Aggiornamento del 14/06: dopo giorni e notti dietro le barricate 24 ore su 24 gli occupanti e solidali hanno ottenuto una nuova vittoria: il tribunale ha riconosciuto il diritto al Rog di continuare a svolgere le proprie attività. In attesa di maggiori particolari questa svolta da sicuramente almeno alcune settimane di tregua agli occupanti e rende le cose sempre più complicate al sindaco che vuole procedere allo sgombero. Questo risultato ovviamente non si sarebbe ottenuto senza la strenua resistenza dei compagni e delle compagne non solo sloveni ma anche dai paesi vicini. La solidarietà è un arma. Il rog vive!
Aggiornamento del 11/16:ieri notte verso le 11.30 circa una trentina di nazisti ha pesantemente attaccato il Rog. Sono arrivati all’improvviso davanti all’entrata centrale coi volti coperti, con bastoni e petardi e lanciando pietre all’interno. Gli occupanti, inizialmente presi alla sprovvista, sono riusciti ad allontanarli dopo uno scontro fisico che è costato alcuni feriti, in particolare un compagno con il braccio rotto che è dovuto andare via in ambulanza. La polizia, giunta sul posto successivamente ha arrestato sei degli aggressori, pare tutti giovanissimi. Dopo questo attacco sono state ulteriormente rafforzate le difese del Rog. Nessun passo indietro!
Da stamattina (lunedì 6 giugno) è iniziato il tentativo di sgombero del Rog, centro sociale a lubiana occupato da 10 anni molto vicino al metelkova.
Questa mattina gli occupanti e solidali hanno respinto il primo tentativo di demolizione di una delle palazzine, demolizione che darebbe il via ufficiale ai lavori per un nuovo edificio che porterebbe pian piano allo sgombero dell’intero centro sociale che ospita tantissime realtà: gallerie d’arte, rampe da skate, collettivi di solidarietà ai rifugiati….
Gli attivisti e solidali (fra cui in prima fila i compagni e compagne del gruppo anarchico di Lubiana) sorvegliano le barricate giorno e notte in quanto è probabile un nuovo tentativo di entrare entro il 14 giugno, data ultima per l’inizio dei lavori.
Se non venisse rispettata quella data la ditta che ha avuto in appalto i lavori perderebbe la commessa e il comune di lubiana dovrebbe rifare daccapo tutto l’iter burocratico.
Per questo il Rog ha lanciato un appello a mobilitarsi e ad andare a lubiana.ÂÂÂ
++ Dichiarazione dal #Rog
sotto attacco più di 10 anni contro la gentrificazione e il capitalismo ++
“Artisti, attivisti, filofosofi, membri di gruppi e collettivi, siamo riuniti insieme alla fabbrica abbandonata da più di 10 anni.
Il nostro lavoro è basato sull’autonomia, la solidarietà e il mutuo aiuto.
Invece di raggiungere un accordo, il Comune di Ljubljana ha deciso di ignorare le attività che si svolgono alla fabbrica.
Il loro obbiettivo è fermare la ricchezza di queste attività il cui obbiettivo è di fermare l’idea cpaitalista di gentrificazione del centro città e il suo accomodamento per turisti e artisti “riconosciuti”.
VENITE DI PERSONA, PROTEGGIAMO INSIEME il ROG!”
La solidarietà è un arma!
Aggiornamento del 08/05
Dopo il fallito tentativo di lunedì mattina la ditta incaricata dei lavori si è rivolta al tribunale assieme al sindaco per richiedere l’intervento della polizia per permettergli di entrare al Rog e iniziare le demolizioni. Ci si aspetta un nuovo attacco, questa volta pià deciso entro un paio di giorni.
Il sindaco che prima aveva dichiarato che sarebbero state demolite per ora solo due palazzine ora minaccia lo sgombero immediato dell’intero centro sociale. I media stanno dando grande attenzione alla resistenza del Rog non mettendo in cattiva luce gli occupanti. Inoltre il video di lunedì mattina in cui si vede la security privata della ditta atterrare violentemente un ragazzo ha fatto il giro della slovenia e non solo. Il morale è alto al Rog dove tutte le entrate sono barricate e ci sono turni di guarda 24 su 24. Chiunque può vada anche solo per poche ore a dare il proprio sostegno. Se non potete andarci organizzate iniziative di solidarietà nei vostri territori!
info-action reporter