Trieste presidio antifascista in solidarietà con Emilio
Sabato 24, in contemporanea con la manifestazione nazionale a Cremona, si è svolto un presidio di solidarietà nella centrale piazza della Borsa. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione degli Studenti e dal Coordinamento studenti medi e ha visto l’adesione e partecipazione di varie realtà e individualità cittadine. Per circa due ore, nonostante il freddo pungente, un centinaio di persone ha partecipato alla manifestazione. Anche il Gruppo Anarchico Germinal ha aderito dando un notevole contributo all’iniziativa portando in piazza un banchetto di materiale informativo, uno striscione con la scritta “La violenza squadrista va fermata ora!”, bandiere e cartelloni. Buona in generale la partecipazione dell’area libertaria. Per noi era importante ribadire che l’antifascismo non è solo contrasto ai gruppuscoli fascisti ma è anche e soprattutto lotta quotidiana contro la mentalità razzista, intollerante e xenofoba che sempre più si va diffondendo nella società.
Al termine del presidio, una ventina di antifascisti e antifasciste si è mossa per le vie del centro per cancellare varie scritte e simboli fascisti e nazisti.
Un compagno presente (questo report apparirà sul prossimo numero di Umanità Nova)
Rassegna stampa:
Articolo del Piccolo del 25/01/15
Studenti in piazza «per condannare l’attacco fascista»
Manifestazione studentesca di solidarietà ieri pomeriggio in piazza della Borsa «a favore delle vittime dell’attacco fascista che domenica scorsa, a Cremona, ha visto una cinquantina di persone attaccare con spranghe alcuni militanti del Centro sociale autogestito Dordoni». Un centinaio scarso di studenti triestini, incuranti del freddo, hanno sostato per un paio d’ore davanti al palazzo che ospita la Camera di commercio, alzando striscioni e distribuendo volantini. Al presidio hanno partecipato Coordinamento studenti medi, Collettivo Up, Lista di Sinistra, Germinal, Comitato Dolci, Partito comunista d’Italia e Federazione comunista – Se. «Siamo convinti della necessità di un rilancio della solidarietà – hanno detto i portavoce degli studenti – con questa manifestazione che si svolge in parallelo con altre che interessano numerose città italiane». In particolare, è stato citato più volte Emilio «quello fra le persone aggredite – hanno precisato gli studenti – che versa nelle condizioni più preoccupanti, essendo ancora in coma. Assistiamo a episodi che vedono squadristi neofascisti attaccare nostri coetanei. Per questo – hanno precisato – abbiamo voluto creare un’occasione nella quale tutti coloro che avvertono la gravità del problema potessero manifestare e protestare. Riteniamo fondamentale poter praticare l’antifascismo nelle strade perché quando succedono episodi del genere bisogna essere sempre pronti a reagire e a esprimere il dissenso e la ferma condanna di fatti del genere». (u.s.)
Articolo e foto di Triesteprima
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