Entries Tagged 'Sequestro e futuro' ↓

CSA sequestro e futuro/ Concerto a Rivignano il 30 gennaio

gruppi

News: prosciolto Alessandro

Iniziative per il CSA di Via Scalo Nuovo

Sabato 23 gennaio ad Udine PRESIDIO Piazzetta del Lionelllo dalle 17.00 alle 19.00

Sabato 30 gennaio a Rivignano CONCERTO dalle ore 21.00

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CSA Udine/ Rassegna stampa sul proscioglimento di Alessandro

Il Gazzettino 21 gennaio

CENTRO SOCIALE
Presidio sabato in centro

Occupazione del 2006 prosciolto un ragazzo

Giovedì 21 Gennaio 2010, UDINE – (e.v.) Non si ferma la protesta dei ragazzi del Centro sociale, pronti a organizzare un nuovo presidio informativo in piazzetta del Lionello, sabato dalle 17. Alla base dell’agitazione c’è sempre lo sgombero forzato e il sequestro preventivo dei locali di via Scalo Nuovo. Il presidio precede appena di qualche giorno una nuova udienza del processo a carico di 36 persone accusate di occupazione abusiva dei locali, il 2 giugno del 2006. Per quello stesso episodio, nel frattempo, martedì davanti al Gup Sonego del tribunale dei minori di Trieste, si è chiusa positivamente la vicenda processuale di un ragazzo che, all’epoca dei fatti, era minorenne. Assistito dall’avvocato Andrea Sandra, il giovane aveva chiesto che la sua posizione venisse definita in sede di udienza preliminare. E il giudice, sposando la tesi sostenuta non solo dalla difesa ma anche dalla Procura, ha pronunciato sentenza di proscioglimento per insussistenza del fatto.

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CSA Udine/ Rassegna stampa presidio 23 gennaio

Messaggero Veneto VENERDÌ, 22 GENNAIO 2010 Pagina 5 – Udine

Domani la “storia” del Centro sociale in piazza Lionello

Domani il Centro sociale autogestito organizza un presidio informativo in piazzetta Lionello. A partire dalle 17 verranno trasmesse diverse «immagini significative» dei 22 anni di storia del Centro sociale.
«Rivendichiamo con forza – dicono gli organizzatori – la riapertura di spazi sociali autogestiti a Udine e la necessità di una mobilitazione di massa contro la svolta autoritaria in atto, in un Paese in cui la “caccia al nero” di Rosarno rischia di diventare la tragica normalità. Mentre l’opera di mediazione promessa dal sindaco Honsell e dall’assessore Franzil non sembra produrre alcun effetto tangibile (al momento non è neppure dato di conoscere la disponibilità delle ferrovie ad una trattativa) il Csa ha quindi deciso di organizzare un incontro per far conoscere la storia e l’attività del centro. Ricordiamo che è attualmente in corso un processo per occupazione a carico di 36 persone, altre 11 sono state successivamente denunciate per lo stesso motivo e il CSA è stato oggetto di un “sequestro preventivo” da parte dei carabinieri. L’accusa nei confronti del Csa – concludono – consiste essenzialmente nell’aver cercato di salvare dal degrado lo stabile di via Scalo nuovo, abbandonato da anni dalle ferrovie e ridotto ad una vera e propria discarica abusiva
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CSA Udine/ Rassegna stampa 23/24 gennaio + foto nostre

p1230002Udine foto presidio 23 gennaio

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CSA Udine/ Processo rinviato al 22 ottobre

Nell’udienza di questa mattina venerdì 29 gennaio il processo per l’occupazione del CSA di via Scalo Nuovo è stato rinviato al 22 ottobre

Iniziative in corso:

Sabato sera  concerto a Rivignano

Sabato pomeriggio volantinaggio in Piazzetta del Lionello ad Udine alla manifestazione antirazzista

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CSA di Udine e Casa del Popolo di Prato Carnico …

… una saldatura pratica ed ideale per una società di liberi ed uguali, ora diciamo anche ecologica ed autogestita.

Un volantino del CSA nel quale si uniscono le lotte di oggi a quelle di ieri e si afferma la necessità storica dell’utopia anarchica come via d’uscita alla crisi epocale del sistema di dominio che porta l’umanità e l’intero ecosistema verso la catastrofe.

“Se non faremo l’impossibile vedremo l’incredibile”

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Sequestro CSA/ Rassegna stampa 11 dicembre. 22 anni di storia non si cancellano

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Sequestro CSA/ Rassegna stampa 12 dicembre/ Il Gazzettino

Il Gazzettino

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Sequestro CSA/ Rassegna stampa 12 dicembre/ Messaggero Veneto

MV SABATO, 12 DICEMBRE 2009

Pagina 2 – Udine
L’assessore Franzil: potrebbero restare in via Scalo nuovo pagando l’affitto
«Non hanno mai creato problemi»

Il Comune difende il Centro sociale: troveremo soluzioni per la sede

IL SINDACO

di LUANA DE FRANCISCO

Non ci erano riusciti tre anni fa, quando il Centro sociale autogestito finì per optare per l’occupazione della palazzina di via Scalo nuovo, ci riprovano adesso, con una proposta che, nelle aspettative del Comune, punta a regolarizzare i rapporti con le Ferrovie dello Stato, proprietarie dell’immobile, e a lasciare gli anarchici dove sono. Come? Semplicemente, favorendo la formalizzazione di un contratto d’affitto. Non prima, però, che la magistratura decida di fare togliere i sigilli apposti giovedì dai carabinieri per occupazione abusiva di edificio.

Il giorno dopo il sequestro preventivo di quella che, dal 2 giugno 2006, era diventata la sede del Csa, è il Comune a scendere direttamente in campo e a proporsi in qualità di mediatore tra occupanti e proprietà. E lo fa, partendo da due indispensabili premesse. Primo: «I luoghi di aggregazione cittadina, Csa compreso – ha affermato il sindaco Furio Honsell – sono un elemento molto importante per la nostra amministrazione». Secondo: «In tanti anni di esistenza e, ancor di più, dopo lo sgombero dalle “casette” di via Volturno – continua Honsell –, non mi sembra che il Centro sociale autogestito abbia mai dato problemi nè alla cittadinaza, nè tanto meno all’amministrazione comunale». Da qui, l’impegno a trovare una soluzione definitiva e concordata per la sede. «La nostra proposta – ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili, Kristian Franzil – è di cercare di regolarizzare la presenza del Csa nell’edificio di via Scalo nuovo, trasformando la brutta esperienza dello sgombero in un’opportunità di crescita. L’idea, in altre parole, è di verificare la disponibilità di Ferrovie dello Stato ad arrivare a un compromesso che permetta ai frequentatori del Centro sociale di restare nella palazzina pagando un affitto».
Ben diversi, intanto, i toni adoperati dagli stessi rappresentanti del Csa, per commentare il sequestro. «Un atto di inaudita gravità – lo hanno definito –, compiuto dai carabinieri approfittando della riunione del Movimento studentesco, per intimidire gli studenti che si trovavano nei locali e che ora sono riconvocati in caserma per accertamenti». Secondo gli occupanti, «carabinieri e magistratura vogliono apparire i primi della classe nel clima di pesante repressione in atto in Italia. É fin troppo chiara – continuano – la volontà politica di chiudere la bocca a uno spazio che da anni lotta per una nuova cultura autogestita». Contestata anche l’origine del provvedimento. «Le Ferrovie – è stato ribadito – non hanno mai richiesto alcun sequestro».
Reazioni contrastanti anche negli ambienti politici. Con Alessandro Oria, consigliere comunale del Pd, che ha espresso «solidarietà al Csa e una forte preoccupazione per la morsa che si sta stringendo sul Friuli, per restringere gli spazi di libertà e appiattire l’orizzonte di tutti». E con Massimo Blasoni, consigliere regionale del Pdl, secondo il quale, invece, «con lo sgombero è stata ripristinata la legalità. Ci sono molte associazioni, spesso meritorie e attive nel campo del volontariato – ha detto – che non hanno una sede o faticano a trovarla. Non si capisce perchè dovremmo accettare che qualcuno possa violare ogni legge di convivenza civile, occupando spazi non suoi».

Sequestro CSA/ Rassegna stampa 13 dicembre: Pazzesco denunciati i ragazzi

DOMENICA, 13 DICEMBRE 2009

Pagina 2 – Udine

Indagati gli otto ragazzi “occupanti”

L’inchiesta

I carabinieri del Nucleo investigativo li avevano trovati nel cortile dell’immobile di via Scalo nuovo trasformato in sede del Centro sociale autogestito e li avevano fatti sgomberare, per sigillare l’edificio ed eseguire così il sequestro preventivo disposto dal giudice di pace, su richiesta della Procura di Udine. Domani, quegli stessi otto ragazzini, sei dei quali ancora minorenni, torneranno a incontrare i carabinieri: questa volta, però, l’appuntamento è nella caserma del Comando provinciale di viale Trieste. E i minorenni dovranno presentarsi accompagnati dai rispettivi genitori (o da chi esercita su di loro la potestà genitoriale).
I carabinieri li hanno convocati (pare che in un primo momento l’invito fosse già per oggi, ma che i ragazzi lo abbiano “declinato” presentando un legittimo impedimento a presentarsi) per comunicare loro di essere tutti sotto indagine. L’accusa: concorso in occupazione abusiva di edificio. La procedura prevede che, una volta informati dell’indagine in corso nei loro confronti, i ragazzi, tutti studenti residenti fuori città, indichino il proprio domicilio e nominimo un difensore. La scelta, almeno per qualcuno, con ogni probabilità cadrà sugli avvocati Andrea Sandra e Roberto Maniacco, che già assistono i 36 frequentatori del Csa finiti sotto processo per l’occupazione avvenuta il 2 giugno 2006. Martedì, i verbali saranno trasmessi alla Procura di Udine e, nel caso dei sei minorenni, alla Procura presso il tribunale dei minorenni di Trieste.
Ma non è finita. Nella stessa giornata di domani, sarà notificata l’iscrizione nel registro degli indagati alle tre persone (un 37enne, un 44enne e un 54enne) a loro volta accusate di concorso in invasione abusiva, in relazione alle bollette dell’energia e del telefono intestate a loro nome e trovate durante la perquisizione in via Scalo nuovo del settembre 2008. Perquisizione alla quale seguì la richiesta del sequestro eseguito giovedì. (l.d.f.)