TRIESTE: conclusa l’occupazione degli studenti medi

 

Si e’ conclusa domenica l’occupazione nata venerdì durante la giornata di sciopero generale. pubblichiamo il comunicato dell’UDS 

CORTEO E OCCUPAZIONE DELL’EX SUCCURSALE DEL GALILEI – SCIOPERO SOCIALE

Sono finiti i tre giorni di occupazione all’ex succursale del Galilei. A tre giorni dal corteo, ieri abbiamo deciso di lasciare lo spazio con la promessa di continuare a farci sentire dentro e fuori le scuole.
La mattina del 14 siamo scesi in corteo e poi abbiamo occupato lo spazio, assieme al coordinamento studenti e medi e tanti altri ragazzi, per il diritto allo studio, per gli spazi studenteschi e per il reddito contro il “Jobs Act” e la “Buona Scuola”, proposte coerenti con quelle dei governi degli ultimi vent’anni.
Abbiamo occupato per tre giorni la scuola abbandonata perché da tempo rivendichiamo uno spazio dedicato e gestito dagli studenti in questa città, un luogo per rilanciare il confronto, la discussione, la socialità tra noi ragazzi, ma nessuno ci ha mai ascoltato.
Questo gesto simbolico, inserito nello Sciopero Sociale che ha attraversato tutto il Paese, è stato il megafono che ci ha permesso di incuriosire un gran numero di ragazzi e molti abitanti del quartiere che sono venuti a trovarci nei giorni scorsi. L’attenzione che siamo riusciti ad ottenere in questi giorni con la TAZ ci permette adesso di tornare nelle nostre scuole con un nuovo slancio: la lotta non si ferma, c’è ancora molto da costruire tutti assieme.
Il diritto allo studio e la liberazione dei saperi, anche tramite gli spazi di socialità, sono una necessità in un Paese in crisi da quasi otto anni, con una povertà, una disoccupazione e una precarietà dilagante.
Ad oggi il 18% (con vette al Sud del 25%) dei ragazzi di questo Paese non riesce a concludere il percorso formativo. Se è vero che i saperi oggi stanno alla base dell’attuale sistema economico, è necessario rilanciare gli investimenti sull’istruzione, ricerca e sviluppo, introdurre un reddito studentesco efficace a garantire a tutti l’accesso alla scuola e introdurre un reddito di cittadinanza o un reddito minimo garantito, perché ogni individuo dovrebbe potersi garantire la dignità, specialmente quando la disoccupazione raggiunge record storici (quella giovanile è al 44,2%).
Non esiste ad oggi, inoltre, una legge quadro nazionale per il diritto allo studio, in quanto a gestire l’accesso all’istruzione sono le singole Regioni.
Molte di queste Regioni possiedono leggi per il diritto allo studio vecchie, obsolete e tra queste c’è il Friuli Venezia Giulia, la cui legge per il diritto allo studio risale a trent’anni fa.
Rivendichiamo quindi una legge quadro nazionale per il diritto allo studio e continuiamo a proporre il nostro modello di legge Regionale con la nostra proposta.
Dalla piazza di venerdì e dallo spazio occupato continua così una lotta per una scuola per tutti, un lavoro non sfruttato, un futuro non precario
INCROCIAMO LE BRACCIA, INCROCIAMO LE LOTTE, LIBERIAMO I SAPERI, LIBERIAMO GLI SPAZI!