavori
per la grande opera implicheranno
il movimento di 3 milioni
di metri cubi di materiale,
di cui quasi la metà destinati
alla discarica. (el.pl.)

NOTAV: foto del presidio sotto il comune di Trieste

Una ventina di attivisti NOTAV ha effettuato ieri un piccolo presidio sotto la sede del Comune di Trieste. Oltre a esporre lo striscione sono stati distribuiti alcune centinaia di volantini ai passanti. L’iniziativa era stata indetta in occasione della seduta del consiglio comunale di valutazione sul nuovo progetto TAV/TAC. A breve nuove info.

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NOTAV: continuano le assemblee pubbliche sul Carso

Buona l’affluenza di abitanti all’iniziativa di ieri sera (nonostante la censura dei media locali a             parte il Primorski) a Prosecco presso il Kulturni Dom del Comitato NOTAV di Trieste e del Carso. Grande interesse hanno destato in particolare le cartine del tracciato TAV che rendevano bene       l’idea di dove dovrebbe passare questa folle megaopera. Nelle prossime settimane sono in programma altri incontri informativi.

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NOTAV: anche ad Aurisina grande interesse

Anche ad Aurisina molta gente e molto interesse per l’iniziativa informativa sui progetti TAV/TAV organizzata ieri sera dal comitato “l’altra baia” in collaborazione con il Comitato NOTAV di Trieste e del Carso. Aurisina sarà uno dei comuni più colpiti dagli eventuali lavori per l’opera in quanto ospiterà uno dei due cantieri principali. Anche in questa occasione è stata ribadita l’importanza di mobilitarsi in prima persona e anche di inviare più osservazioni critiche sul progetto entro i termini del 20 febbraio (vedi le rassegne stampa).

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NOTAV: iniziative dei comitati della Bassa Friulana

Da Il Piccolo del 13/01/11

 

Il Comitato sulla Tav: Bassa martoriata dai cantieri

BAGNARIA «Tra Ronchi e Portogruaro la Tav brucerà un milione di metri quadrati di territorio». É l’allarme lanciato ieri dal Comitato No Tav di Bagnaria Arsa, che ha annunciato una serie di assemblee pubbliche con l’obiettivo di informare i cittadini sul progetto preliminare della nuova tratta ferroviaria. Il primo incontro si terrà domani a Bagnaria, nella sala parrocchiale alle 20.30. Si proseguirà con l’appuntamento di martedì, al bar “Al Milione” di Corgnolo e venerdì 21 gennaio nella vecchia scuola elementare di Castions delle Mura. La presentazione e l’analisi da parte del Comitato è stata organizzata dopo che, il 30 dicembre scorso, i Comuni interessati hanno recepito il progetto preliminare della Tav.
«Lo stesso giorno – spiega il portavoce Giancarlo Pastorutti – è stata avviata la procedura di Valutazione di impatto ambientale, ed entro 60 giorni tutti i cittadini possono inviare osservazioni sui vari aspetti del progetto. Dalle relazioni e dalle prime analisi delle cartografie – riprende Pastorutti – risulta che l’opera è particolarmente impattante sia per il territorio di Pocenia, dove la Tav corre parallela all’autostrada A4 Venezia–Trieste, che all’interno dei comuni di Porpetto, Torviscosa e Bagnaria Arsa, che sono interessati alla cosiddetta “Variante dei Sindaci” contemplata nel protocollo Sonego del 2008».
L’aspetto più criticato riguarda la cantierizzazione tra Portogruaro e Ronchi che «oltre ad occupare quasi un milione di metri quadri di territorio, implica la movimentazione di diversi milioni di metri cubi di ghiaia e terra, con evidenti ripercussioni sul traffico non solo locale. Con umiltà e senza presunzione – continua il portavoce del Comitato – ci mettiamo al servizio della collettività, per dare un contributo di informazione su questa opera così impattante». Non manca la frecciatina al sindaco di Bagnaria, Anselmo Bertossi. La polemica tocca il problema della commissione Viabilità, che l’amministrazione comunale non ha ancora convocato, nonostante le ripetute pressioni da parte di Giancarlo Pastorutti, che ne è membro. «Proprio per questo motivo – chiosa il portavoce – ho inviato un esposto alla Prefettura di Udine e all’assessore regionale competente Andrea Gralatti. Quando il sindaco l’ha saputo, per ritorsione ci ha negato la possibilità di fare le fotocopie in Comune e di pubblicare le nostre notizie sul sito “Il Claut”, usando come pretesto il fatto che il Comitato non è riconosciuto come associazione».
Elena Placitelli

NO TAV/ Le basi di conoscenza per fondare una mobilitazione generale

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Tutti d’accordo. tutti perplessi. I Sindaci obbediscono ad ordini consociativi di scuderia, ma oramai le contraddizioni sono sempre più eclatanti e rappresentano i punti di appoggio sui quali fare leva per tentare di scardinare l’opera. Qui di seguito pubblichiamo il video, elaborato dai Comitati No Tav, che contiene fondamentali elementi per capire come il sistema lavori imbrogliando perfino se stesso.

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NO TAV + altro/ Iniziativa a Portogruaro il 20 marzo

volantino20marzo