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Marzo 18th, 2017 — Bollette, General
mv online 23 febbraio 2014
di Elisa Michellut
Cervignano, il comitato istituito al termine di un incontro sul caro bollette. «Intendiamo rappresentare gli oltre 450 utenti che hanno ricevuto conti salati»
CERVIGNANO. Residenti, segreterie unitarie dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Cervignanese, rappresentanti dell’opposizione (Petenel per Svolta di sinistra) ed esponenti del “Comitato di difesa ambientale Bassa friulana”. Alla riunione pubblica, decisamente affollata, organizzata, venerdì sera, in via Turisella, c’erano tutti. Obiettivo: fare chiarezza, una volta per tutte, dopo le polemiche sul “caro bollette”.
Intanto, sempre venerdì, al termine dell’incontro pubblico, è nato “Acquanostra”, comitato che riunisce i cittadini serviti dai pozzi artesiani in gestione al Cafc, che ieri è stato ricevuto dal sindaco, in municipio.
«Quello di venerdì – riferiscono i referenti del comitato – è stato un dibattito sereno. Abbiamo fatto il punto su quanto accaduto negli ultimi mesi e abbiamo ripercorso tutti i “passaggi di mano” dei nostri pozzi. Si è formata una task force di cittadini, una dozzina in tutto, che porterà avanti le istanze del comitato e che intende rappresentare tutti i cervignanesi serviti dai pozzi di quartiere, quegli oltre 450 utenti che si sono visti recapitare bollette, anche molto esose, e che intendono riappropriarsi di un bene prezioso come l’acqua.
Le aree interessate sono: via Turoldo, via Primo Carnera, zona Turisella, lottizzazione la Rotonda e la lottizzazione di Muscoli». Precisa Giampaolo Chendi, del Comitato fontane della Bassa, invitato come esperto: «Il riferimento normativo da cui partire è la legge 13 del ’95, grazie alla quale vi è la possibilità di togliere al Cafc la gestione dell’acqua. La gente non ha mai firmato atti di cessione e vuole tornare a una gestione privata dei pozzi».
Ieri, come detto, il gruppo di lavoro è stato ricevuto dal sindaco. «Sono state presentate – spiga il comitato – le richieste per rivedere la tariffazione per l’anno in corso, rapportandola non alla singola utenza ma al nucleo familiare. Con il sistema attuale, sono penalizzate le famiglie numerose. Intendiamo compiere tutti i passi necessari affinché la gestione venga affidata nuovamente ai cittadini associati sotto forma condominiale, così come avviene per la centralina idrica di via Demanio. Il sindaco si è reso disponibile a sostenerci fin da subito, fornendo tutto il supporto necessario nella ricerca di atti e nei rapporti con il Cafc».
Il primo cittadino conferma: «La gente, giustamente, vuole chiarezza. L’istituzione sarà al loro fianco. La prossima settimana chiederò al Cafc di mettersi a disposizione». Chiunque volesse contattare il comitato può scrivere all’indirizzo mail acquacervignano2014@gmail.com
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General
Paviotti allo sbando, oramai non sa più cosa inventarsi. Come politico è sempre stato un mediocre e la sua carriera è finita. La sua passione sono le lobby affaristiche, ed infatti ha già sicura la prossima ghiotta occasione come Presidente di Bluenergy appena avrà terminato di fare danni come Sindaco di Cervignano del Friuli. Ha voluto subito quella poltrona, anche senza ricevere remunerazione diretta, prima di finire il mandato, per avere la certezza di un posto privilegiato per continuare ad intascare bei soldi nel futuro.
Paolo De Toni 6 novenbre 2011
Messaggero Veneto DOMENICA, 06 NOVEMBRE 2011 Pagina 63 – Provincia
Cafc, è polemica sui rimborsi
Paviotti: il Comitato Ambientale sta facendo demagogia
CERVIGNANO Il sindaco Pietro Paviotti interviene per replicare a quanto dichiarato dal Comitato di difesa ambientale sulla questione depurazione. «Il comitato – dice il primo cittadino – da anni contribuisce a creare una situazione di incertezza e di disagio sul tema del servizio idrico integrato. Oggi si arroga il merito dei rimborsi senza spiegare ai cittadini di cosa si tratta e senza dire quali saranno le conseguenze negative di questo fatto che ricadranno sugli utenti». Spiega Paviotti: «I principi della Legge Galli sono in vigore. E’ stabilito che tutti i costi del servizio idrico integrato devono essere spesati dalle bollette che i cittadini pagano. La sentenza della Consulta si occupa solo di un aspetto tecnico e dice che, trattandosi di corrispettivo e non di tributo, la parte di bolletta relativa alla depurazione non va pagata da chi non usufruisce del servizio o da chi non è ancora allacciato. Si determinano due conseguenze a mio parere molto negative. Ci sono cittadini fortunati che non sono allacciati ad un depuratore, inquinano, ma non pagano e poi ci sono cittadini sfortunati che sono allacciati ad un depuratore, non inquinano, ma devono pagare anche per gli altri. Oggi, inoltre, il Cafc è costretto ad imporre a tutti coloro i quali abitano su una via nella quale è presente la condotta che porta al depuratore ad allacciarsi, con tutte le spese conseguenti, perché diversamente si produrrebbe un evidente danno all’erario dovuto dal fatto che chi non si allaccia non è tenuto a pagare». Conclude Paviotti: «Aggiungo una considerazione sul regolamento di fognatura approvato dall’Aato e ricordo ai comitati che senza questo atto non sarebbero state introdotte alcune deroghe agli allacciamenti che prendono in considerazione i casi più difficili. Voglio mettere in guardia i cittadini dal cadere nella trappola che gli viene tesa da comitati che si dichiarano ambientalisti ma che invece hanno scopi esclusivamente di carattere propagandistico e demagogico, contrari a quella che deve essere una corretta gestione dell’ambiente e dell’interesse pubblico». (e.m.)
Messaggero Veneto Domenica, 06 NOVEMBRE 2011
A Udine un tavolo tecnico sul problema delle fognature
Si terrà l’11 novembre nella sede dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di Udine, il tavolo tecnico per discutere sull’approvazione del regolamento di fognatura, al quale parteciperanno la dirigenza Ato, la dirigenza del Cafc Friuli Centrale, il Comitato Bassa Friulana, e i sindaci della Bassa soci del Cafc. L’incontro sollecitato dall’ambientalista Paolo De Toni, a fronte dell’approvazione del nuovo regolamento che non avrebbe tenuto conto delle proposte avanzate dai sindaci e dal Comitato in merito agli scarichi fognari. Questi i i temi più significativi che verranno discussi: le proposte di deroghe ulteriori formulate dai Comuni in sede di approvazione (impegno nei confronti del gestore) per gli allacciamenti; l’applicazione dell’articolo 21 del regolamento vigente in particolare riguardo l’obbligo della condensa grassi per le reti separate e la definizione di ulteriori problematiche . (f.a.)
Messaggero Veneto VENERDÌ, 04 NOVEMBRE 2011 Pagina 49 – Provincia
Depurazione, il Cafc rimborsa 2 mila utenti
TORVISCOSA In arrivo a circa 2 mila utenti “allacciabili” di Cervignano, Torviscosa e San Giorgio di Nogaro le fatture a importo zero del Cafc, quale rimborso del pagamento della depurazione per gli anni 2007 e 2008. Marcoledì 2 novembre si è tenuto il primo sportello con gli utenti promosso dal Cafc con l’interfaccia del Comitato di Difesa Ambientale. Il dottor Marco, Venturuni, direttore amministrativo del Cafc, ha annunciato la spedizione delle fatture a importo zero per gli utenti “allacciabili”, in quanto il nuovo Gestore del Servizio Idrico Integrato, ha riconosciuto che la richiesta del canone di depurazione per gli anni 2007 e 2008 (avvenuta dopo la sentenza 335/2008) era illegittima come sempre sostenuto dal Comitato di Difesa Ambientale in contrapposizione con il sindaco di Cervignano Paviotti e la dirigenza dell’ex Cdl (De Marco- Florit). L’emissione delle fatture ad importo zero o ridotto continuerà fino al completo recupero del credito dal parte dell’utente. Si tratta di 1183 utenze a Cervignano, 695 a San Giorgio e 35 a Torviscosa. Nella stessa riunione è però emerso che il 21 settembre, l’Ato ha approvato il nuovo regolamento di fognatura senza consultare i sindaci e il Comitato. De Toni, afferma che “non solo mancano i miglioramenti richiesti, ma addirittura è stato fatto un colpo di mano sul problema degli allacciamenti: è stato, cioè, arbitrariamente modificato l’art. 20 del regolamento, imponendo l’obbligatorietà della vasca condensa grassi, non prevista dalla legge sia per ragioni tecnico-giuridiche che economiche. Infatti se un utente paga il canone di depurazione deve essere liberato da ogni altro onere economico riguardante lo spesso tipo di servizio”. Il portavoce del Comitato, ribadisce che “si tratta di una cosa gravissima con la quale si intende scaricare l’inefficienza del sistema fognario realizzato dall’ex-Tubone, sui cittadini. Sono pronto a dare battaglia su questi punti. Con un colpo di mano si è portato avanti senza che ci fosse alcuna urgenza, all’approvazione dell’Ato, il nuovo regolamento di fognatura predisposto dal Cafc”.
Marzo 17th, 2017 — Bollette
Messaggero Veneto 06 aprile 2011 — pagina 34 sezione: Nazionale
Bollette, in arrivo rimborsi per tremila famiglie
SAN GIORGIO DI NOGARO Saranno circa tremila, tra Cervignano e San Giorgio di Nogaro, le famiglie ad essere rimborsate per il canone di depurazione dell’anno 2008, pagato dagli utenti al Consorzio depurazione laguna (oggi Cafc) nonostante il servizio di depurazione non fosse stato effettuato. Il rimborso verrà effettuato direttamente nella prossima bolletta, quella per l’anno 2012. Quanto alle cifre, dipende dal numero di componenti della famiglia dell’utente. E’ la novità emersa durante l’assemblea pubblica indetta l’altra sera a Villa Dora dal Comitato di difesa ambientale della Bassa friulana, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone. Incontro che era stato annunciato come “conclusivo”, ma che tale non potrà essere poichè molte questioni rimangono infatti ancora in sospeso. Con la distribuzione dei moduli per la richiesta del rimborso, è stato inoltre sottolineato l’altra sera, è stata adottata una linea radicale per affermare che la legge prevede che la prescrizione per i rimborsi è decennale e non quinquennale come dice l’Ato. Il portavoce del Comitato, Paolo De Toni, ha lanciato inoltre una sfida a chi si candiderà alle prossime elezioni, in particolare a Porpetto e a Torviscosa, ad assumere impegni precisi, concreti e circostanziati sul tema dei rimborsi, degli allacciamenti, degli sfioratori e della strozzatura della fontane. «L’Ato – ha detto – sostiene che gli sfioratori costituiscono una depurazione? Bene, allora con l’aggiunta delle grigliatura annunciata dal Cafc per il mese di giugno, si potrà pretendere in tutta legittimità una morataria sugli allacciamenti in quanto la situazione degli scarichi sarà a norma. Questa prospettiva è particolarmente determinante per Torviscosa in quanto praticamente tutti gli “allacciabili” sono anche collegati allo sfioratore di località Sorgente. Quindi questo tema giocherà un ruolo tutt’altro che secondario nella campagna elettorale di Torviscosa». Invitando i numerosi torviscosini presenti a pretendere chiarezza ed impegni precisi da parte dei candidati sindaci, De Toni ha anche criticato il sindaco di San Giorgio, Del Frate: «Lo invito a parlare alla popolazione». Infine, «l’Ato si è pronunciata, per ora verbalmente, sul riconoscere lo “sfioratore” come l’equivalente della depurazione per i periodi temporali del suo effettivo funzionamento: su questo si attende la risposta scritta come richiesto dall’Autorità di vigilanza, sulla quale verranno fatte le dovute obiezioni». Francesca Artico
Circa 200 persone hanno partecipato all’assemblea
L’assemblea nella fase conclusiva
Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 30 MARZO 2011 Pagina 36 – Provincia
San giorgio di nogaro
Rimborsi bollette, oggi un vertice
SAN GIORGIO DI NOGARO Assemblea pubblica questa sera a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, ore 20.30, indetta dal Comitato di Difesa Ambientale della Bassa Friulana, sul problema dei rimborsi del canone di depurazione (con la distribuzione dei moduli). Verranno, comunque, inoltre trattati anche i problemi relativi agli allacciamenti alle doppie fognature e delle fontane. Il 25 marzo si è svolta ad Udine l’annunciata riunione fra l’Ato (Ambito territoriale ottimale), Cafc e il Comitato di Difesa Ambientale, «riunione, che è stata al di sotto le aspettative – afferma il portavoce del Comitato, Paolo De Toni-: infatti, sono state poche le cose positive a discapito di quelle negative ed altre ancora in sospeso». Se da un lato, il Cafc ha annunciato di aver pronto il progetto delle griglie per località sorgente a Torviscosa e Via dell’Istria a San Giorgio, dall’altro l’Ato ha dichiarato che solo l’annualità 2008 sarà rimborsata in maniera diretta, cioè in contanti, mentre quella del 2007 rientrerà nel calderone dei rimborsi “differiti”. L’Ato poi si è pronunciata, per ora verbalmente, sul riconoscere lo “sfioratore” di San Giorgio di Nogaro, come l’equivalente della depurazione per i periodi temporali del suo effettivo funzionamento. Su questo però si attende la risposta scritta come ha richiesto dall’Autorità di Vigilanza, quindi in seguito verranno fatte le dovute obiezioni a questo pronunciamento. Ricordiamo che la questione rimborsi riguarda in maniera massiccia soprattutto i comuni di Cervignano, Torviscosa, San Giorgio di Nogaro, Porpetto e Muzzana del Turgnano, ma anche Ronchis in quanto totalmente privo di depuratore. (f.a.)
Assemblea su rimborsi, allacciamenti, fontane ed altro …
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General
Organizzata dal Coordinamento di Difesa Ambientale della Bassa Friulana. E’ stato distribuito un modello alternativo a quello predisposto dall’ATO ed inviato dal CAFC agli utenti per insistere sulla prescrizione decennale e non solo quinquennale. Sono stati toccati anche i temi del futuro del Servizio Idrico Integrato che prevede investimenti di 64 miliardi di euro in 30 anni che dovrebbero gravare sulle tariffe, una vera follia.
il pubblico all’assemblea di venerdì 17 giugno 2011 a Muzzana del Turgnano
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General
MV MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010
Pagina 14 – Udine San Giorgio di Nogaro. Chiesti chiarimenti per lo “sfiatatore” all’ecopiazzola e sulla mappatura degli scarichi
I comitati al Cafc: anomalie da risolvere
SAN GIORGIO DI NOGARO. Paolo De Toni, portavoce dei Comitati della Bassa Friulana, ha inviato al direttore generale del Cafc spa, Massimo Battiston, un invito/diffida in merito alle vertenze rimaste ancora aperte dell’ex Consorzio depurazione laguna, società fusasi per incorporazione con il Cafc di Udine.
L’invito è «a porre immediatamente rimedio alla nutrita serie di anomalie messe in atto in passato dal Cdl spa, sia in merito ai canoni di depurazione, che in merito alla questione tecnica ed impiantistica», facendo anche riferimento al recente incontro avuto con il direttore dell’Aato, ingegner Canali. In tale occasione, infatti, sono state discusse varie tematiche che «costituivano o costituiscono materia di contenzioso fra l’utenza e l’ormai ex gestore del servizio idrico integrato. In particolare – sottolinea De Toni – si invita, ma nello stesso tempo si diffida, la nuova Società Cafc, a porre immediatamente fine all’attività di diluizione delle acque reflue convogliate verso l’impianto di depurazione centralizzato di San Giorgio di Nogaro, attraverso un presunto “sfioratore” posizionato nella Ecopiazzola comunale di via dell’Istria».
«Con questo atto di diffida, si intende dare continuità e coerente applicazione a quanto accennato nell’incontro con il dirigente Aato – continua il portavoce dei comitati – Vorrei inoltre rilevare che la Provincia di Udine ha intimato l’ex Cdl spa di realizzare la grigliatura degli scarichi della fognatura comunale mista con oltre 100 Ae entro 18 mesi dalla notifica (agosto 2010), della quale non mi risulta a tutt’oggi, sia neanche iniziata l’attività di progettazione delle opere imposte».
Dunque, i Comitati, attraverso il loro portavoce, non si fermano e intendono chiarire subito con la nuova società, che nla “battaglia” prosegue sia per i rimborsi, sia e soprattutto per i canoni di depurazione, per gli allacciamenti alla doppia rete fognaria, per le opere previste dalla Provincia e ancora non realizzate.
Francesca Artico
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il Piccolo — 03 dicembre 2010 pagina 12 sezione: GORIZIA
Comitato ambiente: «È superato il regolamento sulle fognature»
CERVIGNANO Primo giorno dalla fusione Cafc-Tubone. L’operazione aziendale è avvenuta l’altro ieri, e Paolo De Toni, portavoce del Comitato difesa ambientale, ha reagito con una lettera-diffida, inviata ieri a Massimo Battiston, direttore generale del Cafc, il Consorzio che ha assorbito il Tubone. De Toni invita Battison a «porre immediatamente rimedio alla nutrita serie di anomalie messe in atto in passato dal Tubone, in merito ai canoni di depurazione e alla gestione tecnica ed impiantistica. Si esorta la società a smettere di diluire le acque reflue convogliate verso l’impianto di depurazione di San Giorgio attraverso il presunto sfioratore dell’ecopiazzola di via dell’Istria. Con questo atto – continua la lettera – vogliamo dare continuità a quanto protocollato dall’Aato nella riunione del 12 novembre. La Provincia ha intimato all’ex Tubone di realizzare la grigliatura degli scarichi della fognature comunali miste entro 18 mesi dalla notifica, avvenuta lo scorso agosto. Eppure ad oggi la progettazione delle opere non pare neanche iniziata». Intanto nell’assemblea del Comitato, tenutasi martedì a Cervignano, è emerso il problema di come verrà trattata la questione degli allacciamenti dopo la fusione. «L’assorbimento tra i Consorzi – insorge De Toni – implica che il regolamento fognatura esistente debba decadere. Quali procedure verranno applicate per gli allacciamenti? Attendiamo delucidazioni, in vista delle assemblee del Cafc e dell’Aato, il 14 e il 21 dicembre. Per la salvaguardia degli utenti, serve chiarezza sia sui rimborsi che sugli allacciamenti». «Faremo in modo che non ci siano aumenti sostanziali – replica Paviotti –. Eviteremo ripercussioni negative, valutando eventuali modifiche da apportare in base al piano di investimenti. Per il nuovo regolamento, è probabile che verrà aggiornato e riproposto quello del Tubone. Vedremo anche di chiarire la questione degli allacci e i tempi di emissione dell’ordinanza comunale. In linea di principio l’allacciamento sarà obbligatorio, concedendo deroghe nei casi di reale impossibilità». (el. pl.)
Marzo 17th, 2017 — Bollette
Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 23 FEBBRAIO 2011
Pagina 11 – Udine San Giorgio. De Toni: «Pagati canoni non dovuti». Oggi un’assemblea
Depurazione, chiesti rimborsi
SAN GIORGIO. Assemblea pubblica, questa sera a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, alle 20.30, per fare il punto sui canoni di depurazione, rimborsi, allacciamenti, sfioratori, dopo l’incontro di lunedì tra il rappresentante del Comitato di difesa ambientale, Paolo De Toni e i rappresentanti dell’Ato, del Cafc e il commissario del comune di Torviscosa. A essere coinvolti da queste problematiche, ricordiamolo, sono i cittadini dei comuni di Cervignano, Torviscosa e San Giorgio.
«L’incontro di lunedì è stato abbastanza positivo – dichiara De Toni –, in particolare Battiston, direttore del Cafc, si è impegnato a dare, entro tre settimane, risposte precise e puntuali sugli argomenti sollevati. Va rilevato che alla riunione era presente anche il dottor Castalli, Autorità di vigilanza per le risorse idriche della regione Emilia Romagna (Lucio Cinti per il Fvg), consulente dell’Ato Centrale Friuli, che alla fine ha dovuto convenire sul fatto che i canoni di depurazione 2007 e 2008 non erano esigibili e che invece il Tubone ha preteso di riscuotere, per cui vanno trattati a parte. Cioè in linea di principio – afferma De Toni –, questi canoni non dovuti riscossi dopo la sentenza 335/2008 della Corte costituzionale, dovrebbero essere restituiti in maniera diretta e immediata e non nei tempi quinquennali previsti dal decreto Prestigiacomo che regola i rimborsi e che riguarda il periodo precedente alla sentenza. La contraddizione è evidente anche perchè, per esempio, nelle linee guida dell’Ato, nelle quali si indica il periodo quinquennale che va dal 16 ottobre 2003 al 16 ottobre 2008, viene ovviamente esclusa la frazione di due mesi e 13 giorni dell’annualità 2008 che l’utente invece ha versato. Negativo – rileva invece De Toni – è l’atteggiamento che riemerge contro le fontane da parte dell’Ato che dovrebbe preoccupare notevolmente i sindaci attuali e futuri di tutta la Bassa friulana».
Intanto nell’incontro promosso dal Cafc la scorsa settimana con i sindaci dell’ex Cdl, su allacciamenti e linee guida emanate dall’Ato, sindaci che si sono visti recapitare gli elenchi dei cittadini che devono allacciarsi alla pubblica doppia fognatura, come stabilito dal regolamento del Tubone, confermato poi dall’assemblea dei sindaci dello scorso dicembre, tutti i sindaci si sono detti d’accordo sulla necessità di allacciarsi per una maggiore tutela ambientale e allo studio ci sono misure che possano attenuare le difficoltà dei cittadini attraverso convenzioni con studi tecnici e istituti di credito, mentre il Cafc organizzerà sportelli informativi sul territorio. I sindaci di Cervignano e San Giorgio e il commissario di Torviscosa, hanno chiesto di concedere ai cittadini un tempo maggiore per presentare le richieste di autorizzazione ed effettuare i lavori, che per taluni comporteranno costi notevoli. (f.a.)
Cittadini
Mercoledì 23 febbraio alle ore 20.30
presso la Sala Conferenze di Villa Dora
a San Giorgio di Nogaro
Assemblea Pubblica
Lunedì 21 febbraio il Comitato incontrerà ad Udine il Direttore dell’ATO Ing. Canali, il Direttore del CAFC, Ing. Battiston e il Commissario del Comune di Torviscosa Dott. Di Nardo per fare il punto su canoni, rimborsi, allacciamenti, sfioratori …
Quindi viene indetta l’assemblea del 23 febbraio per aggiornare la popolazione su questi problemi
Qui vogliamo per il momento puntualizzare il fatto che è anche ora che Pietro del Frate, Paride Cargnelutti e Lucio Cinti parlino chiaramente alla popolazione.
La nostra impressione è che:
1) Pietro del Frate, dopo una momentanea apertura, abbia ora ripreso una posizione ambigua.
2) Paride Cargnelutti è sempre stato zitto, ma essendo quello che ha messo Armando Di Nardo a commissario nel Comune di Torviscosa vuol dire che ha sposato la politica del tubo di Florit (ora passato al CAFC da dove tenta di continuare a comandare);
3) Lucio Cinti ultimamente si potrebbe dire che ha anche tentato di fare qualcosina; per esempio ha richiesto che l’ATO prenda una decisione esplicita sullo sfioratore di Via dell’Istria, ma l’ATO non ha dato nessuna risposta.
Bisogna ricordare che a San Giorgio ci sono alcune centinaia di famiglie (nelle Vie: Piave, Isonzo, Tagliamento, Cadore, Foscolo; Bombaiù, Adria; Tiziano, Martiti della Libertà, Tirrenia; dell’Ancona, Coronis Alta, Istria, Marittima, che sono soggette alla truffa dello “sfioratore” il che significa pagare il canone di depurazione anche se non c’è il servizio e non aver diritto ai rimborsi come tutti gli altri cittadini. Infine, sui rimborsi diciamo solo che l’ATO ha preso la decisione, tutta politica, di andare in soccorso dei Gestori e di limitare i rimborsi a 5 anni.
Comitato di Difesa Ambientale
fip San Zorz 18 fevrar doi mil e undis
Marzo 17th, 2017 — Bollette
Messaggero Veneto VENERDÌ, 25 FEBBRAIO 2011 Pagina 15 – Udine
Rimborsi delle bollette di depurazione I comitati: 500 euro a ogni famiglia
SAN GIORGIO DI NOGARO. I problemi dei canoni di depurazione, dei rimborsi e degli allacciamenti fognari hanno fatto registrare il pienone a Villa Dora a San Giorgio di Nogaro, per l’assemblea pubbluca indetta dal Comitato di difesa ambientale alla quale hanno partecipato cittadini di tutta la Bassa friulana.
Il portavoce del comitato, Paolo De Toni, ha relazionato sugli esiti della riunione all’Ato dei lunedì 21 scorso: l’incontro definitivo con Ato, Cafc e Comitato si svolgerà venedì 25 marzo e di conseguenza è già stata organizzata un’assemblea pubblica per mercoledi 30 marzo.
Il Cafc dovrà rispondere sulle modalità dei rimborsi: a questo proposito è stato chiarito che i rimborsi dei canoni di depurazione riscossi illegittimamente dopo la sentenza non possono essere trattati con l’articoolo 2948 del codice civile ma vanno trattati come “indebito oggettivo” con restituzione in contanti e con interessi a partire dalla data del pagamento. Su questo punto, è stato evidenziato dai Comitati, c’è giurisprudenza “costante”, e cioè tutte le Corti dei Conti si sono pronunciate in maniera concorde.
In merito alla cifre dei rimborsi, ai quali sono interessate circa 5 mila utenze, si ipotizzano 110-120 euro a persona, per una media familiare di 500 euro (nella provincia di Udine si calcolano quindi oltre 4 milioni di euro, e per la prima volta si parla anche di rimborsi totale a Ronchis, Muzzana e Porpetto).
Massimo Battiston, direttore generale del Cafc, si è impegnato a prendere posizione sulla questione degli sfioratori impegnandosi anche a fare le analisi in entrata ed uscita all’impianto di depurazione per vedre se l’acqua che entra è più pulita di quella che esce per quanto riguarda gli inquinanti in soluzione e quindi sia effettivamente depurata.
De Toni ha colto l’occasione per mandare un appello a tutti i futuri sindaci della Bassa, affinchè si assumano la loro responsabilità di fronte al complesso sistema idrico della zone e per impedire da subito i tentativi dell’Ato di attaccare le fontane, «nell’imporre la strozzatura quasi totale al flusso dell’acqua dei pozzi, cosa che è ritenuta da sempre estremamente pericolosa per la vita del pozzo stesso».
Presenti all’assemblea anche Roberto Fasan e Settimo Mareno ex sindaco e vicesindaco di Torviscosa, e Margherita Zanchin e Walter Bragagnini ex consiglieri di opposizione di Porpetto, comuni attualmente commissariati che andranno al voto il 15 maggio. Nell’assemblea è intervenuto anche Roberto Fasan dichiarando che la caduta dell’amministrazione comunale di Torviscosa ha in larga parte bloccato le iniziative che l’Unione dei Comuni (San Giorgio e Torviscosa) aveva intrapreso per garantire i rimborsi a tutti i cittadini ed andare efficacemente incontro alla popolazione per risolvere il problema degli allacciamenti. (f.a.)
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General
Messaggero Veneto VENERDÌ, 29 OTTOBRE 2010 Pagina 14 – Udine
San Giorgio. Cresce il malcontento nella Bassa per le lettere che invitano a effettuare il collegamento per la depurazione
Tubone, ressa per gli allacciamenti
Cittadini infuriati allo sportello del Consorzio. E si è sfiorata anche la rissa
SAN GIORGIO. Cresce la protesta nella Bassa Friulana per l’arrivo delle lettere da parte del Consorzio Depurazione Laguna spa (Tubone) in cui si obbligano i cittadini a provvedere in breve tempo all’allacciamento alla doppia rete fognaria. Un problema questo che coinvolge soprattutto gli abitanti dei comuni di Cervignano, Torviscosa e San Giorgio di Nogaro, che si troveranno a sostenere consistenti spese per la realizzazione del doppio accesso fognario, anche laddove non c’è possibilità di avere la depurazione. A fronte di questa ennesima mossa del Tubone, i cittadini stanno letteralmente prendendo d’assalto, il martedì e giovedì, lo sportello del Consorzio Depurazione di San Giorgio di Nogaro, per avere chiarimenti, ma soprattutto dove manifestare il proprio dissenso «verso quella che è un’imposizione, che non dovrebbe compèterci». Ieri, all’Ufficio relazioni pubbliche del Tubone in Municipio, c’era una vera e propria ressa, e i toni delle voci rasentavano, in alcuni casi, la rissa, ma la risposta degli addetti è stata pressoché unanime: bisogno allacciarsi! Intanto, il Tubone è al centro dell’ennesima polemica riguardante il pagamento della depurazione, sulla quale è in atto una grande confusione: infatti, chi ha pagato solo lo scarico fognario negli anni 2007 e 2008 dovrà pagare anche la depurazione nonostante che il Consorzio abbia, in molti casi, richiesto per il 2009 il pagamento del solo scarico fognario. Per cui la ente si chiede: «se oggi non sono depurato, come mai lo era negli anni precedenti»?
In merito a ciò si terrà il 12 novembre all’Ato di Udine, una riunione tra il rappresentante dei comitati, Paolo De Toni, e i responsabili dell’Ambito territoriale ottimale, sulla questione delle bollette, dei rimborsi e degli allacciamenti. Conseguentemente, la sera del 12 novembre si terrà un’assemblea pubblica a San Giorgio di Nogaro per fare il punto della situazione. Come afferma De Toni, «in gioco ci sono vari problemi: il più eclatante è quello degli utenti ai quali è stata riconosciuta solo la quota di scarico per il 2009, mentre per le annualità del 2007 e del 2008, è stata richiesta anche la depurazione, determinando così una evidente contraddizione. Questo significa disconoscere gli eventuali rimborsi per tutto il periodo pregresso, quindi un problema molto pesante in termini economici tenendo ben presente che l’unica condizione per la richiesta del canone di depurazione si paga solo se il servizio è effettivamente reso!. L’altra questione è quella degli sfioratori delle fognature comunali miste con sistemi di grigliatura secondo l’art.14 del Pgra, dando in questo modo ragione alla posizione espressa in questi anni dai comitati».
Francesca Artico
Messaggero Veneto DOMENICA, 24 OTTOBRE 2010 Pagina 16 – Udine
Bollette del Tubone: incontro il 12 novembre
SAN GIORGIO. Tornano alla ribalta nella Bassa Friulana le bollette del Consorzio depurazione laguna (Tubone). In merito alla confusione generatasi, si terrà il 12 novembre, all’Ato di Udine, una riunione sulle questioni relative a bollette, rimborsi e allacciamenti tra il rappresentante dei comitati e i vertici dell’Ato stessa; di conseguenza, il portavoce dei comitati, Paolo De Toni, comunica che la sera stessa ci sarà un’assemblea pubblica a San Giorgio di Nogaro per fare il punto della situazione. «In gioco – afferma- ci sono vari problemi: il più eclatante è quello degli utenti ai quali è stata riconosciuta solo la quota di scarico per il 2009, mentre per le annualità del 2007 e del 2008, è stata richiesta anche la depurazione, determinando così una evidente contraddizione.L’utente infatti si chiede se non era depurato nel 2009 come facevo ad esserlo nel 2007 e nel 2008? Questo peraltro significa disconoscere gli eventuali rimborsi per tutto il periodo pregresso, quindi un problema molto pesante in termini economici tenendo ben presente che l’unica condizione per la richiesta del canone di depurazione è che la depurazione deve effettivamente esserci, cioè si paga solo un servizio effettivamente reso! L’altra questione- continua De Toni-, è quella degli sfioratori delle fognature comunali miste con sistemi di grigliatura secondo l’art.14 del Pgra, dando in questo modo ragione alla posizione espressa in questi anni dai comitati. Inoltre i comitati smentiscono nuovamente quanto espresso dal sindaco di Cervignano, Piero Paviotti, che insiste nel propagandare come obbligatoria la vasca condensa grassi per gli allacciamenti alla fognatura separata. Infatti- conclude- l’art. 20 del regolamento di fognatura parla di allacciamento diretto senza interposizione di vasche settiche e sistemi di pretrattamento
Il Piccolo GIOVEDÌ, 28 OTTOBRE 2010
Pagina 13 – Gorizia
CERVIGNANO. LA MINORANZA INSORGE: «PERCHÉ SOLO ORA LA COMUNICAZIONE?»
Allacciamenti al Tubone, il Comune minaccia multe
Sono 800 le famiglie che devono collegarsi al depuratore: la spesa varia da 500 a 5mila euro
CERVIGNANO Allacciamenti entro due anni, pena provvedimenti da parte del Comune, che interverrà con un’apposita ordinanza. In tutto sono 800 i cervignanesi che nel giro di 48 mesi dovranno mettere mano al portafoglio per allacciarsi al tubone collegato al depuratore di San Giorgio. Il Consorzio depurazione laguna e il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti hanno inviato loro una lettera, per informarli che dovranno presentare domanda di allacciamento entro tre mesi.
«Già 25 anni fa – parla Paviotti -, abbiamo scelto di fare le fognature, separando le acque nere da quelle chiare e collegandole al depuratore. L’unica sostanziale novità consiste nel fatto che ora è arrivato il tubo collegato al depuratore. Chi abita lungo il tubo, deve fare l’allacciamento, presentando domanda al Consorzio». E scoppia la polemica. Se fino al 2009, infatti, il regolamento prevedeva che, per l’allacciamento, il cittadino non dovesse pagare più di 258euro, con il resto della spesa a carico del Consorzio, ora non è più così. La spesa sarà infatti a carico dei cittadini. Una cifra variabile, a seconda dei casi, che ieri lo stesso Paviotti l’ha fatta comprendere tra i 500 e i 5mila euro. Per la minoranza di Cervignano, il costo dell’allacciamento toccherà qualche migliaio di euro.
«Perché la comunicazione è arrivata adesso? – insorge il capogruppo Alberto Rigotto – Proprio ora che, con la crisi in atto, i cittadini sono già costretti da pesanti sacrifici? E perché proprio ora che, nel regolamento, è sparito l’articolo che fissava a 258 euro la spesa a loro carico?». Stesso parere per il Comitato difesa ambientale, con il portavoce Paolo De Toni che considera anche casi in cui le spese per l’allacciamento sfioreranno i 10mila euro.
«I sindaci e il Consorzio hanno imbrogliato i cittadini – replica Paolo de Toni -, perché per anni hanno fatto credere che, a parte i 258euro, il resto della spesa sarebbe stato a carico del Tubone. In questo modo li hanno convinti a pagare la depurazione nella bolletta anche se di fatto non veniva eseguita, dicendo loro che questi soldi sarebbero serviti a coprire il resto della spesa. E poi – continua De Toni – Paviotti mente quando afferma che c’è l’obbligo della condensa grassi. Piuttosto, farebbe bene a mettere al corrente i cittadini sulle modalità che esistono per ottenere le deroghe sull’allacciamento». Per i Comitati, l’appuntamento sarà il 12 novembre a San Giorgio, nell’assemblea pubblica organizzata alle 20.30, in seguito alla riunione sulla questione delle bollette, dei rimborsi e degli allacciamenti, che si terrà la mattina stessa negli uffici dell’Ato di Udine.
Elena Placitelli
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General
Il Piccolo GIOVEDÌ, 11 NOVEMBRE 2010 Pagina 11 – Gorizia
Bollette del Tubone, incontro a Udine Comitato-azienda
CERVIGNANO Bollette e allacciamenti, domani mattina il “question – time” all’Ato di Udine. É la nuova iniziativa del Comitato di difesa ambientale della Bassa friulana, che domani incontrerà i dirigenti dell’Ato per fare il punto sulla situazione delle bollette e degli allacciamenti. Verranno posti una serie di quesiti, le cui risposte saranno poi illustrate in serata a San Giorgio, nel corso dell’assemblea pubblica organizzata nella sala conferenze di Villa Dora alle 20.30.
Ecco, punto per punto, le domande che domani mattina verranno presentate all’Ato: «Come mai il Tubone per il 2009 ha chiesto solo la quota di scarico e per il 2007 e 2008 anche la depurazione? Se un utente non era depurato nel 2009, come faceva ad esserlo prima?». Poi c’è il problema dei rimborsi del canone di depurazione che era stato fatto pagare senza che essa fosse avvenuta: «A che punto siamo con i rimborsi – insiste il portavoce del Comitato, Paolo De Toni – visto che è l’Ato che deve decidere e non ha ancora fatto sapere niente ai cittadini? Qual è il periodo di rettroattività? Perché solo fino al 2003, come si desume dal sito internet del gestore?» E ancora: «Si tenga presente che la richiesta dei canoni per il 2007 e 2008 equivale a negare anche in via teorica i rimborsi per il pregresso, quindi la truffa è particolarmente pesante».
Infine c’è l’altra grande questione degli allacciamenti, che di recente è tornata alla ribalta delle cronache, dopo che il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti e il Consorzio depurazione laguna (volgarmente detto “Tubone”) ha inviato una lettera a 800 residenti, annunciando l’obbligo di allacciarsi alla rete fognaria entro tre mesi, pena apposita ordinanza comunale. Domani mattina i cittadini del Comitato chiederanno all’Ato se le notifiche per gli allacciamenti sono valide e qual è l’atto amministrativo che nomina l’ente gestore (il Tubone) al ruolo di ente competente per l’effettuazione delle notifiche. «Il regolamento di fognatura – chiosa De Toni – dice infatti che l’ente competente è la Provincia o l’Aato o un soggetto da questi ultimi delegato per la specifica materia. Ma è assolutamente certo che la Provincia di Udine non ha mai delegato un bel niente al Tubone». (el. pl.)
Venerdì 12 Novembre
alle ore 20.30
San Giorgio di Nogaro
presso la sala Conferenze di Villa Dora
Assemblea Pubblica
per fare il
punto della situazione su
bollette ed allacciamenti.
Venerdì 12 mattina ci sarà la riunione fra il Comitato di Difesa Ambientale e l’ATO a cui dovranno essere date le risposte ad una serie di quesiti ed in particolare:
1. Come mai il Tubone per il 2009 ha chiesto solo la quota di scarico e per il 2007 e 2008 anche la depurazione? Ci si chiede ma se uno non era depurato nel 2009 come faceva ad essere depurato nel 2007 e 2008?
2. Come mai visto che la Provincia dice che non ci sono “sfioratori” (nel senso previsto dalla Legge) e che nelle fognature comunali va fatta la grigliatura, il Tubone invece pretende ancora il canone di depurazione per tutte quelle Vie che sarebbero collegate allo “sfioratore di Via dell’Istria”? Peraltro tale “sfioratore”, del tutto anomalo nella sua concezione, ha la seguente tabella di marcia: (è un trucco che è venuto in mente a Florit dopo la sentenza della Corte Costituzionale 335/08 per giustificare la riscossione del canone)
a) flusso NULLO fino al 24 febbraio 2009, quindi era totalmente inattivo nel 2007 e nel 2008;
b) funzionamento per meno di 30 giorni complessivi per l’anno 2009;
c) funzionamento per qualche mese nel 2010;
3. A che punto siamo con i rimborsi, visto che è L’ATO che deve decidere e non ha fatto ancora sapere niente ai cittadini? Qual è il periodo di retroattività? Perché solo fino al 2003 come si desume dal sito internet del Gestore?
4. Si tenga inoltre presente che la richiesta dei canoni per il 2007 e 2008 equivale a negare anche in via teorica i rimborsi per il pregresso, quindi la TRUFFA è particolarmente pesante.
5. Ci si chiede: le notifiche per gli allacciamenti che sono state spedite dal Tubone sono valide? Con che atto amministrativo vi sarebbe stata la nomina dell’Ente Gestore (Tubone) al ruolo di Ente Competente per l’effettuazione di suddette notifiche?
6. Considerato che il Tubone deve effettuare la grigliatura e quindi le fognature miste comunali sarebbero messe finalmente a norma e conseguentemente potrà legittimamente richiedere il canone (a partire dalla fase di progettazione di questi impiantini che deve mettere in funzione entro 18 mesi) a tutti quegli utenti che poi saranno almeno sottoposti a questo trattamento di depurazione, ci si chiede: non è forse possibile estendere le DEROGHE a tutte quelle situazioni di particolare onerosità economica nonché tenere conto delle situazioni di disagio sociale come per esempio le situazioni di anzianità ed inabilità delle persone che dovrebbero sobbarcarsi questi problemi ed oneri?
PS. Nel corso dell’Assemblea verrà distribuito il testo della delibera che regolamenta l’attuale sistema di deroghe.
PARTECIPATE !
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Comitato di Difesa Ambientale
VOLANTINO VERSIONE CERVIGNANO DEL FRIULI
Bollette
1. Come mai il Tubone per il 2009 ha chiesto solo la quota di scarico e per il 2007 e 2008 anche la depurazione? Ci si chiede, ma se uno non era depurato nel 2009 come faceva ad essere depurato nel 2007 e 2008?
2. A che punto siamo con i rimborsi, visto che è L’ATO che deve decidere e non ha fatto ancora sapere niente ai cittadini? Qual è il periodo di retroattività? Perché solo fino al 2003 come si desume dal sito internet del Gestore?
3. Si tenga inoltre presente che la richiesta dei canoni per il 2007 e 2008 equivale a negare anche in via teorica i rimborsi per il pregresso, quindi la TRUFFA è particolarmente pesante.
Allacciamenti
4. Ci si chiede: le notifiche per gli allacciamenti che sono state spedite dal Tubone sono valide? Con che atto amministrativo vi sarebbe stata la nomina dell’Ente Gestore (Tubone) al ruolo di Ente Competente per l’effettuazione di suddette notifiche? Infatti il regolamento di fognatura dice che “l’Ente Competente è la Provincia o L’AATO o soggetto da lei (Provincia ndr) delegato per la specifica materia”. Ma è assolutamente certo che la Provincia non ha mai delegato al Tubone un bel niente.
5. Il Sindaco di Cervignano Piero Paviotti continua con le bugie e le omissioni per esempio quando dice che è obbligatoria l’installazione della vasca condensa grassi (falso!) e quando non informa sulla possibilità di deroga per i casi tecnicamente difficili (nell’assemblea verranno fornite le modalità per le deroghe) . Paviotti soprattutto mente sul fatto che gli allacciamenti non potevano essere fatti prima e invece la verità è completamente un’altra: cioè gli allacciamenti del 5°, 6° e 7° lotto potevano essere già fatti dal 2000; quelli dell’ 8°e 9° lotto già dal 2004; quelli del 10° lotto già dal 2005 e quelli dell’11° lotto già dal 2007, cioè tutti gli allacciamenti potevano/dovevano essere fatti con i vecchi regolamenti di fognatura dove era previsto che i costi (escluse 500 mila lire oppure 258 euro) erano a carico del Consorzio. Quindi ora se vogliono gli allacciamenti dovrebbero almeno restituire tutti i soldi ingiustamente richiesti per la depurazione.
PARTECIPATE !
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Coordinamento di Difesa Ambientale della bassa friulana
Marzo 17th, 2017 — Bollette, General